La serie sterzo è uno dei componenti che più spesso dà problemi sulle nostre mtb. Giochi, scriocchiolii e scorrimento ruvido sono tutti sintomi di una serie sterzo in cattive condizioni. Smontare, pulire, reingrassare e rimontare la serie sterzo è un’operazione relativamente semplice, ma che richiede la conoscenza della giusta procedura per non far danni, soprattutto nella fase di rimontaggio e successiva regolazione.
Quando macina è troppo tardi…
La manutenzione alla serie sterzo è un’operazione che classifico come “ordinaria”, ovvero che va fatta in maniera preventiva, non curativa.
La serie sterzo è un componente piuttosto delicato. E’ costituita da due cuscinetti a contatto angolare (ACB, Angular Contact Bearing) ed è soggetta a fortissimi carichi perché ha il compito di collegare e trasmettere tutte le sollecitazione dalla forcella al telaio. I cuscinetti a contatto angolare sono tendenzialmente più delicati perché lavorano con delle sfere che scorrono su due piste inclinate.
Essendo la serie sterzo uno snodo soggetto ad elevatissime forze longitudinali (peso del rider dall’alto verso il basso, colpi alla ruota dal basso verso l’alto) oltre che radiali (flessione forcella) la scelta di cuscinetti a contatto angolare è pressoché obbligata.
I cuscinetti acb, anche se di tipo industriale sigillato, hanno una caratteristica: vanno precaricati per eliminare i giochi. La procedura di precarico è estremamente importante perché:
- se la forza è troppo bassa, lo snodo si muove e si danneggiano le piste
- se la forza è troppo alta, le sfere sono troppo schiacciate. L’attrito in rotazione si fa più alto e la forza di schiacciamento causa l’usura precoce delle sfere.
Per questo motivo la fase finale di “regolazione della serie sterzo” sarà molto molto importante.
Il giusto grasso
All’interno della serie sterzo, così come in qualsiasi mozzo o snodo, va applicato del grasso.
Il grasso nella serie sterzo però non svolge principalmente la funzione di lubrificante, ma per lo più di isolante. Quasi tutte le serie sterzo di qualità adottano cuscinetti sigillati, quindi la lubrificazione delle sfere viene svolta dal grasso isolato all’interno del cuscinetto (grasso per cuscinetti). Il grasso che si mette all’esterno serve solo ad impedire l’ingresso di sostanze estranee (acqua in primis) ed ad evitare scricchiolii e rumori tra le parti.
Per questo motivo consiglio l’utilizzo di grasso bianco specifico per biciclette. Il grasso bianco Finish Line Premium che usiamo in officina è davvero ottimo: ha un’elevata viscosità, un buon potere di lubrificazione e resiste molto molto bene all’acqua. È insomma il prodotto ideale per le serie sterzo, dove serve un grasso dall’elevato potere isolante e molto tenace contro il dilavamento.
Al lavoro!
Iniziamo a metterci al lavoro. Se ce l’abbiamo a disposizione, mettiamo la bici su di un cavalletto da officina, in alternativa possiamo operare anche bici a terra. Consiglio di rimuovere la ruota anteriore mentre si lavora per poter maneggiare con più facilità la forcella quando la smontiamo, ma non è obbligatorio.
Che cosa ci servirà:
- Grasso bianco al litio e relativo pennello per l’applicazione
- Sgrassatore spray
- Stracci/carta
- Brugole (solitamente 4 e 5mm, talvolta anche 3 e 6, oppure la Torx T25).
- Eventuale dinamometrica
1) Rimozione tappo sterzo: con la brugola da 5mm (o di altra misura all’occorrenza), svitiamo e rimuoviamo completamente il tappo dallo sterzo. Puliamo bene le parti.
2) Rimozione attacco manubrio: con la giusta brugola, allentiamo le viti che fissano l’attacco manubrio al cannotto della forcella. Non serve svitarle, basta allentarle. Sfiliamo quindi l’attacco ed il manubrio tirando verso l’alto.
3) Sbloccaggio cannotto: se la serie sterzo è sporca o poco ingrassata, il cannotto della forcella potrebbe essere bloccato. Alziamo la ruota anteriore da terra e con un martello di plastica o gomma diamo alcuni colpi decisi finché non vediamo che il cannotto inizia a sfilarsi da sotto di alcuni centimetri.
4) Rimozione parte superiore serie sterzo: tiriamo quindi la forcella verso l’alto, portando la parte inferiore in battuta. La parte superiore della serie sterzo, incollata al cannotto, si solleverà, permettendo una facile rimozione delle parti. Teniamo con una mano la forcella in modo che non cada e con l’altra rimuoviamo le parti della serie sterzo, guardando attentamente l’ordine e la direzione di inserimento dei vari pezzi.
5) Rimozione forcella e cuscinetto inferiore: sfiliamo quindi il cannotto da sotto e togliamo anche il cuscinetto inferiore, che potrebbe essere rimasto incastrato nel telaio o nella calotta. Verifichiamo che sia uscito anche il cuscinetto superiore.
6) Pulizia: puliamo accuratamente tutte le parti con lo sgrassatore, togliendo ogni traccia di sporco o vecchio grasso.
7) Ingrassaggio: applichiamo abbondante grasso sulle sedi dei cuscinetti, sui cuscinetti stessi e sulla ralla di scorrimento inferiore. Vige la regola che è sempre meglio abbondare.
8) Inserimento cuscinetto inferiore: prima di procedere al rimontaggio, dobbiamo infilare il cuscinetto inferiore sul cannotto della forcella in modo che vada correttamente ad inserirsi sulla ralla. Il verso di inserimento è critico: la parte svasata della pista di scorrimento interna va verso il basso (in modo da accoppiarsi con la ralla di scorrimento sulla forcella), la svasatura della pista esterna va in alto (in modo da accoppiarsi con l’apposita scanalatura sulla calotta/telaio).
In caso di dubbi, guardate bene come sono fatti i pezzi: è più facile a vedersi che a spiegarsi.
9) Rimontaggio parte superiore della serie sterzo: appoggiamo la forcella su uno sgabello o in terra cosicché non cada sfilandosi. La parte superiore della serie sterzo va rimontata nell’ordine:
- Cuscinetto superiore, con la svasatura della pista esterna verso il basso e quella della pista interna verso l’alto. Da ingrassare abbondantemente.
- Cono di precarico: con la parte stretta verso il basso
- Eventuale rasamento, non sempre presente, talvolta sono due.
- Tappo superiore della serie sterzo, che non è il tappo di precarico, ma quell’anello su cui vanno ad appoggiarsi l’attacco manubrio e gli eventuali spessori. Non va ingrassato. Attenzione a non danneggiare, durante l’inserimento, l’eventuale O ring di tenuta sul cannotto forcella e verifichiamo che le guarnizioni siano correttamente posizionate.
10) Inserimento spessori ed attacco manubrio: inseriamo quindi nel corretto ordine eventuali spessori e l’attacco manubrio. Fissiamo il tutto avvitando leggermente il tappo dello sterzo.
11) Registrazione serie sterzo: eccoci giunti alla fase più delicata. Lavoriamo con la bici a terra e la ruota montata. Dobbiamo avvitare la vite al centro del tappo dello sterzo in modo da eliminare ogni gioco.
La regola è semplice: la serie sterzo va tirata quanto basta da eliminare l’eventuale gioco. Bisogna insomma avvitare la vite fino a che non viene eliminato il gioco ed a quel punto fermarsi. Andare oltre significa precaricare eccessivamente i cuscinetti.
Per sentire il gioco della serie sterzo si può pinzare con il freno anteriore e muovere il manubrio avanti ed indietro, ma attenzione al gioco delle pastiglie, che potrebbe trarvi in inganno. Per fugare eventuali dubbi appoggiate la ruota contro un muro spingendo la bici avanti ed indietro: se non si sente gioco il precarico è regolato correttamente.
Prima di proseguire verifichiamo che, alzando la ruota davanti, lo sterzo scorra libero. Se si sente attrito le possibilità sono due: o abbiamo tirato troppo la serie sterzo, oppure abbiamo dimenticato un pezzo o messo un cuscinetto al contrario.
12) Serraggio attacco manubrio: saliamo quindi in bici e facciamo ruotare l’attacco manubrio in modo che sia perfettamente parallelo alla ruota. Non c’è attrezzo per centrarlo correttamente, si va ad occhio.
Quando il manubrio è dritto, serriamo le viti che lo bloccano al cannotto forcella. Queste due viti vanno strette in maniera alternata e preferibilmente con la dinamometrica. Attenzione che è un serraggio importantissimo per la sicurezza!
Non ci resta che fare un giro di prova e verificare che sia tutto a posto.
I segreti per avere una serie sterzo sempre efficiente e che dura nel tempo sono essenzialmente due: innanzitutto bisogna comprare una buona serie sterzo (meglio se con cuscinetti industriali sigillati), poi farci la dovuta manutenzione, utilizzando un buon grasso che non faccia entrare l’acqua. Con queste accortezze una buona serie sterzo può durare anni.
In telai con serie sterzo non griffate non è così semplice, persino di serie sterzo molto griffate vedi la cane c: S42/28.6/H9/K|IS52/40/H1, probabilmente mi sfugge, ma non riesco a trovare le specifiche degli angoli di conifica.
MI domando se c'è un metodo empirico, un trucco insomma per risolvere il problema o unico modo il confronto dal vivo?