[VIDEO=1190]Campionati del mondo di Champery 2011: la discesa di Danny Hart[/VIDEO]
Downhill femminile
La partenza della gara di Downhill femminile è stata posticipata di 40′ a causa del tempo. Il tracciato lungo 1600m e con 750 m di dislivello è in condizioni pietose e già la prima atleta Katherine Short (CAN) cade quattro volte anche se scende lentissima sui tratti più sdrucciolevoli. Niente da fare, le ruote vanno dove vogliono loro. La discesa dura per lei sei minuti e mezzo.
Già la prestazione di Claire Buchar è degna di nota però, con 5’22” di tempo. Addirittura Celine Gros ci rinuncia, dopo un primo intertempo di quasi sei minuti. Mai visto un percorso così frustrante.
Mentre Buchar resta in prima posizione, Mio Suemasa (JPN) e Petra Bernhard (AUS) conquistano rispettivamente la seconda e terza posizione. Pochissimo dopo Emmeline Ragot arriva velocissima e con 4’54” spinge indietro le altre. Le differenze nei tempi sono enormi e capita che qualche rider raggiunga quella partita prima di lei, quasi superandola al traguardo. Anche Sabrina Jonnier sembra avvertire poche difficoltà, e con 30 secondi di ritardo su Ragot, si piazza provvisoriamente terza. Dopo la buona corsa di Rachel Atherton, la vincitrice di coppa del mondo Tracy Moseley cade, si rialza ma cade nuovamente dopo l’atterrraggio da un drop. Tornata in sella finisce nona.
I campionati mondiali si concludono con Emmeline Ragot sul gradino più alto del podio – per lei il fango sembrava non esserci – con Rachel Atherton e Claire Buchar ai suoi fianchi, rispettivamente seconda e terza.
Risultati Donne
1 Emmeline Ragot
2 Rachel Atherton
3 Claire Buchar
4 Myriam Nicole
5 Sabrina Jonnier
Downhill Maschile
La gara è come quella delle donne. Claudio Cozzi raggiunge il rider che lo precede, ma non può superarlo! Finisce in 5’24”. Il suo (e nostro) connazionale fa meglio finendo provvisoriamente secondo in 5’02”. Al momento ci sono due italiani nella top four. Entrambi vengono spinti parecchio in basso dai riders successivi. Andrea Gamenara fa una discesa molto bella, che fa ben sperare. Finisce però con 22″ in più rispetto al primo May Ludovic.
GRANDISSIMO MILIVINTI! Salta alto e non teme il fango, finisce primo con 3.577 secondi di vantaggio su May Ludovic. Goditi la meritatissima hot seat, e cerca di continuare a scaldarla fino alla fine della gara! Mai sentito i cronisti scaldarsi tanto per un italiano: “come on, Marco!”, “Great run for Milivinti”.
Suding Pazzesco! E’ velocissimo! No!!! Cade! No! Aveva 2 secondi e mezzo di vantaggio su Milivinti! Torna in sella e cerca di recuperare. Quarto. Peccato peccato peccato. Grande discesa comunque. Un tempo ed un piazzamento del genere con una caduta sono quasi impossibili.
E’ Remi Thirion a spostare Marco Milivinti dal primo posto, con due secondi di vantaggio. I terzi posti si susseguono ma per ora nessuno si piglia il secondo posto di Marco. Ci riesce Brendan Fairclough, che finisce primo con una discesa velocissima. Fabien Barel è alla sia ultima stagione ed arriva secondo. Quando si dice andarsene con classe… Vedremo quale sarà la sua posizione alla fine della gara. A Damien Spagnolo succede di tutto: scivola, rischia di cadere… arriva comunque primo e resta primo mentre scendono gli altri… fino a Danny Hart. L’inglese ha oltre 4 secondi di vantaggio al primo intertempo. Se continua così non ce ne sarà più per nessuno. Mantiene il controllo dopo un brutto scivolone, mentre il cronista grida ” Danny, stay on your bike”! Quasi 10 secondi al secondo intertempo! Esagerato tailwhip sui salti finali! Quasi 12 secondi di vantaggio: pazzesco. Tocca adesso ai grandi: Gee Atherton, Greg Minnaar e Aaron Gwin.
Gee Atherton non è a suo agio su questo tracciato. Perde parecchio tempo all’inizio, poi cade due volte. Anche Greg Minnaar finisce ottavo quando manca Gwin. Sta vicino ai tempi di Hart ma cade e la sua bici si impiglia in una rete. Finisce davanti a Marco Milivinti.
Risultati Uomini:
1 Danny Hart
2 Damien Spagnolo
3 Samuel Belkinshop
4 Brendan Fairclough
5 Mickael Pascal
13 Marco Milivinti
19 Lorenzo Suding
Tutte le foto sono di Colin Meagher tranne quelle senza il suo logo che sono di Michele Mondini.
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