Si sta facendo molto per la mountain bike nelle Alpi. Stagioni invernali sempre più corte e povere di neve sono un impulso per molte località alpine a cercare delle alternative, e la MTB è in pole position, in particolare quando ci sono degli impianti di risalita che, se fermi, producono costi ma nessun ricavo.
Ecco quindi una selezione delle località alpine che ultimamente si sono date da fare molto per ampliare la propria offerta per le bici, costruendo sentieri appositi, segnalandoli, facendo manutenzione.
Cominciamo dal capoluogo dell’omonima regione. Qui l’iniziativa è privata: da una parte Pila con la funivia e le piste da DH/Freeride, dall’altra i ragazzi di Aosta Valley Freeride con i loro shuttle, tour guidati e sentieri tenuti alla grande. Se la funivia è aperta escluvivamente in estate, e neanche troppo a lungo, AV Freeride gira ben più spesso e ha in catalogo alcune discese infinite con anche più di 2.000 metri di dislivello alla volta. Tanto per rendervi l’idea, ecco Brendog su uno di questi:
In Austria la legislazione riguardante le mountain bike è la più severa di tutte le Alpi. In pratica i sentieri sono vietati, lì dove non c’è un’apposita deroga, per motivi assicurativi (i proprietari dei terreni sono responsabili in caso di incidente). Una località come Sölden non ha fatto molta fatica a convincere i compaesani a svegliarsi e a creare la Bike Republic Sölden.
16 km di sentieri costruiti appositamente per le MTB e 33 km di sentieri “naturali”, raggiungibili con o senza funivie, sono solo l’inizio di un progetto molto interessante, appena al di là del confine con l’Alto Adige, se si percorre il temuto Passo del Rombo, famoso per la gara su strada Oetztaler Radmarathon. I sentieri vanno da quelli per rider esperti fino a quelli per principianti / bambini. Vale la pena ricordare che da Sölden si può anche partire per uno degli itinerari alpini per eccellenza, quello “Sulle orme dell’Oetzi“, detto anche Similaun.
12 paesi, 1 giornaliera. Portes du Soleil da anni è la meta per antonomasia per chi ama le risalite meccanizzate. Il comprensorio si sviluppa fra Francia e Svizzera, ed è semplicemente enorme. Inoltre non stanno con le mani in mano, ma continuano a costruire nuovi tracciati, come la mostruosa Vink Line di Chatel.
Niente paura, anche qui ci sono percorsi per tutti i gusti.
Prendetelo come un “secret spot”: la Valle di Blenio, nel Canton Ticino, non vi dirà molto, ma è un vero e proprio tesoro a livello di sentieri, panorami e tranquillità. Non ve la proporremmo se i responsabili di Blenio Bike (sito con tracce GPS) non avessero cominciato a mettere a posto i sentieri e a segnalarli appositamente, come quello della Malvaglia.
Inoltre sono possibili delle gran traversate, come quella dal Lago del Ritom transitando per il Passo del Sole con la grandiosa discesa fino ad Olivone. Se avete paura dei prezzi svizzeri, sappiate che c’è un bel campeggio ad Acquarossa, con cui ve la cavate con poco. Ideale per un weekend o prima di proseguire per la nostra quinta località consigliata, cioé il Canton Vallese.
Alcune fra le montagne più alte dell’arco alpino si trovano qui: Monte Rosa e Cervino danno vita all’incredibile ambiente di alcuni fra gli itinerari più belli delle Alpi, a parere di chi scrive (e non solo). Sentieri in gran parte fluidi, con dislivelli mostruosi, le cui infinite salite possono però venire accorciate dagli autobus gialli della Posta svizzera, o dalle funivie. Valli tranquille, con il classico campeggio nel bosco in cui dormire sonni beati e spendere poco. Ed infine un fondovalle situato a 500 metri di quota, con un clima semidesertico in cui crescono albicocche a non finire.
Se amate la mountain bike alpina, questo è il posto che fa per voi. Ecco alcuni degli itinerari da non perdere:
Illhorn | Plaine Morte | Bachalp | Becs de Bosson | Saflischpass | Ghiacciaio dell’Aletsch | Brazilian
La località italiana che più di tutte si dà da fare per promuovere la mountain bike sul proprio territorio. Pur avendo una stagione breve a causa della quota (il paese è situato a 1816 metri), entrambi i versanti della valle sono serviti da funivie aperte ai biker e con diverse offerte sentieristiche. Si va dal bike park del Mottolino fino ai Flow Trails del Carosello 3000. Da quest’anno, con un unico pass, si può girare in entrambi i posti.
I giri pedalati non mancano, e vanno da quelli tranquilli di un’ora fino alle cavalcate epiche da 3000 metri di dislivello, anche sconfinando in Svizzera.
Se non siete convinti, date anche un’occhiata alle Dolomiti, alla Paganella, Davos, St. Moritz, oppure segnalate qui sotto una località alpina che si è data molto da fare per accogliere i mountain biker.
Buone vacanze!
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