Il titolo può sembrare esagerato, eppure le Roval Traverse SL II hanno dei particolari che cambiano l’approccio alle linee piene di sassi che spesso si trovano sui sentieri. Il motivo principale sta nel bordo del cerchio flat top, cioé piatto e largo 5 mm. Questo diminuisce drasticamente la probabilità di pizzicare il copertone quando si va ad impattare contro un ostacolo, anche a basse pressioni.
Le Roval Traverse SL II in test sono in carbonio, hanno un diametro di 29 pollici e hanno fermato l’ago della nostra bilancia a 1690 grammi valvole comprese. Sono state montate sulla Forbidden Druid V2 che vi ho presentato qui.
La ruota anteriore è diversa da quella posteriore perché é meno rigida/robusta, per risultare più comoda assorbendo le vibrazioni che provengono dal terreno. Su entrambe le ruote il profilo del cerchio è alto 20mm, quindi piuttosto basso, discostandosi finalmente dal trend di costruire cerchi troppo alti per un ambito di utilizzo che non sia XC racing, come d’altronde hanno già fatto Crankbrothers e Zipp. In particolare in ambito trail/all mountain non c’è nessun motivo per avere una ruota ultrarigida e scomoda, a discapito della comodità sulle lunghe percorrenze ed in discesa.
Il peso di 1690 grammi è buono ma leggermente più alto delle Syncros Revelstoke 1.0s, d’altro canto le Roval Traverse SL II sono più robuste. Anche solo il bordo flat top va ad incidere sul peso, ma mi sentirei di dire che quei 130 grammi in più sulla coppia sono ben spesi.
Una chicca è la valvola tubeless che va ad avvitarsi direttamente nel cerchio, ovviando ai problemi di perdita d’aria o di lattice che affliggono le valvole classiche.
Come possono queste ruote cambiare il riding? Dovreste averlo già intuito: grazie al bordo del cerchio piatto e al ridotto rischio di pizzicature, si può entrare tranquilli in pietraie o altri tratti scassati senza preoccuparsi delle gomme. Una premessa va però fatta: durante il test ho usato un copertone Specialized Eliminator Grid Gravity al posteriore, che ha una carcassa più robusta rispetto al Butcher Grid Trail all’anteriore. Inoltre li ho gonfiati rispettivamente a 1.6 e 1.4 bar, cioé la pressione che uso di solito con i tubeless su bici da trail. Io peso 71 kg svestito.
Ho fatto un uscita con pressioni inferiori, ed ho “pizzicato” il posteriore più volte proprio sul sentiero che vedete nel video, senza mai bucare, però quelle pressioni erano il frutto di un mio mancato controllo delle gomme prima di uscire. Volontariamente, preferisco una pressione più alta perché non mi piace il senso di deriva in curva su terreno duro.
Resta il fatto che il flat top funziona, in combinazione con un cerchio dal profilo basso e dunque non troppo tagliente di suo. Se volete un paragone, una ruota DT Swiss XMC 1200 è decisamente più scomoda e dura su mani ed avambracci.
C’è anche da dire che, cerchio a parte, le Roval Traverse SL II montano componenti di comprovata longevità e robustezza del marchio svizzero, a partire dai mozzi 240 e dalla ruota libera star ratched con un angolo di ingaggio di 10°, per arrivare ai raggi Aerolite J-bend.
Il cerchio ha una larghezza interna standard di 30mm e il montaggio delle gomme tubeless è facile, anche per quelle con carcassa robusta come le Eliminator Gravity.
Vi rimando al video per ulteriori approfondimenti.
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