Per la stagione di riding in arrivo, ho voluto montare una nuova bici a lunga escursione che fosse divertente, e mi sono ritrovato con una Specialized Enduro Mullet! Sono stato tentato dalle recenti bici da enduro high pivot, in particolare dopo aver testato la nuova GT Force. Adoro il modo in cui mantengono velocità sui tratti sconnessi restando stabili. Tuttavia è comunque utile evitare il peso aggiuntivo, l’attrito e la complessità del rinvio catena.
Inoltre, sono passato alla configurazione mullet sulla mia bici da DH e mi piace molto. Purtroppo non ci sono molte bici da enduro con ruote miste di serie. La maggior parte è predisposta per la massima velocità fornita dalle 29. Nelle mie interminabili ricerche, mi sono imbattuto in Williams Racing Products che, tra le altre cose, fa una biella leggermente più lunga per la Specialized Enduro che le consente di ospitare una ruota posteriore da 27.5″ correggendo la geometria.
Avevo testato l’Enduro alla sua presentazione e mi è piaciuta molto, in particolare il modo in cui manteneva la velocità. Tuttavia mi era sembrata un po’ alta per me, cosa che la rende la candidata perfetta per una ruota posteriore più piccola. Infine, considerando la progressività dell’Enduro, ho optato per un ammortizzatore a molla su questo montaggio.
Guarda il video qui sotto per scoprire i dettagli sull’allestimento di questa bici. La mia intenzione iniziale era di realizzare un esperimento più che una bici da sogno, quindi non ho curato all’estremo il montaggio. Comunque dopo alcune settimane di riding devo dire che è la mia bici preferita fino ad oggi e se volessi possederne solo una, sarebbe questa: obiettivo raggiunto!
Il geniale link WRP è solo un filo più lungo del link originale. Sposta il carro verso il basso e corregge la geometria per l’abbassamento causato dalla ruota posteriore più piccola. WRP produce anche un flip chip neutro che si colloca esattamente a metà tra le impostazioni high e low di serie.
L’effetto sulla sospensione è duplice. Innanzitutto, c’è un leggero aumento del rapporto di leva. In secondo luogo, il percorso della ruota posteriore esegue ancora di più un arco all’indietro, che aiuta ulteriormente nello sconnesso.
Per compensare la prounciata progressività dell’Enduro, ho optato per un ammortizzatore a molla. Ho iniziato con una molla da 525 e sono arrivato alla 575. Il fatto che la molla EXT sia quasi perfettamente abbinata al colore della bici è solo una felice coincidenza. Infine, secondo un amico di Fox, c’è qualcosa di speciale all’interno del mio ammortizzatore ma non ho idea di cosa significhi, lo scoprirò in futuro.
Ho optato per una trasmissione SRAM AXS GX Eagle (un cavo in meno!) e le mie fidate Cane Creek eeWings di 3-4 anni fa, che sono ancora le migliori pedivelle che abbia mai usato fino ad oggi.
Per mantenere la bici leggera, utilizzo i freni Magura MT-7. La combinazione di dischi da 200 e 180mm è più che sufficiente per una bici di questa categoria. Il colore è stata di nuovo una bella coincidenza.
Ho dovuto fare un bel po’ di ricerche e ordinare le leve dall’Europa. Anche se non dicono Bruni su di loro, anche se non c’è sopra il suo nome, sembra che siano le leve di Loic Bruni e mi piace molto la loro sensazione.
Specialized fu la prima a introdurre il batticatena in gomma con le protuberanze per ammortizzare i colpi della catena e questa bici è SILENZIOSA.
Pneumatici Magic Mary anteriori e posteriori… ancora la mia gomma preferita dopo tutti questi anni. Sto usando una carcassa Super Trail davanti e una Super Gravity dietro, entrambe con la mescola Soft (strisce arancioni). Ho iniziato con 2.6 anteriore e posteriore, ma sono appena passato a 2.4 perché sembrava eccessivo. Forse quando il bike park riaprirà, tornerò indietro. Inoltre, le valvole Reserve sono le migliori che abbia mai usato fino ad oggi, quindi ho dovuto includerle.
Ho avuto la fortuna di beccarmi un telaio S-Works, il che è bello perché le bielle in fibra di carbonio fanno risparmiare quasi mezzo chilo di peso. Parlando di peso, questa taglia S4 arriva a circa 15,2 kg senza pedali, gabbia, parafango, attrezzi, etc.
Ho optato per una Fox 38 Performance Elite con escursione di 170mm. Avevo pensato a una da 180mm, ma non credo sia necessaria. Anche in questo caso, forse quando apriranno i bike park.
Al giorno d’oggi è piuttosto raro che mi allestisca una bici senza cerchi in carbonio, ma ultimamente ci ho pensato un po’. Ci sono una manciata di ruote complete con cerchi in alluminio e mozzi premium che hanno all’incirca lo stesso peso delle ruote in carbonio e 1/3 del prezzo. Le ruote Industry Nine Enduro S si collocano proprio in quell’ambito e le adoro. Ottimo rapporto qualità-prezzo, senza fronzoli e di ottima qualità.
Queste ruote scorrono sui mozzi I9 1/1. Offrono un innesto rapido e ricostruzioni senza attrezzi a un peso ragionevole, il che è ottimo per una bici che vuole essere robusta.
Sono rimasto fedele al mio reggisella RockShox Reverb AXS con escursione di 170mm. Credo che questo fosse il reggisella del test per la sua presentazione. Zero problemi da allora.
Uno dei maggiori vantaggi del Reverb AXS è che si presta a un bel frontale ordinato con un paio di cavi in meno. A completare le cose un attacco manubrio Industry Nine A35 lungo 40mm, un manubrio OneUp Carbon con rise di 38mm e le mie impugnature preferite: le ODI Longneck V2.1.
Infine, adoro le combinazioni di colori di Specialized ultimamente con la divisione netta tra due colori sul top tube e una dissolvenza sfumata sul tubo verticale. Grazie per aver letto questo articolo, per qualsiasi domanda, scrivete nei commenti.
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