Tre anni fa la Specialized Levo SL suscitò tanto scalpore in questo articolo perché venne definita come l’anello mancante fra le mountain bike e le ebike. Di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, anche in forma di pandemia, e ormai sono tante le ebike leggere che strizzano l’occhio a chi vorrebbe l’aiutino in salita mantenendo il divertimento di una bici senza motore in discesa.
È innegabile infatti che una ebike full power abbia caratteristiche totalmente diverse da una MTB, sia in salita che in discesa. La nuova SL non è stata stravolta per quando riguarda motore e batteria, ma Specialized si è concentrata ad aumentare il divertimento in discesa, rendendola molto simile alla Stumpjumper Evo, sia per quanto riguarda le geometrie variabili che le sospensioni. In taglia S4 (la L di Specialized) la versione Comp ha fermato l’ago della nostra bilancia sui 18.25kg senza pedali. Considerando che un’endurona moderna, senza motore, si avvicina a quel peso, diciamo che la linea fra mountain bike ed ebike si fa sempre più sottile.
Di seguito la presentazione e la prova in video, più sotto la versione scritta. Qui trovate il giro del test.
Qui di seguito trovate le geometrie per la Levo SL in configurazione mullet. L’angolo sterzo corretto è di 64.25°, nella posizione neutrale. Qui trovate invece le geometrie nei vari assetti.
Potenza massima di 320W, coppia massima di 50Nm, al posto dei 240W e 35Nm del vecchio modello, potranno sembrare una grande differenza, nella pratica c’è però da fare i conti con la batteria rimasta immutata, ovvero 320Wh a cui si possono aggiungere i 160Wh del range extender.
Uno dei grandi cambiamenti sta però nel come regolare l’assistenza perché, oltre ad avere i tre classici livelli Eco – Trail e Turbo, la nuova Levo SL dispone adesso del Microtune, cioé la possibilità di tarare l’assistenza in intervalli del 10% da 0 a 100, facilmente da comando manubrio mentre si sta pedalando.
In questo modo è più facile risparmiare batteria ed usarla come e quando ci serve. La centralina Mastermind posizionata sul tubo orizzontale rende il tutto molto semplice ed intuitivo.
L’altro punto a favore della nuova Levo SL è la silenziosità del nuovo motore. Per capire di cosa sto parlando, date un’occhiata al video, dove si percepisce chiaramente.
A livello estetico si nota la mancanza del rinforzo asimmetrico fra tubo orizzontale e tubo piantone.
Il terzo punto positivo è la geometria variabile, che ha come base un reach allungato, un tubo sella più verticale e un angolo sterzo più aperto. Visto che la SL difficilmente verrà usata per arrampicarsi su sentieri impervi in salita come una ebike classica, bene ha fatto Specialized a concentrarsi sul fattore divertimento in discesa. Un eccentrico permette di aprire o chiudere l’angolo sterzo di 1.25°, mentre un flipchip posto sul bullone che tiene l’ammortizzatore fa alzare o abbassare il movimento centrale di 5mm.
La variabile che più ho apprezzato è stata però la possibilità di allungare il carro di 11mm (da 432 a 443mm) grazie al flipchip posto sul fodero basso. Non solo perché si può montare una ruota da 29″, ma anche perché con il carro più lungo l’anteriore sta meglio incollato a terra sul ripido, facilitando la manovra.
Personalmente userei solo la configurazione 29/29 perché avrei un allrounder che mi permette di andare bene sia in salita che in discesa.
Se vi ricordate la prima Specialized Levo SL uscì con una forcella Fox 34 e un ammortizzatore in linea. La nuova ha una Fox 36 e un Float X con piggy back quando esce dal negozio. Pur essendo la 36 una basica Rythm, rigidità, tenuta sulle lunghe discese e comfort all’anteriore sono di molto superiori alla vecchia 34.
Lo stesso discorso vale per le gomme, delle comprovate Specialized Butcher/Eliminator con mescola T7/T9 in carcassa trail. Robuste, con un ottimo grip, soprattutto la T9, danno il loro buon contributo alla performance in discesa.
Torniamo a parlare di batteria: il motore è più potente consuma più batteria. Facendo due conti, con il range extender (peso: 1kg) riesco a percorrere 1900 metri di dislivello in modalità Trail impostata al 50% dell’assistenza totale.
Rifacendomi ad un articolo che ha ricevuto oltre 5.000 commenti, con la vecchia SL ne percorrevo 2.300, sempre con il range extender. La coperta è sempre la stessa, forse adesso è diventata un po’ corta per chi cerca una durata eterna della batteria. D’altro canto, come dicevo prima, Specialized si è concentrata molto sulle prestazioni discesistiche, dunque il dilemma è: contenere il peso o aumentare la batteria?
La cosa mi è stata confermata anche da Chris, il mio amico che mi aveva prestato la sua Levo SL personale durante la prima prova. Rifacendo gli stessi percorsi non ha diminuito i tempi di percorrenza in maniera significativa, anzi i tempi sono rimasti più o meno invariati. Dove si nota la maggior potenza è sulle rampe ripide.
Il range extender è identico al vecchio, cambia la lunghezza del cavo, leggermente più corto perché la presa per la ricarica è stata spostata più in avanti.
Non poteva mancare l’appunto sui freni SRAM Code con dischi Centerline. Visto che sono quelli base, manca la rotellina per regolare la distanza delle pastiglie dal disco. La gestione del consumo delle pastiglie non è il punto forte dei Code, così dopo tre settimane di test la leva ha un sacco di corsa a vuoto prima che la pinza vada a mordere il disco come si deve. Con dei dischi SRAM HS2 il problema sarebbe stato mitigato.
Sempre molto comodo il multitool a scomparsa nella serie sterzo.
Ripeto che il test approfondito si trova nel video, vale la pena però riassumere qui i punti a favore della nuova Specialized Levo SL: silenziosità del motore, livello di assistenza regolabile in intervalli del 10% grazie al Microtune e geometria variabile. In discesa è molto divertente, la differenza con una mountain bike classica è minima. In salita la batteria da 320Wh è una coperta un po’ corta se si fanno giri lunghi.
Specialized Levo SL Comp: 7.900€
Specialized Levo SL Pro: 11.500€
S-Works: 14.000€
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