Schurter multato

Schurter multato per le urla a fine gara

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Il finale di gara a Lenzerheide è stato molto concitato. Bellissimo per Luca Braidot, pieno di rabbia e frustrazione per Nino Schurter e Mathias Flückiger, caduti mentre si trovavano al comando a poche centinaia di metri dall’arrivo a causa di un sorpasso spericolato del secondo.

Appena tagliato il traguardo, Nino è andato da Mathias e gli ha detto “Tu non sei normale! F*ck! Mi hai buttato giù!” Potete sentire le urla qui, al minuto 1:37:46 (in tedesco).



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Oggi l’UCI ha deciso di multare Schurter per il suo comportamento ritenuto scorretto:

Vedremo esattamente di cosa si tratta e come reagirà lo Scott-SRAM MTB Racing Team.

 

Commenti

  1. albatros_la:

    Mi chiedo quanti commentatori abbiamo mai gareggiato o praticato uno sport di squadra. Siamo forse abituati al calcio, dove ci si insulta e si tollera un po' di tutto. Qui il problema non è che si è arrabbiato. Il problema è che ha apostrofato qualcuno (importa se della sua o di un'altra squadra, o addirittura del pubblico). Per quanto umanamente comprensibile, ciò è inaccettabile secondo i regolamenti di praticamente tutti gli sport, con provvedimenti di vario tipo a seconda della disciplina. Provate a insultare o inveire contro qualcuno su un campo da basket o di pallavolo... L'arbitro chiama il fallo antisportivo. Qui è la stessa cosa: non c'è da stupirsi, e non lo si può definire nemmeno sbagliato. Di nuovo, pure comprendendo le ragioni della sua ira e la reazione del tutto umana.
    Nessun regolamento accetta che ci siano sportellate o falli in generale volontari o involontari, ma in tutti gli sport, anche a causa della carica di adrenalina nel corpo dell'atleta, non tollerati, spesso alla fine di una gara ci sono dei "regolamenti di conti", ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Il problema è che questo è stato filmato, mentre l'infilato no, e allora sanzionato.

    Pensi che tra giocatori di pallacanestro non si insultino in partita? la cosa viene sanzionata se è proprio eclatante, cmq credo che "l'antisportivo" viene dato se c'è una reazione anche fisica oltre che verbale.
    Il tennis, che sembrano tutti cascati nel latte, certi giocatori insultano continuamente i giudici di linea, eppure di penality point non ne danno molti.

    in questo caso non sarebbe brutto avere il filmato dell'infiata, potrebbe anche averlo fatto apposta, la cosa non mi stupirebbe affatto, e allora Nino sarebbe scagionato...
    nella mia vita agonistica in bici ho visto più volte gente buttata giù più o meno volontariamente...
  2. Barons:

    Che se ne stia calmo ,tanto non gli cambia molto la vita se una volta non arriva primo eeeecheca..o
    Finirà anche per lui , tanto prima o poi , gli anni passano per tutti!!!
    Nino vuole battere il record di Absalon di non ricordo quante vittorie, in questo momento sono pari.
    Si incazza proprio perché gli anni passano!
  3. albatros_la:

    Mi chiedo quanti commentatori abbiamo mai gareggiato o praticato uno sport di squadra. Siamo forse abituati al calcio, dove ci si insulta e si tollera un po' di tutto. Qui il problema non è che si è arrabbiato. Il problema è che ha apostrofato qualcuno (poco importa se della sua o di un'altra squadra, o addirittura del pubblico). Per quanto umanamente comprensibile, ciò è inaccettabile secondo i regolamenti di praticamente tutti gli sport, con provvedimenti di vario tipo a seconda della disciplina. Provate a insultare o inveire contro qualcuno su un campo da basket o di pallavolo... L'arbitro chiama il fallo antisportivo. Qui è la stessa cosa: non c'è da stupirsi, e non lo si può definire nemmeno sbagliato. Di nuovo, pure comprendendo le ragioni della sua ira e la reazione del tutto umana.
    Non c'entra nulla il calcio. L'adrenalina portata dalla competizione è uguale, con diverse sfaccettature, in ogni disciplina.

    Io a pallavolo ho giocato una vita.
    Se avessi dovuto pagare sanzioni per tutto quello che ho detto sotto rete (e dopo le partite) ai miei avversari vivrei sotto un ponte.

    Secondo me ci sono quei momenti, soprattutto immediatamente dopo la fine della competizione, in cui difficilmente si riesce ad esser razionali.
    Ho visto i più insospettabili perdere la testa.
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