Ci siamo! Quel prototipo di cui ormai da mesi abbiamo visto solo qualche foto rubata durante i test in qualche park, con la bici nascosta da nastri e camouflage vari, ora appare senza veli, apparentemente pronta per essere usata, forse già nella prossima tappa di World Cup a Mont Sainte Anne da Aaron Gwin e da Troy Brosnan.
Ruote 650b, triangolo anteriore più compatto, costruzione in carbonio e nuovo cinematismo, sempre FSR ma in una nuova versione, non più pull ma push, con uno schema che ricorda sempre più il sistema Lawwill a cui il brevetto Horst è palesemente ispirato. L’infulcro principale coassiale con il movimento centrale, lo snodo Horst più basso e distante dal mozzo, il rinvio al quale è fissata la ruota insieme alla pinza del freno che è stato vistosamente accorciato mentre la biella che spinge l’ammortizzatore è stata allungata notevolmente.
Tutte similitudini importanti con il sistema Lawwill, progenitore dei sistemi Virtual Pivot a cui anche l’Horst appartiene. La mancanza di un ponte tra i due foderi superiori lascia qualche perplessità per quanto riguarda la rigidità del carro, tallone d’Achille anche del sistema Lawwill, mentre invece si presume che l’intero progetto abbia guadagnato in termini di leggerezza, sia complessiva del telaio, che delle masse non sospese del cinematismo. Interessante la soluzione della cruna di passaggio dell’ammortizzatore che è asimmetrica, definibile anche “monobraccio”, per un accesso facilitato al mono durante le operazioni di montaggio e smontaggio, che in ambito race sono decisamente frequenti.