Storia del Gravity in Italia, l’addio al Surfing Shop dopo 10 anni insieme

Buongiorno a tutti, sono Carlo Gambirasio, per chi non mi conoscesse ho fatto parte della nazionale italiana di downhill per oltre 10 anni (ultimo campionato del mondo è stato nel 2012 a Leogang) sono attualmente campione italiano di 4x e negli ultimi anni ho fatto qualche apparizione nell’enduro a partire dal secondo posto assoluto alla Super Enduro Euro Cup di Sauze d’Oulx nel 2009, al 4° assoluto al campionato italiano di Enduro a Pogno nel 2012  ed 8° assoluto al campionato italiano di Enduro di Madesimo nel 2013.

Ringrazio Marco Toniolo per lo spazio e per la possibilità di raccontare un pezzo di storia del movimento gravity in Italia che non tutti conoscono.

Si tratta semplicemente di un ringraziamento e di un addio al team con il quale sono stato per 10 anni, uno dei primi team a credere nel movimento Gravity in Italia e ad investire tantissimo in questo magnifico sport.

La mia storia vuole anche far conoscere un mondo raccontato dall’interno, 10 anni di gare a livello semi –professionistico. Dico “Semi” perché nel frattempo ho portato a termine una laurea specialistica in economia, attraverso Master e periodi di studio in Finlandia, Cina, Francia ma tornando ogni volta nel periodo delle gare per poter unire la passione al lavoro-studio.

Dopo 10 magnifici anni passati a gareggiare sotto i colori del Surfing Shop di Claudio Cimatti, inizierò una nuova avventura nel 2014.

Il fatto che Il Surfing Shop non faccia più un team Gravity di coppa del mondo è il motivo principale del cambiamento che vivrò il prossimo anno.

Non lascio semplicemente un team per passare ad un altro, ma lascio una vera e propria famiglia! Se non avete mai corso per il Surfing non potete veramente capire come ci si senta a fare parte del gruppo. Un semplice ringraziamento non potrà mai rendere l’idea di quanto il Surfing Shop, ed in particolare la passione e la presenza di Claudio Cimatti ed il mitico Sergio (Fusconi), siano stati  fondamentali per il raggiungimento di ogni mio singolo risultato e successo in questi anni.

Un grazie enorme va sicuramente ai fratelli Mufloni (Daniele e Stefano) che hanno supportato il team in questi ultimi 4 anni con una sfrenata passione e un entusiasmo incredibile.

Sembra ieri una sera di agosto del  2003, durante una prova di Coppa Italia a Pila, in cui Daniele Fusconi viene da me proponendomi di correre per il Surfing Shop nella stagione successiva, lì mi presenta Claudio e dopo una breve discussione con mio padre si decide subito di fare il passaggio al team.

Sono anni dove l’economia è buona e le tasse non soffocano come oggi i negozianti, quello che mi viene offerto è un ottimo pacchetto che include le prove di coppa del mondo in Europa oltre a bici-ricambi ed altre interessanti collaborazioni. Si sarebbe trattato però di lasciare la mia adorata Ancillotti e di passare al nuovo modello da downhill di casa Specialized, la demo 9!

Qui vorrei fare una piccola parentesi sulla situazione che può presentarsi a tanti giovani di talento che corrono in Italia in questo momento. Un consiglio che posso dar loro è quello di scegliere non tanto l’offerta più alta ma quella più affidabile e che potenzialmente può significare una crescita migliore (ad esempio è meglio avere una bici valida e l’assistenza ad una serie di gare piuttosto che tre bici ed essere senza meccanico ed assistenza per tutta la stagione).

Torniamo a noi. Nell’anno successivo sarei stato sempre Junior e quindi l’annata buona per giocarsi piazzamenti importanti a Campionati del mondo ed Europei! Da quel lontano 2004 le stagioni trascorse insieme al Surfing sono state una più bella ed emozionante dell’altra, le trasferte in coppa del mondo insieme ai vari compagni di squadra (Dracone, Gemme, Michelis, Marcellini, Milivinti) sono bellissimi ricordi che porterò dietro per sempre.

In particolare ricordo le trasferte in furgone per andare a gareggiare in Coppa del Mondo a Vigo (Spagna). Un anno si unì al gruppo anche Alan (Beggin) e facemmo venti ore di viaggio sul furgone con in grembo sacche e ruote di scorta. Il risultato fu che sia io che Alan finimmo nella Top 40 assoluta! Non male direi.

Potrei scrivere pagine e pagine sugli episodi vissuti in dieci anni di trasferte. In Canada a Mont Saint Anne, dove io, Alan Beggin e l’Ing. Vezzoli ( Formula Brakes) abbiamo trascorso una settimana a bruciare alette di pollo e braciole di maiale sulla piastra dove come batticarne usavamo un ferro da stiro trovato in un armadio.

Io e Alan invece eravamo partiti per la trasferta con 3 brugole, 2 cacciagomme e qualche camera d’aria di riserva, per tirare i raggi eravamo costretti ad usare le forchette dell’appartamento. Questo la dice lunga su come ero organizzato in quelle poche gare dove il Surfing non era presente con l’assistenza ed il meccanico e di quanto importante fosse il supporto del team.

Per menzionare invece qualche trasferta con la nazionale le più memorabili sono state i mondiali a Rotorua in Nuova Zelanda dove dopo un magnifico itinerario progettato dalla federazione a Roma (Volo Milano-Roma – 6 ore di attesa a Roma. Volo Roma –Hong-Kong- 10 ore di attesa ad HK. Volo Hong Kong-Auckland, 6 ore di attesa per il noleggio furgoni) abbiamo trascorso 8 giorni fantastici. Dai giri in bici tra geiser e foreste alle feste in discoteca post gara con Fontana e Tiberi! Al termine di tutto portai a casa un ottimo 36° posto assoluto.

I campionati Europei in Grecia a Elatochori Pieria, temperatura media 38°, alloggiavamo in un bellissimo resort con accesso illimitato al Frigo Bar, ecco lascio a voi immaginare il risultato. Dal punto di vista agonistico invece Claudio Cozzi terminava 10° assoluto ed io concludevo poco dietro al 13° posto assoluto. Risultato di tutto rispetto.

Gli ultimi Campionati Europei ai quali ho partecipato sono stati nel 2010 in Norvegia ad Hafjel, località che ha ospitato negli ultimi 2 anni la Coppa del Mondo e che ospiterà i Campionati del Mondo nel 2014.

Un percorso stupendo all’interno di una cornice altrettanto stupenda. Il ricordo più vivo del viaggio è sicuramente il lunedi, poche ore prima di partire, per qualche strana ragione abbiamo deciso che avremmo dovuto svuotare completamente il frigo di tutte le cose comprate. Io, Lorenzo Suding, Claudio Cozzi e Gamenara siamo stati seduti a tavola 3 ore. Hamburger, pasta, patatine, marmellata, brioches, cereali e latte. Questo è stato il nostro pranzo! Nonostante, Lorenzo Suding concluse al 5° posto assoluto ed io fui il secondo migliore italiano al 12° posto assoluto. Da quella volta, per scaramanzia, la sera prima delle gare è diventata prassi comune mangiare cose ipercaloriche in abbondanza.

Dopo questa breve parentesi vorrei tornare a parlare del Surfing Shop e credo sia solo grazie a loro che io corra ancora oggi con lo stesso entusiasmo che avevo 12 anni fa. In 10 anni non ho mai sentito Claudio rimproverarmi per qualche risultato o lamentarsi che qualcosa nella mia preparazione-gara non andasse bene e vi assicuro che non ho mai fatto il professionista né seguito alla perfezione tabelle e quando lo chiamai per dire che non sarei andato al Campionato Europeo per il quale ero stato convocato perché ero in vacanza in villaggio in Tunisia non mi mandò neppure a cagare (non è cosa da poco per uno che investe soldi e tempo su qualcuno).

La sua umanità è, tra le altre cose, quello che fa di lui una persona speciale. Spero che tutti i risultati ottenuti in questi anni possano aver ripagato Claudio degli sforzi fatti. La vittoria del campionato italiano di 4x, medaglie d’argento e di bronzo ai campionati italiani di downhill ed altri importanti piazzamenti internazionali hanno fatto si che quel piccolo negozio nella lontana Milano Marittima fosse conosciuto in tutto il mondo.

Nessuno in un paddock di coppa del mondo, vedendo lo stand del Team Surfing Shop  (vi assicuro che spesso eravamo più grandi di tanti factory team) avrebbe mai pensato che si trattasse semplicemente di un negozio di bici.

Mi ricordo un episodio, eravamo a Valnord (Principato di Andorra) per una prova di Coppa del Mondo di downhill, di fronte a noi avevamo il team Iron Horse Monster Energy con 2 atleti chiamati Sam Hill e Brendan Fairclough. Il nostro spazio era più grande del loro senza parlare del fatto che noi a pranzo mangiavamo pasta al pomodoro cucinata sul momento, e loro hamburger e patatine comprati al bar. Quell’anno ero appena tornato da un periodo di studio di 6 mesi in Finlandia, avevo preso la bici una settimana prima, mi qualificai 80esimo (se ne qualificano 80) e finii la gara intorno alla 60° posizione per lo stupore di tutti coloro che si erano allenati 6 mesi per l’evento.

Se devo pensare alle prime 3 cose che mi vengono in mente ripercorrendo gli ultimi 10 anni della mia vita insieme al Surfing immagino subito i soffritti di aglio e cipolla di Sergio che ti svegliavano alle 6 e 30 del mattino il giorno della gara (preparava il sugo per la pasta prima della manche) i litri di Coca Cola sempre presenti in tutti gli zaini e cassette degli attrezzi (Non ho mai visto Claudio bere acqua) e negli ultimi anni la voce, non proprio melodica, del Muflone sotto il gazebo.

Se contiamo le 20 gare che in media facevo ogni anno, il tempo passato insieme al team è stato davvero molto.

Ora mi rendo conto di quanto sia stato l’approccio del grande Daniele Fusconi e la scelta agevolata anche da mio padre di passare al Surfing.

Persone come Claudio sono state e spero saranno ancora i veri Sponsor del movimento Downhill  in Italia.

Sono le persone come lui che, guidate da una talvolta azzardata e irrazionale passione, investono soldi e tempo affinché giovani come me possano crescere e far conoscere il movimento e lo sport ad altri.

Si tratta di persone uniche, mai stravaganti, mai appariscenti sempre pronte però, a dare un apporto fondamentale al sistema.

Queste mie parole non vogliono tinteggiare il mio articolo di malinconia ma vorrei che servissero semplicemente a celebrare chi ha investito cosi tanto in questi anni in questo settore.

Il prossimo anno sarà per me come tornare indietro di 10 anni, nuovo team, nuova bici e alcuni nuovi sponsor.

I miei programmi per il 2014 saranno il circuito Gravitalia dove, in collaborazione con MTB-MAG.com, scriverò report di gara, alcune prove del circuito Superenduro e dell’Enduro 360,  Campionati italiani di Downhill  e Enduro ed alcune gare di 4x come ad esempio l’Avalanche Cup di Lione ( Con Stembu abbiamo già organizzato la trasferta).

Correrò con bici Pivot  per il Bike Club Sestriere e sarò supportato da sponsor tecnici quali Selle Italia, Michelin, Novatec, HT pedals, Camelbak, Kali Protectives, Marzocchi, Sixpack, Adidas Eyewear, Formula Brakes, Northwave, Buff, Progold Lubrificant, Sixs, Ame Grip, Taya Chain, Foss e Wolftooth.

Vi aggiornerò presto sulle novità,

Gamby

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