Strava è l’applicazione più famosa nonché la più utilizzata dai biker di tutto il mondo per monitorare i propri allenamenti. Si tratta indubbiamente di una novità molto importante che negli ultimi anni è entrata di propotenza nel mondo della MTB e non si può negare che abbia portato dei vantaggi, così come degli inconvenienti. Vorremmo analizzare con voi quelli che, secondo la redazione di MTB-MAG, sono i pro e i contro legati all’utilizzo di Strava e conoscere anche il vostro parere, sia tramite il sondaggio che nei commenti, dove potete esporre ulteriori aspetti favorevoli o contrari, per approfondire il più possibile l’argomento e provare a trarne un bilancio.
Il punto focale è che, per certi aspetti, Strava ha cambiato il modo di girare in bici, aumentando l’ansia da prestazione anche quando si gira da soli. Questo può avere dei risvolti positivi, per spronare a migliorarsi sia a livello di fitness che a livello di tecnica di guida, ma anche negativi, in quanto si perde un po’ lo spirito libero della mountain bike, senza cronometri e sguardi ingrugniti.
I PRO
- Conservare comodamente traccia dei propri allenamenti che restano facilmente consultabili.
- Usare i propri tempi precedenti e quelli di altri rider come riferimento per monitorare le proprie condizioni di forma e migliorare le proprie prestazioni in salita come in discesa.
- Seguire un piano di allenamento mirato e analizzarlo, per chi utilizza la versione Premium.
- Avere più stimoli per uscire anche durante quelle giornate in cui altrimenti si sarebbe rimasti sul divano.
- Scoprire nuovi trail e condividerli con gli amici.
I CONTRO
- Se in salita migliorare i tempi comporta pochi rischi, per migliorarli in discesa i rischi sono invece alti e frequenti, anche considerando che un trail non è una pista di gara chiusa e messa in sicurezza.
- La ricerca del risultato su Strava spesso fa perdere il piacere di godersi la compagnia nelle uscite con gli amici.
- Per fare il tempo in discesa si rischia di non rispettare eventuali pedoni, dando loro la dovuta precedenza o almeno rallentando adeguatamente.
- Non sono infrequenti i litigi e le discussioni tra biker a causa di presunte irregolarità nei tempi, soprattutto in caso si utilizzi Strava tramite smartphone, vuoi per i dati rilevati erroneamente, vuoi per tagli e scorciatoie che il GPS non è abbastanza preciso da rilevare.
- Rendere pubblici dei trail che, per svariati motivi, non sono adatti a sostenere un elevato passaggio di rider.
Cosa ne pensate, è un’app da cancellare o da avere assolutamente? O preferite Training Camp?