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Nell’era del monocorona le doppie non sono certo scomparse. Sono tante le bici che montano trasmissioni con due o addirittura tre corone davanti. Ne sono un esempio le mountain bike da xc e marathon sulle quali, per molti riders, avere un’ampia gamma di rapporti è indispensabile.
La regolazione del deragliatore anteriore è relativamente semplice ed è propedeutica alla regolazione del deragliatore posteriore. A differenza del cambio posteriore, il deragliatore anteriore è meno sensibile ed è molto facile ed intuitivo fare una buona regolazione.
Per registrare un qualsiasi deragliatore anteriore, da doppia o da tripla, i registri sono sempre gli stessi.
I registri di fine corsa non sono altro che due vitine che, avvitate o svitate, regolano la fine corsa superiore ed inferiore del cambio. Come funzionano? In maniera molto semplice: sul parallelogramma del cambio ci sono dei braccetti che vanno a combaciare con le viti. Avvitando la vite, la libertà del movimento del deragliatore si riduce e quindi non potrà andare oltre una certa soglia. Svitando la vite la libertà di movimento del deragliatore aumenta.
Facciamo un esempio pratico: fine corsa superiore. Avvitando il registro del finecorsa superiore, il deragliatore non potrà andare oltre una certa posizione. Questo ci serve per evitare che la catena cada oltre la corona più grande.
Più che spendere mille parole, consiglio di dedicare alcuni minuti a studiare come è fatto il cambio. Vedendo dal vivo si capisce immediatamente come funzionano i due registri.
Il registro di tensione cavo è posto sul manettino. Si tratta di una semplicissima vite che lavora in questo modo:
Il manettino fa lavorare il cambio tirando un cavetto su diversi step, 2 o 3 a seconda che sia una guarnitura doppia o tripla. Gli step sono predefiniti e lo spostamento è pari alla distanza che c’è tra due corone. E’ molto importante che la tensione del cavo sia corretta in modo che il posizionamento del deragliatore nei vari step coincida con la relativa corona. Solo in questo modo si avrà una cambiata ottimale.
Prima di metterci al lavoro dobbiamo verificare alcune cose. Per completezza partiremo da una configurazione in cui abbiamo il cavo completamente staccato dal deragliatore, come se lo stessimo montando per la prima volta.
Innanzitutto controlliamo che i capoguaina siano correttamente inseriti sulle guaine e che le guaine siano correttamente in sede. Cavo e guaina devono essere in ordine e scorrere bene.
Ci troviamo nella configurazione in cui il cavo è staccato dal deragliatore. Avvitiamo tutto il registro di tensione sul manettino e svitiamolo di 2 giri. In questo modo avremo la possibilità di tirare o di mollare il cavo all’occorrenza.
Nel caso di comandi Shimano assicuriamoci di aver posizionato correttamente il selettore su 2x (doppia) o 3x (tripla). Il selettore funziona in maniera molto semplice: esclude il primo scatto se messo in 2x, lo abilita se messo su 3x. Nel caso di doppia, per sostituire il cavo è necessario passare a 3x per scaricare il manettino, fare lo scatto extra scalando con l’apposita levetta, si cambia il cavo, poi si mette 2x e si sale di uno scatto. A questo punto il manettino farà solo 2 scatti. Nel caso di tripla non serve toccare il selettore.
Ora che è tutto pronto mettiamoci al lavoro.
Ci serviranno pochi attrezzi:
1) Posizionamento deragliatore: il deragliatore va posizionato correttamente per quanto riguarda la sua altezza ed eventuale rotazione (deragliatori a fascetta, sui direct mount l’allineamento è sempre ottimale).
Per quanto riguarda l’allineamento è molto semplice: il cambio deve essere parallelo alle corone.
Per quanto riguarda l’altezza, il deragliatore deve essere posizionato in modo che passi a 3mm dalla corona più grande. A seconda del diametro della corona più grande è necessario alzare o abbassare il deragliatore.
2) Regolazione del finecorsa inferiore: con il cavo ancora svitato dal deragliatore, regoliamo il fine corsa inferiore. Facciamo salire la catena sul pignone posteriore più grande e regoliamo il fine corsa in modo che la gabbia interna del cambio sia a ca 1-2mm dalla catena, ovvero sia quanto più vicina possibile da non toccare.
Sulla corona più piccola il cambio si appoggia sul fine corsa inferiore, quindi la sua posizione dipende da questo registro. Avvitando il registro porteremo il cambio verso l’esterno, avvitandolo verso l’interno.
3) Pretensionamento del cavo: regolato il fine corsa, possiamo fissare il cavo. Facciamo passare il cavo nell’apposito percorso (che varia da deragliatore a deragliatore) e facciamolo passare nell’apposito morsetto. Tiriamo leggermente con le dita in modo che il cavo sia appena appena teso e stringiamo il morsetto per fissare il cavo.
Molto importante è a questo punto che il deragliatore appoggi sempre sul finecorsa inferiore e che a riposo non sia tirato.
4) Regolazione tensione: con il manettino saliamo sulla seconda corona. Se il movimento del deragliatore fosse impedito dal finecorsa superiore troppo avvitato, svitiamolo. Teniamo sempre la catena sull’ultimo pignone più grande.
Agendo sul registro di tensione posto sul manettino, tiriamo o allentiamo il cavo in modo che la gabbia interna del deragliatore sia a ca 1-2mm dalla catena, ovvero sia quanto più vicina possibile da non toccare. Verifichiamo quindi l’efficacia della cambiata che dovrebbe essere ottimale anche su di un’eventuale terza corona.
Mettiamo il pignone più piccolo e verifichiamo che in questa configurazione la catena non tocchi sulla gabbia esterna, nel caso facciamo i dovuti aggiustamenti.
5) Regolazione finecorsa superiore: mantenendo la corona più grande, posizioniamo la catena sul pignone più piccolo.
Interveniamo sul finecorsa superiore in modo che, anche forzando la cambiata, la catena non cada mai oltre la corona più grande. Un minimo di movimento extra durante la cambiata è necessario. Quando spingiamo sul manettino è normale che il deragliatore salga leggermente oltre la posizione naturale, per poi ritornare indietro quando lo rilasciamo. Questo extra movimento ci permette di avere una cambiata più rapida ed efficace, ma la catena non deve mai cadere all’esterno.
Che altro dire? Abbiamo finito! Non ci resta che verificare il buon serraggio del cavo e provare la bici su strada per controllare che tutto sia in ordine.
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