Ieri, Domenica 24 Novembre, si è svolto a Sestri Levante (GE) il raduno di beneficenza Forza Sandrone Day,  dedicato a Piero “Sandrone” Magoni, rimasto vittima di un brutto incidente lo scorso 19 Ottobre durante il primo giorno di gara della EWS di Finale Ligure. Da allora Sandrone è in cura presso il centro riabilitativo dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, tra i migliori in Italia in questo settore, per una paralisi ai quattro arti.

L’evento è stato promosso da Andrea Bruno, previa autorizzazione della famiglia Magoni, e ha visto il coinvolgimento all’interno dell’organizzazione di diversi top rider della scena Enduro italiana, oltre ad associazioni e team che hanno messo a disposizione numerosi furgoni per le risalite, i Vigili del Fuoco e il cospicuo numero di volontari che hanno permesso il perfetto svolgimento di questo evento.
Il ricavato della manifestazione, tra quote d’iscrizione, donazioni e lotteria, è stato interamente devoluto alla famiglia Magoni che, oltre alle preoccupazioni e ai pesanti disagi emotivi, sta affrontando importanti spese economiche dovute anche alla distanza tra la struttura ospedaliera ligure e la loro residenza a Bergamo.

Intorno alle 8 del mattino numerosi partecipanti cominciano ad affollare il piazzale della partenza, dove è stato allestito il gazebo per le iscrizioni. Versata la quota di partecipazione, si riceve la tabella commemorativa da applicare al manubrio della bici, l’accesso alle risalite meccanizzate e al ristoro, oltre alla maglietta dell’evento, di un bel verde speranza (rossa per i collaboratori dello staff), che tutti hanno indossato a vista sopra al proprio abbigliamento. Un vero spettacolo di solidarietà e aggregazione che ha fatto si che i tracciati di Sestri Levante fossero letteralmente invasi da una immensa squadra di oltre 350 bikers, tutti con lo stesso chiaro messaggio stampato addosso: forza Sandrone!

Mentre i partecipanti continuano a giungere sul posto da diverse parti di Italia, si cominciano a organizzare i primi gruppi per le escursioni pedalate, che una volta giunti al piazzale in quota da cui partono i classici tracciati di Sestri, si riuniscono in un unico grande gruppo che prosegue la pedalata ancora per diversi km verso un percorso molto bello e divertente, mai inserito in gara e quindi sconosciuto alla maggior parte dei partecipanti, guidati dal local Ronni Rossi, atleta di Downhill ed Enduro dei Vigli del Fuoco.

Il mattino trascorre così, tra divertimento e riding, con il pensiero che torna spesso a Sandrone e a quello che sta passando, alla sua tempra di acciaio e alla sua forza d’animo esemplare. Collegatosi con i rider tramite cellulare amplificato dal megafono, ha commosso tutti ringraziando e ricordandoci ancora una volta che non ha alcuna intenzione di mollare.

A metà della giornata i furgoni delle risalite, sempre indaffarati a movimentare centinaia di bikers, hanno dato il meglio di loro per portare tutti in breve tempo in quota, dove è stato allestito l’ottimo ristoro annaffiato da abbondante birra e vin brulè, e dove si è svolta l’estrazione dei premi della lotteria benefica, messi in palio da un piccolo numero di aziende (che si spera siano di esempio) che si sono dimostrate particolarmente sensibili allo spirito dell’evento.

Una vera e propria festa che ha reso orgogliosi i partecipanti di essere parte dell’evento, come i veri raduni di un tempo dove si stava in bici insieme solo per il gusto di essere tra amici che condividono la stessa passione (e gli stessi sentimenti di solidarietà in questo caso), lontani una volta tanto dalla tensione di gara, dal cronometro e dai controlli orari.

Al pomeriggio si sale nuovamente in sella per divertirsi tra amici sui bellissimi trail di Sestri Levante, che per l’occasione ha offerto un clima gradevole e un timido sole autunnale, che ha accompagnato fino al tramonto le discese dei rider più irriducibili.

Saliti in auto, sulla via del ritorno verso casa, non si può fare a meno di pensare alla fortuna che abbiamo a essere bikers, divertirci in modo sano e far parte di una grande famiglia che sa sempre fare fronte comune quando si tratta di argomenti importanti ispirati a due dei pilastri dello sport: solidarietà e aggregazione. Un evento di questo tipo avrebbe meritato almeno 1.000, 10.000 o ancora più partecipanti, ma in circa 400 persone tra bikers e staff abbiamo fatto sentire quanto più possibile il nostro messaggio di solidarietà a Sandrone, alla sua famiglia e al mondo della MTB e dello sport.

Tieni duro Sandrone!

 

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