Freni SRAM Guide: problemi e soluzioni

I freni Sram Guide sono probabilmente i freni ad oggi più diffusi in ambito mtb, montati da decine di produttori come primo montaggio sulle proprie biciclette. In officina ci capita spesso di incontrare biker che lamentano problemi o malfunzionamenti, quindi abbiamo pensato di riassumere le problematiche più comuni e le relative possibili soluzioni.

I freni Guide: panoramica, caratteristiche e funzionamento

I freni Guide sono prodotti da Sram e sono l’evoluzione dei vecchi Avid Elixir Trail. Si tratta di un freno con pinza a 4 pistoni. Utilizza olio dot 5.1 e le leve sono reversibili, ovvero si possono utilizzare indipendentemente sia a destra che a sinistra ed è quindi possibile invertire i freni senza scollegare i tubi.

Dal punto della destinazione d’uso, questi freni sono indicati per le discipline che vanno dal trail all’enduro, trovando la loro destinazione d’uso ottimale sulle bici da all mountain. Spesso si trovano montati su bici da enduro spinto e da dh, ma in realtà i freni gravity della gamma Sram sono i Code.

Da un punto di vista pratico il freno ha come caratteristica un’elevatissima modulabilità a scapito di una scarsa potenza frenante. Si tratta insomma di un freno che permette di gestire molto bene la potenza frenante erogata (caratteristica comune a quasi tutti i freni 4 pistoni), senza però eccellere in quanto a potenza: è insomma necessario tirare con forza sulle leve per ottenere frenate più decise. Questo funzionamento è caratteristico dei freni Guide e non può essere modificato più di tanto.

Esistono in commercio 4 versioni:

  • Guide R: versione base, con solo la regolazione del Reach (distanza leva)
  • Guide RS: con solo la regolazione del Reach ma con il sistema SwingLink che rende la frenata più potente e decisa
  • Guide RSC: con in più la regolazione del punto di contatto
  • Guide Ultimate: rispetto all’RSC, ha in più la leva in carbonio

Le ultime versioni sono dotate della pinza S4 che migliora notevolmente la potenza frenante, mentre le prime versioni utilizzavano ancora la pinza degli Avid Elixir Trail.

Parlare quindi di Guide in senso generale ha senso fino ad un certo punto perchè bisogna valutare sia la versione che la pinza utilizzata.

Le considerazioni che faremo ed i problemi che andremo a vedere sono comunque applicabili ad ogni tipo di Guide, anche perchè dischi e pompante sono praticamente sempre gli stessi.

Un buon rodaggio

I dischi Centerline montati sui Guide richiedono particolare attenzione durante la fase di rodaggio. Questi dischi vanno rodati con cura, per evitare che si surriscaldino e si “brucino” andando a compromettere il loro buon funzionamento durante tutto il loro ciclo di vita.

Molti riders trascurano questa importante fase, buttandosi subito in discesa con i freni nuovi: con i Guide questo è categoricamente da evitare.

Il rodaggio ottimale dei freni si fa nel seguente modo. Con la bici in un piazzale o su una strada tranquilla si effettuano circa 20 frenate decise fino a fermarsi. Si pedala fino a prendere una certa velocità e poi si frena in maniera decisa con un solo freno. Molto utile è buttare acqua sui freni durante il rodaggio, in questo modo si evita il surriscaldamento dell’impianto.

L’obiettivo di questa fase è di rimuovere il primo strato lucido dalla superficie del disco, rigandolo e creando la sede per la pista frenante. Finito il rodaggio vedremo chiaramente la pista frenante cambiare colore, “staccando” in maniera evidente dal resto del disco.

Problemi di surriscaldamento in discesa

Uno dei principali problemi dei Guide è quello del surriscaldamento in discesa. I Guide, come avrete ben capito, non sopportano benissimo il calore poichè dischi e pastiglie tendono a “bruciarsi” se si scaldano troppo, causando un permanente calo di prestazioni dell’impianto.

Per questo motivo consiglio su questi freni l’utilizzo di dischi di diametro maggiore rispetto a quanto siete di solito utilizzare. La configurazione 200-200 non è assolutamente troppo estrema anche per un uso enduro, anzi. Un disco più grande, specialmente al posteriore, è un toccasana per i Guide: dissipa meglio il calore ed evita il surriscaldamento dell’impianto. Inoltre aumenta la potenza frenante, che come abbiamo anticipato, non è tra le caratteristiche salienti di questi freni.

Se anche con i dischi più grandi non risolvete e continuate a ritrovarvi con i rotori neri e bruciati, provate a cambiare marca di dischi. Personalmente consiglio i dischi con tanti fori tondi, che grattano meglio le pastiglie pulendole quando si surriscaldano o vetrificano.

Quali pastiglie utilizzare

Proprio perchè tendono a scaldarsi facilmente, sui guide è preferibile utilizzare pastiglie sinterizzate, soprattutto al posteriore. Le pastiglie organiche, oltre a durare molto poco, tendono facilmente a vetrificarsi: una volta vetrificate le pastiglie diventano lucide e dure, non mordono bene sul disco ed invece di frenare generano più calore del dovuto, surriscaldando anche il disco. Le pastiglie semimetalliche invece resistono meglio al calore, tendono meno a vetrificarsi e riducono quindi il rischio di “cuocere” i dischi.

Un’ottima accoppiata per chi vuole una frenata pronta anche a freddo è quella delle pastiglie semi metalliche al posteriore e delle organiche all’anteriore, altrimenti semimetalliche avanti e dietro per chi vuole spingere un po’ di più in discesa.

Problemi ai pompanti

Uno dei problemi più frequenti ai Guide di tutte le tipologie (R, RS, RSC ed utlimate) riguarda i pompanti che si bloccano.

Il pompante è il pistone che, azionato dalla leva, spinge l’olio che andrà a far chiudere i pistoncini sul disco. Il pompante appoggia su di una molla la quale ha il compito di far ritornare indietro il pompante quando si rilascia la leva, risucchiando i pistoni ed allontanando le pastiglie dal disco.

Il pompante dei guide è realizzato in plastica ed ha un cattivo vizio: tende a gonfiarsi. Quando il pompante si gonfia la sede di alluminio dentro cui scorre risulta sempre più stretta fino ad un certo punto in cui non si può più muovere liberamente e la molla fatica o non riesce più a rimandarlo indietro: i pistoncini rimangono chiusi e la ruota bloccata.

I sintomi di questo problema sono inizialmente un ritorno lento della leva, che fatica a ritornare in posizione di riposo. I pistoni faticano ad aprirsi ed il disco striscia sulle pastiglie. In una fase successiva il freno si blocca.

I problemi ai pompanti dei Guide sono amplificati dal caldo, quindi è un classico che il problemi si manifesti d’estate, spesso purtroppo durante le ferie.

La soluzione è relativamente semplice: basta cambiare il pompante con uno nuovo. Il problema però a distanza di tempo tende a riverificarsi, a meno che non si acquisti la modifica in alluminio che trovate qui.

L’operazione di sostituzione del pompante non è semplicissima, quindi conviene farla fare da un meccanico. Naturalmente i centri assistenza Sram non battono ciglio nel riconoscere il difetto in garanzia provvedendo alla riparazione gratuitamente, tuttavia molti rider per evitare di rimanere senza bici preferiscono rivolgersi al proprio meccanico. Noi in officina ne ripariamo molti per questo motivo durante il periodo estivo.

Pigrizia dei pistoni

Come quasi tutti i freni a 4 pistoni, anche sui Guide capita spesso che un pistone singolo risulti pigro ed esca meno degli altri. Questo causa un’usura della pastiglia non uniforme e determina problemi di allineamento pinza/disco.

In questo caso non si tratta di un problema specifico di questi freni, ma di un “difetto” di tutti i freni a 4 pistoni sui quali, essendoci più pistoni del normale, è facile che per lo sporco uno si blocchi più degli altri, causando asimmetria nel funzionamento. La soluzione alla radice di questo problema è una regolare pulizia dei pistoni con brake cleaner ad ogni cambio pastiglie.

Ultimo ma non meno importante, almeno una volta all’anno è opportuno fare uno spurgo completo con sostituzione dell’olio nell’impianto. Il dot 5.1 è molto igroscopico e far funzionare l’impianto con olio fresco e privo di umidità è il segreto per avere un freno sempre pronto ed efficiente, anche dopo anni di utilizzo.

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