[Video] Swiss Epic: il traguardo

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La cosa bella è che glie l’abbiamo fatta ad arrrivare a Zermatt e pure piu o meni interi, quella meno bella è che siamo piombati nel basso della classifica, solo quinti.

La causa sarei io visto che il mio stato di salute e quindi di forma fisica, è peggiorato drasticamente negli ultimi 2 giorni, coi bronchi doloranti non ci si riesce ad ossigenare bene quindi le gambe non girano come dovrebbero, peccato perché il secondo posto al prologo è stato un buon inizio.

Ho tenuto duro perché mi sembrava corretto anche nei riguardi del mio compagno ma a tratti è stata davvero tosta.

Comunque devo dire che,  al di là del risultato, è stata un’esperienza fantastica, una cosa che chi è appassionato di questo sport dovrebbe provare una volta nella vita, e non bisogna farsi intimorire dal fatto che magari non ci si sente pronti per una gara di questo genere, abbiamo visto partecipare bikers che certamente non si sono iscritti per arrivare a podio ma piuttosto per godersi questa esperienza senza il patema d’animo della classifica. Certo bisogna avere una discreta forma fisica per chiudere la gara e anche una certa abilità e tecnica di guida, a tratti i sentieri possono diventare anche molto impegnativi, ma l’importante è conoscere i propri limiti e in caso uno non se la senta può sempre scendere dalla sella e superare il tratto ostico a piedi.

Diciamo che la Flow non è da tutti , sia per i motivi sopra elencati, sia per il costo d’iscrizione che non si può dire essere proprio economico. Comunque l’organzzazione è certamente all’altezza della situazione, anzi oserei dire che è stata impeccabile,

I sentieri sono stati modificati rispetto la prima edizione e anche qualche piccola magagna nella segnalazione dei sentieri è stata rimediata.

La logistica poi è certamente molto impegnativa con spostamenti in 4 località differenti che richiede uno sforzo importante, ma la macchina organizzativa ha tenuto alla grande.

La segnalazione dei percorsi, l’assistenza lungo i trails, i punti di ristoro, di assistenza tecnica e pure la possibilità di farsi massaggiare ogni sera offerta dal main sponsor della gara, tutto impeccabile. Assistenti sempre pronti a dare una mano anche nelle cose più semplici come il lavaggio bici fatto da un team di ragazzi ai quali bastava consegnare la bici per ritirarla dopo qualche minuto completamete pulita.

Per chiudere vorrei ringraziare Marco Toniolo per avermi dato la possibilta di partecipare a questa splendida stage race e Andi Benz per avermi sopportato e sostenuto lungo tutta la settimana.

Ah, dimenticavo oggi sono riuscito a bucare ben due volte, anche perché essendo abbastanza brasato ero un po’ troppo rigido sulla bici e le traversine in pietra non hanno perdonato. Adesso che la fatica è alle spalle ci concederemo un po’ di sano divertimento al party di chiusura qui a Zermatt per poi ripartire domani mattina verso casa.

Ultima cosa, non so se vi sia mai capitato di ammirare da vicino il Cervino. Vi consiglio vivamente di metterlo nella lista delle cose da fare, semplicemente affascinante

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