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Non ci si annoia solo perché i due atleti più forti al mondo nel XC hanno dato spettacolo fino all’ultimo metro, ad Albstadt. Altrimenti vedere si soliti due nomi combattere per la vittoria, degradando gli altri concorrenti a mere comparse, potrebbe venire interpretato come un dominio che toglie interesse alla competizione.
Ma così non è stato nella seconda tappa della coppa del mondo 2016, con Schurter ed Absalon sfidarsi su ogni salita, ogni discesa, ogni curva. Solo allo sprint finale lo svizzero ce l’ha fatta a superare il francese, all’ultimo metro. Volata incredibile, dovuta anche alla maggior confidenza che Absalon ha avuto nel finale in discesa.
Vogliamo dare il merito al reggisella telescopico? Diamolo, perché l’anno scorso proprio nell’ultima discesa Schurter aveva staccato Absalon, prima di cadere rovinosamente all’ultima curva e arrivare secondo. Questa volta il francese volava in discesa, esattamente come Nino. Un bell’esempio di come portare a proprio vantaggio un’innovazione tecnologica che in tutte le altre discipline della MTB è una consolidata realtà.
>>> La nuova Scott Scale di Schurter
Ottimo sesto posto di Luca Braidot, primo degli italiani. Tiberi 24°, Fontana 26° e Daniele Braidot 27°.
Il replay della gara si trova qui.
Fra le donne vince la danese Annika Langvad, che in assenza di Jolanda Neff (infezione virale) domina anche questa prova, dopo aver vinto a Cairns. Seconda una fortissima Jenny Rissveds che, malgrado una brutta caduta ad inizio gara, si riprende e supera la Pendrel all’ultimo giro. Prima delle italiane Lisa Rabensteiner, 19°.