Shimano XTR e SRAM XX1: soluzioni a confronto

Con la presentazione del nuovo gruppo M9000 Shimano entra ufficialmente nel mondo 11V. Una mossa sicuramente scontata e prevista da tempo visto che sono trascorsi ben 2 anni dall’uscita dello Sram XX1, primo gruppo ad 11 velocità. Quello che però ha lasciato un po’ stupiti gli utenti e gli operatori del settore sono le caratteristiche di questo nuovo gruppo della casa giapponese.

Visto che l’argomento è sicuramente “caldo”, dedichiamo il Tech Corner di oggi al nuovo gruppo XTR 11V ed ad un suo confronto con gli attuali gruppi 1×11 di Sram. Quali sono le differenze? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi delle due soluzioni?

Una piccola premessa però va fatta: in quest’articolo non parleremo mai di prestazioni e funzionamento, ci limiteremo soltanto ad un’analisi di quelle che sono le caratteristiche tecniche dei due gruppi. Sebbene infatti siano due anni che testiamo i gruppi XX1 ed Xo1, sul gruppo Shimano non abbiamo ancora potuto mettere mano, quindi un confronto diretto non sarebbe possibile. Ci limiteremo quindi solo ad un’analisi basata su dati oggettivi, concentrando particolare attenzione alla differente rapportatura.

Sram e Shimano: rapporti a confronto

Nonostante abbiano entrambi un pacco pignoni da 11 velocità, il nuovo XTR differisce dai gruppi Sram per la differente dentatura dei pignoni, in particolare:

♦ L’XTR adotta i pignoni: 11-13-15-17-19-21-24-27-31-35-40
♦ Le trasmissioni di casa SRAM invece: 10-12-14-16-18-21-24-28-32-36-42

La prima differenza subito evidente è che la soluzione Shimano, adottando un pacco pignoni 11-40, ha una gamma di rapporti più limitata della soluzione Sram che adotta un pacco pignoni 10-42.

Vedremo più nel dettaglio quali sono le differenze.

Immaginando di avere una corona da 32T, da una parte abbiamo il gruppo Shimano, dall’altra un gruppo Sram XX1 o X01. Calcoliamo i vari rapporti:

La prima cosa che ci interessa analizzare sono i rapporti estremi, quelli che vanno a definire la gamma di rapporti disponibili.

Partendo dal basso (rapporti lunghi) notiamo subito tra 11 e 10T ci sia una netta differenza in quanto a sviluppo del rapporto: è solo 1 dente, ma andando a lavorare su di un pignone piccolo il suo effetto si fa molto importante. Parliamo in termini numerici: per ottenere lo stesso rapporto del 32-10 con il pignone da 11 dovremmo utilizzare una corona da quasi 36T. A parità di corona insomma con Shimano si perdono 4 denti sul rapporto più duro, non è poco.

Passiamo ora ai rapporti agili, quelli che più interessano in salita. Nononstante sul pignone più grande ci sia una differenza di ben 2 denti (40 vs 42), la differenza in termini di rapporto non è così netta. Per ottenere un rapporto simile al 32-42, su Shimano servirebbe una corona da 31T. A parità di corona insomma con il gruppo Shimano si perde 1 dente, una differenza non così abissale.

A conti infatti insomma scopriamo una cosa: la più grossa differenza tra i due gruppi si evidenzia sul pignone più piccolo e quindi sui rapporti più duri, non tanto sui rapporti più agili in cui i rapporti che si ottengono sono molto vicini. Se quindi con il gruppo XTR non vogliamo rischiare di rimanere “corti” in discesa o sul piano, dovremo andare a montare una corona più grande, con conseguente perdita di rapporti agili.

Insomma, per quel dente di differenza la gamma dell’XTR rimane molto più limitata.

Parliamo invece di distribuzione dei rapporti: con i rapporti più ravvicinati, Shimano offre una migliore distribuzione. Vediamo la curva di Shimano come è più costante di quella Sram che presenta un paio di oscillazioni, con un gap maggiore tra penultimo ed ultimo pignone.

Dobbiamo però essere sinceri: avendoli testato sul campo, non abbiamo riscontrato particolari problemi sulla distribuzione dei rapporti dei gruppi Sram 11V. L’unico “difetto” che si può riscontrare è l’elevato gap tra penultimo ed ultimo pignone, ma non possiamo escludere che questa caratteristica sia comune anche all’XTR che passa comunque da un 35 ad un 40.

1×11, 2×11 e 3×11: soluzioni a confronto

Una delle particolarità del nuovo gruppo XTR è che non nasce esclusivamente come gruppo monocorona, ma vengono offerte diverse configurazioni con 1, 2 o 3 corone anteriori. Le configurazioni standard per una bici 27,5 sono:

  • Monocorona: corona a scelta, immaginiamo da 32T
  • Doppia: 26-36
  • Tripla: 22-30-40

Facciamo un confronto sulla gamma di rapporti disponibili, andando a confrontare le varie opzioni anche con una trasmissione Sram.

Prendendo come riferimento il gruppo Sram, notiamo subito come la gamma della configurazione XTR 1×11 sia più limitata, soprattutto sui rapporti lunghi. Una coperta forse troppo corta per un utilizzo all round.

Non a caso Shimano consiglia a chi vuole poter disporre di una buona gamma di rapporti, la soluzione 2×11 che se da un lato offre una gamma più ampia rispetto all’XTR 1×11, poco si discosta da quanto offre Sram con i suoi gruppo 11V.

Passiamo ora alla soluzione 3×11, quella che ha lasciato un po’ basiti tutti quelli che hanno letto la presentazione stampa. Come rapporto agile troviamo un incredibile 22-40, un rapporto di 0,55 che è praticamente inutilizzabile tanto è agile: la velocità che si è un grado di sviluppare con rapporto del genere è ridicola, molto più comodo procedere a piedi. Diverso è il discorso sulla corona più grande: con 40T il rapporto più duro è decisamente più lungo rispetto alla configurazione doppia e monocorona.

Facciamo alcune valutazioni:

  • La soluzione 3×11 è assolutamente inutile: con una doppia 26-38 si ottiene praticamente la stessa gamma della tripla Shimano, senza bisogno di andarsi a complicare la vita con 3 corone. Il 22-40 è assolutamente inutile in salita, mentre già con il 26-40 si ottiene uno sviluppo analogo ad un 24-36 di un 2×10. Da scartare insomma a priori per ogni utilizzo.
  • La soluzione 2×11 è invece sicuramente meglio studiata: la gamma è piuttosto completa e non ci sono rapporti inutili. C’è però da dire una cosa: poco si discosta, utilizzando la guarnitura standard shimano con corone 26-36, da quanto offre un gruppo Sram 11v: l’unico vantaggio è un rapporto minimo leggermente più agile. Vale la pena rinunciare ai benefici del monocorona per un 14% di rapporto agile in più? Sarebbe molto meglio aumentare il gap tra le corone, montando magari un 38 o 39T allora si che avrebbe senso la doppia, in quanto fornirebbe un rapporto decisamente lungo adatto a trasferimenti in asfalto con bici da XC.
  • La soluzione 1×11 è invece decisamente più limitata rispetto a Sram, soprattutto sui rapporti lunghi. Sicuramente serve una buona gamba per pedalarla in ogni situazione, ma per un utilizzo race potrebbe essere sufficiente a patto di scegliere correttamente la corona. Chi fa un utilizzo ricreativo dovrà per forza rivolgersi alla doppia se vuole rimanere in casa Shimano.

Shimano XTR 2×11 e 3×11: rapporti reali contro rapporti teorici

Avere a disposizione 22 o 33 rapporti può sembrare un’opzione piuttosto interessante sulla carta, ma non bisogna dimenticarsi di un aspetto: i rapporti reali di una trasmissione 2×11 o ancora peggio 3×11 sono molto meno di quelli teorici. Ci sono infatti una serie di doppioni che sono inutili repliche di rapporti ottenibili con incroci migliori.

La gamma reale di rapporti è insomma la seguente.

XTR 2×11 con guarnitura 26-36:

Eliminando i rapporti doppi, sulla configurazione doppia possiamo andare ad utilizzare i 7 pignoni più grandi con la corona da 26T e i 7 più piccoli con la corona da 36T. Il totale di rapporti realmente disponibili è quindi solo 14.

XTR 3×11 con guarnitura 22-30-40:

La configurazione 3×11 è quella meno efficiente. Ci sono quasi metà di rapporti doppi, quindi di fatto inutili. Con la corona piccola ci conviene utilizzare 6 pignoni più agili (con l’assurdo del 22-40, un rapporto assolutamente inutile!), con l’intermedia i 5 pignoni centrali e con la grande i 6 pignoni più piccoli. Il risultato? I rapporti realmente utilizzabili sono in pratica solo 17!

La soluzione tripla insomma offre solamente tre rapporti reali in più, risultando a conti fatti assolutamente inutile ed anacronistica. Una doppia con 2 denti in più sulla corona otterrebbe lo stesso risultato, senza dover ricorrere alla tripla corona.

Sram e Shimano: due filosofie differenti

Quello che emerge dall’analisi che abbiamo appena fatto sono due visioni decisamente diverse.

Per Sram la trasmissione 1×11 è una trasmissione polivalente, adatta non solo all’agonista ma anche all’amatore ed a chi fa un uso della bici puramente ricreativo. Con una corona da 30T ad esempio sia ha a disposizione una gamma di rapporti piuttosto ampia, che permette di affrontare ogni tipo di salita senza problemi senza incorrere in rapporti troppo corti in discesa.

Ovviamente la coperta è sempre un pelino corta, ma con una scelta oculata delle corona in base alle proprie esigenze la gamma di rapporti disponibile è sufficiente per la maggior parte degli utilizzi.

Per Shimano invece le trasmissioni 1×11 sono solo per gli agonisti, per tutti gli altri ci sono la doppia e la fantomatica tripla 3×11. La gamma di rapporti offerta sulle 11V è tale da assicurare una buona continuità dei rapporti ed una loro distribuzione uniforme, ma la gamma di rapporti è più limitata.

Insomma, in questo caso la coperta è veramente troppo corta, con un pacco pignoni 11-40 non si riescono a coprire le esigenze di un utilizzo a 360° come quello AM o enduro ricreativo. Per questi usi bisogna rivolgersi al 2×11, come consiglia anche Shimano.

Quella di Shimano è una scelta comprensibile sulla carta, ma va assolutamente contro il concetto di base per cui sono nate le trasmissioni 11V: unire i vantaggi della corona singola (assenza del manettino, minori cadute di catena, possibilità di usare tutti i rapporti, assenza di rapporti doppi, maggior semplicità d’uso, ecc) ad un sistema in grado di offrire una gamma di rapporti sufficiente per ogni esigenza.

La corona singola non è per tutti? Dipende da come sono strutturati i rapporti. Di sicuro con un pacco pignoni 11-40 serve una buona gamba per salire, soprattutto perchè bisogna utilizzare una corona più grande per non perdere rapporti lunghi in discesa o sul piano.

Altre differenze

A parte la differente gamma di rapporti disponibili, i due gruppi differiscono anche in importanti dettagli e caratteristiche costruttive. Vediamoli meglio.

Corona anti caduta

Uno degli aspetti rivoluzionari delle trasmissioni Sram è stata l’introduzione della corona anti caduta. Questa corona permette, per buona parte degli utilizzi non troppo gravosi, di fare a meno di un sistema di guidacatena superiore, rendendo la trasmissione estremamente semplice, pulita, leggera, silenziosa ed efficiente.

Il sistema di corone anti caduta X-Sync tramite dei denti opportunamente sagomati assicura un’efficientissima ritenzione della catena. Il sistema a denti larghi e stretti è tanto semplice quanto funzionale, non a caso è stato poi copiato da numerosi produttori di corone ed è oggi un must sulle corone singole.

Non potendo violare il brevetto Sram, Shimano non ha ovviamente potuto dotare le proprie corone di questo sistema e quindi si limita ad offrire delle corone per singola con i denti più alti e più larghi. Niente di nuovo a prima vista rispetto alle vecchie corone da singola, nonostante Shimano sostenga che anche queste nuove corone permettano di non utilizzare il guidacatena nel 99% dei casi.

Corpo ruota libera

Un’altra differenza che non bisogna dimenticare tra i due gruppi è il corpetto ruota libera.

Sram, per poter alloggiare il pignone da 10T utilizza un corpo ruota libera dedicato: l’XD drive body.

Il corpetto in pratica è più corto ed ha un sistema di fissaggio del pacco pignoni differente dallo standard.

Shimano invece, utilizzando il pignone più piccolo da 11T, ha potuto mantenere il corpetto ruota libera standard, lo stesso che si usa sui gruppi 10 e 9V. Questo è un sicuro vantaggio per tutti quelli che vogliono convertire la propria trasmissione alle 11V, visto che i corpetti ruota libera XD sono in genere costosi e non sono reperibili per tutti i mozzi.

Girobulloni della guarnitura

Un altro aspetto da non prendere sotto gamba, soprattutto per le bici da 29″ è il girobulloni, diverso tra Shimano e Sram.

Sram in realtà utilizza uno spider, quindi virtualmente è possibile montare corone anche da 26T nonostante il minimo proposto da Sram sia 28T. Shimano invece utilizza un giro bulloni da 96mm e quindi non può scendere sotto i 30T di corona.

Diverso funzionamento del deragliatore

Altra importante differenza sta nel sistema di funzionamento del deragliatore posteriore.

Sram adotta un sistema che si chiama X-Horizon che funziona in questo modo.

Il deragliatore invece che muoversi in diagonale, si muove in orizzontale. Questo è un vantaggio perchè elimina fenomeni di ghost shifting (cambiata indesiderata) quando, a causa del tiro catena, la gabbia del deragliatore viene bruscamente tirata in avanti dopo aver impattato su di un ostacolo.

Per far si che la puleggia superiore segua correttamente il profilo del pacco pignoni, questa è invece arretrata. In questo modo mano a mano che la gabbia si tira, la puleggia si sposta allontanandosi dai pignoni. Quando infatti saliamo su di un pignone più grande, la catena compie un giro più lungo e la gabbia si tende.

Shimano invece ha deciso di mantenere il design tradizionale Shadow, con la puleggia concentrica con l’infulcro della gabbia e parallelogramma inclinato. Il parallelogramma inclinato fa muovere il deragliatore posteriore su di un piano sbieco, più o meno parallelo al profilo del pacco pignoni. Lavorando di sbieco, la puleggia si avvicina o si allontana dai pignoni a seconda del rapporto inserito. 

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