Meglio uno smartphone, uno smartwatch o un ciclocomputer quando si va in bici? Andiamo a vedere pro e contro di ciascun apparecchio.
Se fate diversi sport, questo è l’orologio che fa per voi. Avendolo sempre con sé, al polso, va bene per correre, nuotare, sciare e anche andare in mountain bike. Dato che rileva anche i battiti cardiaci, metterlo sul manubrio con l’apposito adattatore è un po’ un peccato, ma se abbinato ad una fascia cardio offre valori più precisi.
È uno Smartwatch, vale a dire che è possibile abbinarlo al telefono e leggere tutte le notifiche direttamente dal suo schermo, o rispondere a chiamate telefoniche che però necessitano del telefono per poter parlare. Sempre se siete di quelli che resistono allo stress dato dalle mille notifiche che ci arrivano ogni giorno.
La durata della batteria è infinita: facendo 5 attività sportive di 2/3 ore a settimana si arriva a 2 settimane di autonomia. Le celle solari servono a poco: non ricaricano l’orologio, al massimo diminuiscono di una frazione il consumo della batteria quando il Fenix 7 è al sole.
Se portato al polso, in discesa può dare fastidio, malgrado il suo peso piuma di soli 95 grammi cinturino compreso. Le vibrazioni possono andare a ferire il polso o la mano con i tasti laterali, come successo a me. Quando fa caldo diventa sgradevole da portare perché fa sudare.
Tutti ne abbiamo uno, quindi non comporta costi aggiuntivi. È l’apparecchio con il maggior numero di app, anche gratuite, e quello con lo schermo più grande per una migliore lettura in caso si voglia navigare. D’altro canto metterlo sul manubrio comporta dei rischi, se si cade, e consuma molta batteria che invece servirebbe per poter chiamare in caso d’aiuto.
Se lo usate con la nostra app Training Camp per registrare le attività, iniziate la registrazione ad inizio giro, la chiudete alla fine e ve ne dimenticate nel frattempo. Non solo, con il Live Tracking potete far sapere a famiglia e amici dove siete se girate da soli.
Training Camp Android
Training Camp iOS
Se andate tanto in bici, non potrete farne a meno: vuoi per i dati provenienti da powermeter o cardiofrequenzimetro, vuoi per la semplicità nel seguire una traccia quando si gira in posti sconosciuti, vuoi per la facilità con cui si aggancia a qualsiasi manubrio.
È robusto, in caso di caduta, e ha una batteria che dura diverse giornate passate in sella. È di gran lunga l’apparecchio più economico fra i tre (vedere link qui sotto).
Voi cosa usate?
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