Superenduro: podio tutto italiano alla prima Pro 2012

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[Comunicato stampa] Finalmente una giornata tipicamente ligure per l’apertura del Superenduro Powered by SRAM 2012, che ha visto la partecipazione di oltre 350 biker, per niente intimoriti dalle previsioni meteo. Tanta pioggia durante le ricognizioni, ma nella notte tra sabato e domenica la situazione è cambiata. Il vento ha asciugato il fondo delle prove speciali Maiali, San Rocco ed Antenne e appena prima della partenza è uscito il sole che ha poi caratterizzato tutta la giornata.

Solo la Molini è rimasta fangosa creando non pochi problemi ai rider. Con il fango su un solo tratto il dilemma pre-partenza è stato sulla scelta delle gomme, con tutti alla ricerca del miglior compromesso tra grip e scorrevolezza. Diverse le scelte dei big, si sono viste soluzioni di tutti i tipi che non sempre si sono rivelate azzeccate.

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Torna alla vittoria Davide Sottocornola, davvero in gran forma. Il rider del team Cicobikes Endura su Ibis ha prevalso alla fine di una gara giocata sui secondi, con 3”3 di vantaggio su Alex Lupato (Lapierre – Team FRM) e 22”3 su Andrea Bruno (Transition – Team Ready2Ride). La crescita dei piloti italiani è ormai una conferma. Karim Amour (Kona – Brooks Bike o’Clock) ha guidato la pattuglia degli stranieri, composti da francesi, inglesi, tedeschi, scozzesi e sloveni, ma chiudendo quarto a 39”9, davanti alla sorpresa di giornata Paul Aston (UK – Yeti – Team Leisurelakebikes).

Una lotta sul filo dei secondi, come tutti si aspettavano in seguito alle prime gare sprint. Dopo la vittoria nel prologo Alex Lupato ha firmato anche la PS1, con 7”7 di vantaggio su Davide Sottocornola (Ibis – Team Cicobikes Endura) e 8”5 sulla tabella rossa Andrea Bruno. Quarto Karim Amour, a ben 16”4, seguito da Manuel Ducci (Ibis – Life Cycle) staccato di 20”3.
Tutti temevano la PS2, che non ha tradito le aspettative. Tante cadute senza conseguenze fisiche ma pesantissime per il cronometro e dalla lotta nel fango tipicamente british è uscito vincitore l’inglese Paul Aston, specialista dei fondi scivolosi. Gli italiani si sono confermati velocissimi, con Sottocornola secondo a 3”5 ed Andrea Bruno terzo a 9”4. Buona prestazione per Alex Stock (Kona – Brooks Bike o’Clock), quarto a 9”6, davanti a Vittorio Gambirasio (GT – Team 360°), in gara nonostante un dito fratturato.

Fondamentale il controllo orario di metà gara, affrontato in maniera diversa dai top rider. Qualcuno ha approfittato della pausa per ritrovare la concentrazione, altri hanno variato il setup della bici o cambiato le gomme. Il CO diventerà sempre più importante, con le gare così tirate. Ogni minuto di pausa diventa prezioso. Tema forte della giornata la scelta delle gomme, con diverse opzioni viste sulle bici dei rider Maxxis. Quasi obbligata la Swampthing all’anteriore in partenza, con Highroller o Ardent al posteriore. Tanto lavoro per i meccanici al CO, che hanno montato Minion o Highroller a seconda delle richieste dei biker per le due ps più asciutte.

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Nonostante la gomma da fango mantenuta sull’anteriore Davide Sottocornola ha vinto anche la PS3, con 6”3 di vantaggio su Andrea Bruno, tornato per questa gara ai pedali flat che a sua detta danno maggior sicurezza sul fondo viscido. Lupato non molla ed è terzo a 7”9, ad una prova dal termine la vittoria sembra essere ormai una questione privata tra lui e Sottocornola, primo nella provvisoria con 4”7 di vantaggio. Una rottura al cavo del cambio ha attardato Andrea Bruno, costretto a salire lungo l’ultimo trasferimento con il rapporto 15 fisso.
La gara si è decisa sulla PS4, con Lupato che ce l’ha messa tutta, battendo di 1”4 Sottocornola. Il vantaggio del rider Lapierre-Frm però non è bastato per agguantare la vittoria assoluta. Terzo tempo in prova per Amour a 4”8, che ha preceduto un ottimo Vittorio Gambirasio a 7” ed Andrea Bruno, quinto a 8”8 e stremato dall’ultimo trasferimento. Davvero una gara dura, molti rider si sono presentati all’arrivo in preda ai crampi dopo ben 45 chilometri di percorso. Gli ultimi due trasferimenti e gli oltre 1400 metri di dislivello negativo hanno messo a dura prova la preparazione fisica dei superenduristi.
Tra le donne, invece le francesi si sono dimostrate superiori con Isabeau Courdurier e Morgane Such sui primi due gradini del podio e Chiara Pastore, terza, ma prima tra le italiane.

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Premiati gli sforzi dell’organizzazione locale dello Special Team FRRD, che ha centrato l’obiettivo con l’appoggio di tutti i comuni del Golfo Dianese uniti per la prima volta nella loro storia. Tanti rider e tanto pubblico, che ha potuto assistere alle prove speciali grazie alle navette gratuite, ma soprattutto tanti giovani al via della categoria Promosport. Un bel segnale per il mondo della mountain bike.

Le classifiche.

La stagione del Superenduro Powered by SRAM prosegue ora con un’altra gara PRO, quella di Punta Ala (GR) in programma il 5-6 maggio.

 

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