[Comunicato stampa] – “La Velocità Perfetta non è un numero perché qualunque numero ci limita e la Perfezione non ha limiti… La Velocità Perfetta è Essere nella tua Perfetta Velocità! “
Questa è una citazione presa dal libro preferito preferito di Walter Belli: “Il Gabbiano Jonathan Livingston” di Richard Bach. Un libro che leggeva da bambino e che ora ha riscoperto e fatto suo grazie agli audiolibri. Ecco perchè è proprio La Velocità Perfetta il titolo del documentario!
L’obiettivo è la finalizzazione del documentario per settembre 2020. La prima mondiale avverrà infatti durante l’evento UCI MTB WORLD CUP, 11-13 settembre 2020 a Daolasa in Val Di Sole.
«Abbiamo deciso di lanciare una raccolta fondi per finanziare i costi di produzione del progetto per poterlo realizzare nella forma e nella qualità che merita. Per raggiungere la Val di Sole mi dovrò spostare e per me non è per niente banale partendo da Bardi (PR), il mio paese. Ora sarà ancora più difficile e tutto da valutare vista la situazione. Sarebbe un sogno poter tornare con questo nuovo progetto sulle piste che tanto mi hanno regalato quando gareggiavo. Siamo fiduciosi.» racconta Walter.
È partita dall’associazione Forza Walter una campagna di raccolta fondi sul portale Produzioni dal Basso per auto finanziare i costi della produzione del documentario. Per maggiori informazioni e sostenere il progetto visita il sito http://sostieni.link/
La trama
La discesa non perdona, e Walter Belli lo sa. La sua specialità è il Downhill, la Formula 1 della mountain bike. Ogni volta che si lancia giù per un sentiero, sa che dovrà affrontare rocce, radici, salti, fino a raggiungere velocità folli.
Sono pochi minuti, ma in ogni istante ci si gioca tutto. Perché una caduta può distruggere l’allenamento di mesi, i sogni di una vita. Perché un infortunio non ti ferisce solo nel corpo. E spesso, la sfida più alta è trovare la forza di salire di nuovo in sella.
2014. Walter è all’apice. Con la sua bici è entrato nel Guinness dei primati, si è esibito davanti al Papa. Assieme al team 360°, che ha fondato e dirige, ha corso il mondiale di Downhill in Val di Sole – la gara più difficile e pericolosa al mondo. Ma è proprio quando sei al massimo che il rischio è più alto.
Un malore mentre era in bici, la caduta. Il buio. Quando riapre gli occhi, Walter è su un letto di ospedale. È appena uscito da due settimane di coma farmacologico. Nell’incidente, le sue vertebre sono esplose.
D’ora in avanti non potrà montare in sella, non potrà nemmeno respirare senza l’aiuto di una macchina. Il mondo di Walter è rovesciato. Lui che per tutta la vita ha inseguito la velocità, ora è immobilizzato su una sedia a rotelle. Quella di un tetraplegico è spesso la vita di un recluso, di un invisibile. Uscire è un continuo scontro con le barriere architettoniche, i costi dei mezzi di trasporto, l’indifferenza della gente. E anche in casa si dipende sempre dall’aiuto degli altri.
Walter è abituato a lottare, a tornare in bici dopo ogni caduta. Ma questa volta perfino lui prova la tentazione di lasciarsi andare.
“La Velocità Perfetta” è un racconto di rinascita. Walter grazie al suo team, alla sua famiglia e i suoi amici, trova la forza per ricominciare.
Walter non vuole diventare un invisibile. Contro il parere dei medici, compra una carrozzina fuoristrada per poter percorrere i sentieri di montagna e ritornare ad assistere alle gare di downhill. Quando va al parco, i bambini guardano con ammirazione la sua carrozzina 4×4. Lo scambiano per Iron Man, e Walter non mente quando dice loro che può volare.
Si sottopone ad un intervento medico delicato, pochissimi nel suo genere in Italia negli ultimi vent’anni, per poter tornare a respirare autonomamente. Nel suo futuro c’è il progetto di una carrozzina costruita su misura, cingolata, in grado di sfrecciare ai quaranta all’ora. Perché il sogno di Walter è tornare a correre, alla ricerca de “La Velocità Perfetta”.
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