Il contenuto della confezione

Technomousse Red Poison: dettagli e montaggio

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Technomousse, azienda bresciana con una lunga esperienza nel settore motociclistico, ci ha mandato uno dei suoi due sistemi di protezione del cerchio della linea Black Mamba, il Red Poison.

Il contenuto della confezione

Costruito con una mescola di derivazione motociclistica a cellule chiuse è stato ideato per un utilizzo tubeless. In sostanza si tratta di un anello di materiale rosso, molto resistente, dalla forma trapezoidale con una scanalatura che va ad entrare nel canale del cerchio, per tenerlo in posizione anche in caso di runflat.


Il salsiccioto rosso fuoco. Si vede bene la scanalatura che va ad appoggiarsi nel canale del cerchio

.

Esteticamente assomiglia molto alla soluzione adottata da un’altra casa (Cushcore), ma il materiale sembra, almeno al tatto, più resistente. Il salsicciotto viene fornito assieme ad uno speciale adattatore per la valvola tubeless, che permette all’aria di defluire lateralmente.

Lo speciale adattatore per la valvola tubeless

Con un peso di circa 240g nella versione 29” ed un costo di 85 euro al pezzo, siamo nella media dei sistemi con queste caratteristiche. Sia la versione in 27.5” che in 29” (testata) sono compatibili con coperture che vanno da 2.35 a 2.5″.

Features e benefits (secondo Technomousse)

Non si taglia
Non si sgretola
Non ha data di scadenza
Estrema leggerezza
Easy Fit
100% Made in Italy

Montaggio

Sul sito di Technomousse un video illustra in maniera molto chiara come installare il salsicciotto. Il montaggio è fattibile anche senza l’apposito strumento, utilizzando delle semplici leve per copertoni.

L’occorrente per il montaggio:

In alternativa all’adattatore per la valvola esistono in commercio valvole appositamente studiate per questi sistemi. La birretta serve a distendere i nervi, soprattutto se è la prima volta che si monta un sistema simile. Ecco come è andata:

Montaggio tutto sommato semplice, se si ha già avuto a che fare con sistemi simili. Io l’ho montato su cerchi DT Swiss con canale interno da 30mm e con coperture Maxxis con carcassa Exo. Dal mio punto di vista il vantaggio di questi sistemi è proprio quello di poter utilizzare copertoni con carcasse più leggere, cosicchè il fattore “peso aggiuntivo” non si fa sentire.

Per fare un esempio un montaggio con Maxxis Dissector Exo + Red Poison viene a pesare circa 1155g (915+240), mentre lo stesso copertone, con carcassa Double Down pesa da solo 1170g (dati forniti da Maxxis).

Perché scegliere allora di montare un copertone con carcassa leggera e un inserto piuttosto che un copertone rinforzato? Principalmente per due motivi:

  1. La protezione del cerchio. Questo sistema (ma anche altri sistemi simili) va a riempire il canale e a proteggere la spalla del cerchio, rendendo impossibile le fastidiose bozzature sui nostri cari (in tutti i sensi) cerchi.
  2. La possibilità di girare con pressioni più basse. Technomousse in questo caso consiglia di scegliere una pressione di 1.4 bar. Personalmente sono sceso, con altri sistemi simili, fino a 1.1 / 1.2 all’anteriore e 1.4 al posteriore, senza bucare e senza daneggiare il cerchio.

La bici è pronta, la birretta per fortuna non ho dovuto aprirla, quindi inizierò da subito a testare il Red Poison. Arriveranno presto aggiornamenti.

 

Commenti

  1. Io ho quella della concorrenza gli Anaconda Barbieri con lattice poca pressione ottima tenuta e torno sempre a casa...
  2. fafnir:

    Non è un sistema antiforatura.

    Secondo me usando un prodotto del genere accoppiato ad una normale exo o snakeskin, il rischio di tagliare il fianco in uso Gravity rimane alto.
    Boh io continuo davvero a non capirli questi prodotti, tra l'altro non credo neanche di poterli provare perché onestamente ho abbastanza paura di tagliare e di trovarmi lontano da casa nella condizione di dover togliere l'inserto e mettermelo al collo, per inserire la camera d'aria, e tornare in queste condizioni.
    È proprio un fatto di incompatibilità tecnica, andrei a complicarmi la vita.
    Ci ho pensato anche io, ma il taglio sul fianco (se non quando pizzico) a me è capitato proprio raramente anche se faccio molto spesso giri alpini con discese difficili
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