[Test] Bell Helmets Sixer con MIPS

Avevamo già avuto occasione di provare un casco Bell Sixer pre-serie poco prima del lancio ufficiale, ma è da qualche mese che ne abbiamo un esemplare di serie, che ultimamente abbiamo utilizzato tutti i giorni. Il Sixer è un casco da All Mountain, con la protezione estesa sulla nuca che negli ultimi anni si è sempre più diffusa.

Dettagli

  • Visiera regolabile su 4 posizioni
  • Calotta in policarbonato
  • Montaggio action cam integrato
  • MIPS®️
  • No-Twist Tri-Glides™
  • Progressive Layering™
  • Imbottiture Sweat Guide™
  • 150 Dollari
  • 410 grammi
  • 26 aperture (4 sulla fronte)
  • certificato CE EN1078 & CPSC

Il nome Progressive Layering identifica una tecnica di costruzione per cui la calotta è realizzata tramite una serie di strati a densità diverse. Spiegato in termini intuitivi, lo smorzamento degli urti avviene un po’ come nel caso di una sospensione progressiva. Come si vede dalla foto, le viti che fissano la visiera sono massicce.

I punti in cui le fettucce sono fissate al casco sono integrati nella struttura del casco stesso, a beneficio della semplicità della regolazione e del corretto posizionamento delle fettucce.

Sulla fronte ci sono quattro aperture. L’imbottitura (Sweat Guide) ha un profilo disegnato appositamente per evitare che il sudore coli negli occhi, deviandolo invece verso i lati.

L’intero sistema di fissaggio e regolazione del casco è molto essenziale. La rotella per la regolazione del diametro è gommata e facile da usare anche con le mani sudate. Il sistema è ben integrato col MIPS ed è anche regolabile in altezza.

Il sistema No-Twist Tri-Glides evita che le fettucce si torcano e attorciglino e le rende facili da regolare. Sulla parte posteriore del casco, una parte gommata aiuta a tenere in posizione la mascherina.

Anche la visiera regolabile su 4 posizioni si adatta bene all’uso del Sixer con la mascherina. Ognuna delle quattro posizioni è facilmente identificabile da un chiaro click che mantiene la visiera saldamente in posizione. Guardando da vicino si può notare un telaio in policarbonato integrato nel casco. Inoltre sulle due aperture superiori si notano tre barre in plastica che le attraversano: sono tutti elementi che servono a supportare la struttura del casco in caso di impatti particolarmente violenti. Ultimo ma non meno importante, il casco ha un supporto rimovibile per una action cam o un faretto per le uscite in notturna.

In azione

La prima cosa che ho notato di questo casco è quanto poco si noti visivamente la presenza del MIPS. Per chi non sa di cosa si tratti, tutti i dettagli possono essere trovati qui. Recentemente il MIPS si sta affermando come uno standard sulla maggior parte dei caschi da bici. In passato, e in molti dei caschi attuali, la sua presenza era messa in chiara evidenza con uno strato giallo all’interno del casco. Nel Sixer questa parte è invece nera e quindi esteticamente integrata nel casco. A parte questo, bisogna riconoscere a Bell di offrire una grande varietà di taglie: 4 al posto delle 3 proposte da gran parte della concorrenza. Il Sixer mi è sembrato comodo e facile da regolare anche se bisogna notare che la calzata di un casco è soggettiva dato che dipende dalla forma della testa del biker. Detto questo, dal punto di vista della calzata non ho niente da eccepire e la protezione estesa sulla nuca dà sicurezza.

Il sistema di chiusura è minimale ma regolabile e funzionale: mantiene il casco in posizione senza far notare la propria presenza. Le fettucce che entrano direttamente nella calotta del casco sono un’ottima soluzione. Risultano più impegnative in fase di produzione ma sono migliori dal punto di vista del fissaggio e della comodità del casco. La forma della visiera è ottima, non ho avuto problemi nemmeno con una mascherina relativamente ingombrante come la Scott Prospect. L’inserto gommato nella parte posteriore del casco agevola ulteriormente l’uso della mascherina. La visiera resta bella fissa in ognuna delle quattro posizioni, i click ben definiti sembrano aiutare molto a evitare che la visiera si muova troppo facilmente.

Riguardo alla struttura, si può notare come le aperture non siano enormi ma d’altro canto sono parecchie (26 per l’esattezza). Esistono caschi con cui si sente letteralmente l’aria fluire attraverso le aperture: ecco, non è il caso del Sixer. Ciononostante, tutto considerato, il casco gestisce bene la temperature e il fatto che non sia pieno di aperture enormi può ispirare sicurezza. Parlando di calore e sudore, vale la pena di citare l’imbottitura sulla fronte. È un dettaglio che potrebbe passare inosservato, ma è invece un elemento ben fatto. Non è spesso al punto da impregnarsi, ha solo l’imbottitura necessaria e fa un ottimo lavoro nel deviare il sudore verso i lati della fronte per evitare che coli negli occhi.

Conclusioni

Per mia fortuna non ho mai fatto cadute rovinose durante questo test, ma Bell è un’azienda con una solida tradizione in questioni di sicurezza. Questo casco da trail ha diversi dettagli ben pensati. Posso individuare un solo difetto di minima importanza nel Sixer: è difficile trovare il sistema per fissare sul casco gli occhiali da sole. La calzata, la regolabilità e la gestione della temperatura sono tutte buone, ma i veri punti di forza del Sixer sono il suo generale comfort e l’eccellente gestione del sudore.

Bell Helmets

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