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Un, deux , troix e via di fischietto avrebbe urlato Guido Pancaldi a “Giochi senza frontiere”. Alla Swiss Epic invece la lingua ufficiale è l’ inglese o il tedesco, o meglio lo Schwitzer Dutch (dialetto svizzero tedesco) ma il significato non cambia. E si è partiti con il prologo la seconda stage-race negli incantati territori della svizzera sud orientale, il Vallese, terra di montagne , ghiacciai ma anche fantastici boschi e pascoli per le tipiche mucche brune locali, per non dimenticare i fantastici vigneti a terrazzamento nel versante nord del Vallese con i suoi fantastici vini bianchi
Ok, tagliando breve, io ed Andi abbiamo rotto il ghiaccio con una buona prima giornata che ci ha portati sul podio in seconda posizione, ottima partenza considerato le difficoltà di questa prima prova, 16km e circa 800m di dislivello, niente d’eccezionale se non fosse che il passo non è stato certo da chi saggiamente si risparmia perche ha davanti ancora 5 giorni tosi tosti, poi il percorso,era alquanto tecnico con la parte finale che sfruttava il bike park locale con curve strette paraboliche, salti ( molto sfruttata la chicken line…) passerelle di legno e compagnia bella… Poveri gli equipaggi che partecipano nella Epic con le front e privi di reggi telescopico!
Il sottoscritto ed Andi non avevamo mai raidato assieme, questo forse non è molto cosigliabile a chi volesse partecipare ad una gara a tappe in teams , sapevo che lui era molto forte in discesa visto che per passione e per lavoro (ingegnere alla Sram nella sede in Germania) partecipa spesso a gare di DH e si diletta pure nei bike park, io invece sono discretamente allenato per le salite e spesso partecipo a maraton anche tostarelle come la Grand Raid con piu di 5000m di dislivello ma in discesa non sono propriamente un “gatto” come si dice dalle mie parti…
Comunque il risultato lo si fa in due ed è quello il bello, bisogna sostenersi a vicenda per superare gli eventuali momenti di crisi.
La prima giornta è andata, ma non era che l’aperitivo visto che ci aspettano ancora 5 giornate di salite toste e discese spaccagambe, oltretutto la meteo sembra non promettere nulla di buono per i prossimi giorni ed in altitudine (si superano anche i 2500m) potrebbe fare un freddo cane, questo contribuisce a mantenere il livello di adrenalina alto..
Ok, ora siamo pronti per andare alla premiazione , poi penseremo come immagazzinare un po di energia e a nanna presto perché domani si parte alle 8.
Ciao a tutti e teneteci i pugni!
Andrea on his racy Ibis Ripley 130mm fullsuspension 29er. Using a Pike 140mm up front, XX1 drivetrain with 30 tooth chainring, Sram Roam 40 wheelset with fresh Schwalbe Nobby Nic 2.35 trailstar compound front and Nobby Nic 2.35 pace star compound rear. Brakes are 180mm rotor Shimano XT front and rear.
Andy is racing a BMC Trailfox 29: 150mm plush rear travel with a Cane Creek Double Barrel air shock, paired to a Fox 36 150mm Boost fork. As one of the main development guys for Sram 1x Mountain drivetrain and XX1, the only choice can be – you know it already – a custom tuned XX1 drivetrain, also running a 30 tooth direct mount chainring. Custom tuned to even get a better chain management on the rough trails over here. DT Swiss Spline EX1700 wheelset with a Maxxis Highroller 2.35 up front and a Continental Mountain King 2.4 protection on the rear. Brakes are Sram Guide RS with 180mm rotors.
La giornata di domani…
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