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Si può vincere una gara di XC in discesa? La risposta è si. Così Nino Schurter ha guadagnato i secondi necessari a passare la linea del traguardo per primo davanti all’eterno rivale Julien Absalon. Nella parte più tecnica e scivolosa del percorso, un passaggio in contropendenza pieno di radici, Nino riusciva a staccare il francese ad ogni tornata, che così doveva faticare per richiudere il gap.
> Qui potete vedere quanto era difficile il tracciato, dalla headcam di Fontana
All’ultimo giro Schurter riesce a non farsi raggiungere e vince così il suo quarto campionato del mondo.
Terzo il ceco Cink, che fa le veci di Kulhavy, fuori dalla competizione già al primo giro per dei dolori alle costole, conseguenza di una caduta in allenamento. Manuel Fumic prende la medaglia di legno, subito dietro a Cink, pur avendo combattuto alla grande ed essendo caduto due volte in discesa.
Andrea Tiberi era partito benissimo, conducendo il primo giro con Schurter, ma evidentemente ha dato fuoco alle polveri troppo presto, perdendo posizioni e finendo 17°, quarto del primo gruppo degli italiani che arrivano 13° (Fontana), 14° (Daniele Braidot) e 16° (Luca Braidot).
Pauline Ferrand Prevot vince alla grande la gara femminile davanti a Irina Kalentyeva (Rus) e Yana Belomoina (Ukr). La francese si assicura così il terzo titolo mondiale UCI, dopo quello del ciclocross e su strada. Giornata terribilmente no per la dominatrice della stagione, Jolanda Neff, messa KO da un raffreddore. Terminerà nona. La giovane svizzera, che due anni fa vinse il campionato del mondo U23, ha ancora tanti anni di carriera davanti a sè. Solo 23a Eva Lechner e 33a Serena Calvetti.
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