Questa settimana il grosso della Mountainbike è in Canada, tra Whistler e Mont Sainte Anne.
E’ qui in Quebec che si tiene la quinta gara di coppa del mondo XC oggi, mentre domani ci sarà la discesa.
L’inizio del tracciato è nel paese, con anche una salita lungo le scale! C’è una rampa, non serve fare i gradini in salita. Poco dopo si esce sul fuoristrada e comincia la salita più dura del percorso, prima di un po’ di su e giù discesa parecchio tecnico. Dopo di questa una salita su lastrone di roccia davvero difficile: le donne smontano sempre e tra gli uomini non tutti riescono a farla in sella. Sembra ripido già in tv, quindi dal vivo dev’essere veramente un muro.
Dopo essere passati di fronte alla tech zone su asfalto si rientra nel bosco per una sezione molto ripida e tortuosa, sia in discesa che in salita.
Lunga 4km, 6 giri per le donne e sette per gli uomini.
Al primo giro Julie Bresset si porta subito in testa, definendo il passo per la dura salita. Eva Lechner subito dietro, mette giù un piede in uno stretto tornantino formando un ingorgo (in quel punto il tracciato è molto stretto, dopo di lei si fermano tutte) e lasciando a Bresset qualche secondo di vantaggio, che continua ad aumentare.
Lascia così 22 secondi a Lechner e Wloszczowska che passano il traguardo praticamente assieme. Allo split time del secondo giro, i secondi di vantaggio sono diventati 39, mentre la nostra Lechner perde posizioni, restando dietro Nash e Wloszczowska. Alla fine del terzo giro Bresset perde un poò di vantaggio, mentre anche Lechner resta sempre più indietro, 53″ dopo la francese e in quinta posizione dopo essere stata superata anche da Zakelj. La fuga dura fino all’inizio del penultimo giro, quando Maja Wloszczoswka comincia ad insidiare la prima posizione di Bresset, che comunque non cede il passo. La battaglia è più serrata man mano che llo spazio tra le due si assottiglia.
Il sorpasso avviene a metà giro, lungo la tech zone e poco prima di tornare a pedalare sulla terra. Non giovano i tentativi della francese di riprendere subito il primo posto. La lotta per la prima posizione dura dalla metà del penultimo giro all’inizio dell’ultimo, con Bresset e Wloszczowska che si scambiano più volte di posto, fino a che la francese resta indietro, venendo superata anche da Nash e Zakelj. Poco dopo Katerina Nash supera anche Wloszczowska, che subito dopo perde ulteriore tempo in un piccolo errore nello stesso punto un cui si era fermata Eva Lechner nel primo giro. Nash nel frattempo si infiamma, e pedalando come se fosse appena partita, allunga il distacco. Nello stesso ordine di prima, a circa 10 secondi una dall’altra, le rider seguenti. La Ceca vince quindi la gara di Mont Sainte Anne e la sua prima gara di coppa del mondo a 35 anni di età. Chi l’avrebbe detto! In una gara dominata da Bresset e in cui solo Wloszcowska sembrava avere una (piccola) speranza di prenderla… La gara si è decisa proprio all’ultimo giro ribaltando le aspettative. Seconda Wlosczowska e terza Zakaj, mentre Bresset sembra comunque contenta del quarto posto.
Il primo giro è una lotta tra Kulhavy e Schurter, seguiti poco dietro da Absalon ed un altro gruppo sparso di cui fa parte anche Marco Aurelio Fontana che finisce quinto il primo giro, dietro Cink.
Presto Absalon raggiunge gli altri e si mette dietro a Schurter, i due lasciano indietro Kulhavy e gli altri. Schurter tira fuori le unghie nella discesa tecnica dopo il lastrone di roccia, ma Absalon lo raggiunge subito alla feedzone. Per il secondo giro il distacco è ancora di zero secondi. Nino cede il passo alla feedzone. Ad incalzarli, una decina di secondi dietro, c’è il gruppetto di Kulhavy, Cink e Fontana.
Poco prima della fine del giro Absalon sembra invitare Schurter a passare, ma Nino non ne vuole sapere (forse è proprio vero che aveva ceduto il passo intenzionalmente quando è stato sorpassato). Continuano a passare gli intertempi con distacco inferiore al secondo. Il distacco dal gruppetto continua a crescere ed allo stesso tempo Absalon riesce a mettere diversi metri vuoti dietro di sè in salita. Alla tech zone ci si chiede dove sia finito Schurter, prima che lo si veda fermo con la ruota posteriore a terra. Questa viene cambiata alla velocità della luce. Schurter riparte, si ferma di nuovo 5 metri dopo non si capisce perchè e parte di nuovo. Riesce a conservare la seconda posizione ma con 57″ di ritardo su Absalon. Nei minuti successivi Kulhavy non riesce a tenere il passo del suo gruppetto, e scivola al 15° posto alla fine del quarto giro.
E’ Hermida poco dopo a prendere il secondo posto, ma Schurter è subito dietro. Ormai la lotta è per il secondo posto (salvo problemi ad Absalon). E’ proprio il secondo posto che serve a Schurter per vincere la coppa del mondo, il terzo non sarebbe sufficiente.
Dopo un po’ di lotta Hermida mette un po’ di spazio tra sè e Schurter, che sembra cominciare ad accusare la fatica. All’intertempo dell’ultima salita Hermida ha messo quasi 20 secondi dietro di sè.
Absalon porta a casa la prima vittoria per la sua coppa del mondo 2013 e la 26^ in coppa del mondo in totale. Festeggia così.
La coppa del mondo resta aperta: Hermida arriva secondo e Schurter terzo, si deciderà tutto a Hafjell.
Marco Aurelio Fontana finisce ottavo.
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