Le ruote dovrebbero girare dritte, questo lo sappiamo un po’ tutti, ma può capitare che con il tempo, un atterraggio preso male, un raggio rotto, la ruota possa stortarsi.
Mettere mano alle ruote non è facile: servono un centraruote ed un tensiometro per fare un lavoro come si deve, ma se siamo in vacanza, se ci rendiamo conto che la ruota è storta all’ultimo prima di partire o se rompiamo un raggio durante un giro, una sistematina, seppur approssimativa, può evitare l’insorgere di problemi peggiori.
La ruota è un componente molto delicato: per funzionare bene, perchè sia rigida a dovere, perchè non si rompano i raggi, perchè duri nel tempo, è importante che:
Una ruota non deve solo girare dritta, ma i suoi raggi devono essere omogeneamente tirati. Se ci sono dei raggi più tesi di altri, i primi saranno maggiormente stressati rispetto ai secondi e si romperanno più facilmente.
Anche se la ruota è dritta è quindi importante controllare regolarmente la tensione dei raggi. E’ il solito discorso della manutenzione preventiva: è fondamentale curare e tenere bene le varie parti della propria bici per evitare che insorgano i problemi, non bisogna intervenire solo quando si rompe qualcosa per riparare i danni.
Anche ad una ruota in buone condizioni può capitare che, con il tempo, un colpo particolarmente forte, un atterraggio mal fatto, il cerchio perda la sua centratura e risulti storto. Ecco che bisogna quindi intervenire per raddrizzarlo.
Nel workshop di oggi vedremo il principio di come raddrizzare la ruota intervenendo sui raggi. Va fatta una premessa: lavorare sulle ruote non è facile, serve pratica, esperienza ed i giusti strumenti. Non ci si improvvisa wheelbuilder, ma con la giusta cognizione si può tamponare e sistemare senza troppa difficoltà il problema della ruota storta.
Il primo step è procurarsi una buona chiave per i nipples. Soprattutto se i nipples sono in alluminio, una cattiva chiave può danneggiarli rendendo poi difficili le successive operazioni di centratura. Se siamo in mezzo ad un sentiero possiamo usare il multitool, ma a casa è meglio usare una chiave di discreta qualità.
La prima cosa che dobbiamo fare è smontare la ruota e posizionarla su di un supporto centraruote.
Sfruttando i comparatori cerchiamo di identificare dove la ruota è storta, ovvero in quali porzioni si discosta dall’asse e va a toccare sui comparatori stessi.
In questo caso la ruota è evidentemente storta a sinistra.
Dobbiamo quindi procedere tirando i raggi a destra, quelli che, nella zona in cui la ruota è fuori asse, si vanno ad innestare sulla flangia lato trasmissione. Tirando questi raggi, la ruota si sposterà progressivamente verso destra.
Procediamo a piccoli step, dando 1/2 giro di nipple alla volta. Se la zona dove la ruota è fuoriasse interessa più raggi, sarà opportuno tirare maggiormente i raggi centrali nella zona storta e progressivamente sempre meno quelli più periferici. Ad esempio, la ruota sbanda a sinistra per una porzione di 6 raggi. Noi dovremo agire tirando i 3 raggi a destra. Il raggio centrale dei 3 destri andrà tirato maggiormente (es 2 giri), mentre gli altri due raggi periferici di meno (es 1 giro).
Quello che è importante è agire in modo che la ruota torni dritta, ovvero che il cerchio rimanga in asse e non tocchi più sui comparatori laterali, anche se molto vicini al cerchio. Più siamo precisi meglio è.
Abbiamo parlato di tirare i raggi, come mai? Questa guida è rivolta a chi vuole raddrizzare una ruota precedentemente dritta che si è stortata. Il presupposto è che quindi la ruota, prima dell’inconveniente, fosse correttamente centrata, campanata e tensionata. La causa del nostro problema è quindi per forza di cose imputabile a qualche raggio che si è allentato, visto che da soli i raggi non si possono tirare. Ecco spiegato il motivo per cui abbiamo parlato solo di tirare i raggi, senza allentarli.
Un lavoro ben fatto prevederebbe la centratura, la campanatura ed il controllo del “salto verticale” per poi passare ad un controllo della tensione dei raggi in modo da tirarli correttamente ed in maniera omogenea. Questa è una procedura di emergenza semplificata.
Quando si è in viaggio può capitare di non avere sotto mano un centraruote, come possiamo sistemare una ruota in condizioni di emergenza?
La prima cosa da fare è verificare se effettivamente la ruota è storta a causa del cerchio e non è solo il copertone che si è deformato, magari per un colpo o una stallonatura. Non sapete quante volte la causa di una ruota apparentemente storta è il copertone!
Per fare ciò prendiamo un cacciacopertone in plastica ed appoggiamolo sul telaio, in modo che si avvicini a pochi mm dal cerchio. Facciamo girare la ruota e vediamo se effettivamente il cerchio gira storto.
Se il cerchio non dovesse girare dritto, abbiamo bisogno di un riferimento più preciso, più “fisso”.
Questo è il centraruote più piccolo che possa esistere! Si tratta di una fascetta apribile da elettricista di medio/grossa larghezza ma piuttosto corta.
Si fissa sul telaio come in foto, usando la parte che sporge come comparatore. Ruotando la fascetta si può avvicinare o allontanare il lembo al cerchio.
Una volta finito la fascetta apribile si apre con un piccolo cacciavite.
Facile, economica, leggera: nello zaino non occupa praticamente spazio e può servire per mille altre riparazioni d’emergenza.
In alternativa Unior produce un utile centraruota tascabile che, tramite un velcro, si fissa sul telaio o sulla forcella. Da qui parte una staffa che funziona da comparatore. Un utile accessorio da tenere in auto o nella cassetta degli attrezzi.
Una volta sistemata la ruota e finito il giro è consigliabile comunque un controllo più approfondito e con gli strumenti del mestiere (tensiometro e centraruote professionale): solo in questo modo saremo sicuri che la ruota ritorni perfettamente in ordine e non ci dia successivi problemi nel tempo.
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