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[Comunicato stampa] Questa domenica si è corsa sul monte Matajur (Udine) la IV MATADOWN.
Mass start di 12,5Km per 1500mt di dislivello, 127 iscritti di 6 diverse nazionalità.
Ce la descrivono Stefano Gabaglio e Massimiliano Misdaris, dirigenti di ASD Maglia Nera e co-organizzatori dell’evento assieme a Vallimpiadi:
“Due importanti novità hanno caratterizzato questa edizione: Il respiro internazionale ottenuto grazie alla partnership col circuito sloveno SloEnduro ed il percorso rivisto e modificato alla cui preparazione i volontari hanno dedicato un numero di ore incredibile, seguendo le linee guida suggerite dall’ IMBA.
La giornata si è aperta con una manche di qualifica sul tracciato del pistino di Sorzento che ha decretato le due griglie di partenza, necessarie considerato l’alto numero dei partecipanti e l’esiguo spazio disponibile sul plateau del Matajur. I riders sono stati collocati in ordine meritocratico, indipendentemente dalla batteria di assegnazione, i più veloci in qualifica davanti gli altri a seguire. Questo ha consentito ai più abili di levarsi presto dagli impicci causati dal sovraffollamento, tuttavia anche loro non hanno potuto limitarsi a difendere il vantaggio sugli immediati inseguitori, non avendo idea di come si sarebbero comportate le teste di serie della batteria gemella hanno dovuto forzatamente impegnarsi al massimo e fino alla fine.
Giunti al traguardo è stata stilata una classifica unica sulla base del tempo effettivo di percorrenza.
Vincitore lo sloveno Robi KORDEŽ con un tempo record di poco inferiore a 28’, seguito da Manuel ALBANESE e da Matjaž ISTENIČ, il tempo medio di percorrenza invece è stato stimato attorno ai 40’, prossimo alle due ore il tempo per giungere al traguardo dei più lenti.
La partenza “da incubo” in gruppo, in mezzo alle rocce e con pochissime traiettorie utili tra cui scegliere è fortemente caratterizzante la Matadown gara che non esaurisce qui le sue particolarità: Panorami stupendi, discese tra prati, boschi, rocce, radici, perfino brucianti rilanci in salita e tanto flow sono gli ingredienti di successo di un evento in continua crescita che affiniamo costantemente.
Quest’anno perfino le premiazioni hanno avuto … come dire … un’attrattiva in più.
Un sentito grazie ai partecipanti ed alle decine di volontari che ci hanno generosamente supportato”.
Foto di Gianpaolo Scognamiglio
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