[Test] Camelbak M.U.L.E NV

Autore:  Francesco Mazza

Camelbak è nota come azienda leader nella produzione di zaini sportivi, soprattutto nel settore Mountain Bike e il modello M.U.L.E. è uno dei suoi prodotti più apprezzati. Abbiamo avuto modo di testarlo a lungo, nella versione NV.

Lo zaino M.U.L.E. è dedicato ai giri in montagna che prevedono tempi di percorrenza piuttosto lunghi, grazie all’abbondante capacità di carico di 12 litri, esclusa la sacca idrica, che offre ulteriori 3 litri di capacità. Numerose tasche e vani per riporre comodamente e con facile accesso tutto ciò che occorre in una lunga giornata di riding. Il vano principale è di notevoli dimensioni e può ospitare diversi indumenti di ricambio, cibo o altri oggetti ingombranti. L’ampia tasca anteriore, con apertura a doppia zip, offre un vano suddiviso in ben 5 spazi, studiati per riporre gli attrezzi, pompetta, camere d’aria, barrette energetiche, portafogli o altri oggetti di piccole e medie dimensioni, a discrezione del rider. All’interno di questa tasca è presente anche una cinghietta con gancio per appendere le chiavi, in modo che sia semplice e facile recuperarle. Sulla facciata esterna di questa tasca troviamo un’altra zip, che consente l’accesso a un altro vano, sottile ma piuttosto ampio. L’intera parte frontale è divisa dallo scomparto vero e proprio dello zaino, creando un’intercapedine molto capiente, le cui dimensioni sono regolabili tramite cinghiette con clip a sgancio rapido, per riporre velocemente indumenti bagnati, ginocchiere o altri oggetti ingombranti che si vogliono tenere separati dal resto del contenuto dello zaino.

Sulla sommità del M.U.L.E. è collocata la Media Pocket, una tasca dedicata agli smartphone, spaziosa e rivestita in Pile, per scongiurare graffi agli schermi capacitivi dei moderni telefoni cellulari.

È possibile appendere esternamente il casco, in modo sicuro e stabile, grazie a due ganci posti sui due lati dello zaino, sui quali si assicurano le cinghiette del casco. Questi ganci hanno una forma a uncino che tiene bene in posizione le cinghiette del casco, ma che di contro rende un tantino macchinosa l’operazione di rimozione del casco dallo zaino.

Sul fondo esterno dello zaino troviamo una tasca con zip, al cui interno è ripiegata una protezione impermeabile per ricoprire interamente lo zaino in caso di pioggia, per evitare che si bagni, o in caso di fango, per evitare che si sporchi eccessivamente. Sopra la protezione impermeabile è collocata una piccola striscia di materiale riflettente, per essere ben visibili in caso si percorrano strade aperte al traffico, dato che spesso le condizioni di pioggia intensa portano anche una netta riduzione della visibilità. Durante questa estate maledettamente piovosa, abbiamo dovuto approfittare spesso di questa protezione impermeabile e possiamo assicurarne l’efficacia.

Uno dei punti di forza dello zaino M.U.L.E. è il sistema di ventilazione del pannello dorsale, chiamato appunto NV, da cui deriva la sigla di questo modello. Si tratta di 4 grossi gusci in materiale semirigido che tengono separato lo zaino dalla schiena, consentendo all’aria di circolare ed evitando l’accumulo di calore e conseguente eccessiva sudorazione. Questi gusci sono rivestiti con un’imbottitura morbida e traspirante, la stessa che si trova all’interno degli spallacci. I gusci sono articolati e seguono il movimento della schiena, per garantire comfort e stabilità. Tuttavia i bordi dei gusci non sono particolarmente imbottiti e per chi ha la schiena piuttosto magra potrebbero risultare talvolta fastidiosi, dopo ore di escursione con lo zaino a medio o pieno carico sulle spalle.

Gli spallacci sono estremamente confortevoli. Sono dotati di un fissaggio superiore basculante, che gli consente di posizionarsi sulle spalle, adattandosi perfettamente alla fisionomia di ciascun rider. Il supporto è riparato da una cuffia in tessuto con imbottitura sul lato a contatto con le spalle, per il massimo comfort.

La forma stessa degli spallacci è molto anatomica. La lunghezza è ovviamente regolabile e la fettuccia in eccesso è fissata allo spallaccio stesso tramite un velcro. La fascia pettorale è molto comoda e si può regolare in altezza facilmente e velocemente tramite gli Slider Sternum Strap. Troppo minimale invece la fascia addominale, che per quanto risulti comoda, non consente di stabilizzare adeguatamente la parte lombare dello zaino, soprattutto se particolarmente carico, dato che il peso, tra riserva idrica e altri oggetti, si concentra proprio in quell’area. Sulla zona di attacco della fascia addominale, da entrambi i lati, sono disponibili due tasche per riporre velocemente gli oggetti che si vogliono tenere a portata di mano, senza doversi togliere lo zaino.

La qualità generale è eccellente, i materiali sono ottimi e le rifiniture impeccabili. Nonostante i due piccoli difetti a cui abbiamo accennato, i pregi di questo zaino sono molteplici e ne fanno un prodotto decisamente valido, che ci sentiamo di promuovere a pieni voti.

Per la sacca idrica vogliamo spendere delle parole a parte, data la bontà del prodotto. Chi utilizza sacche Camelbak conosce molto bene la qualità elevata che offrono, sia a livello di materiali che per quanto riguarda la realizzazione e le numerose features presenti, che facilitano notevolmente sia l’utilizzo che la manutenzione. Per chi ancora non conoscesse il prodotto, andiamo ad approfondirne i dettagli.

La sacca idrica in dotazione con il M.U.L.E. è il modello Antidote, che dispone di ben 3 litri di capacità. La sua forma, a dispetto delle dimensioni generose, resta comunque compatta, grazie alla membrana interna che unisce le due pareti della sacca, evitando che questa “spanci” a pieno carico. In questo modo la sacca Camelbak mantiene sempre una forma piuttosto piatta, distribuendo il suo contenuto in verticale, per un maggiore comfort all’interno dello zaino. La stessa membrana poi, divide lo zaino longitudinalmente in due settori ed evita che durante il riding l’acqua, spostandosi, crei dei contraccolpi all’interno dello zaino.

Il bocchettone è di dimensioni abbondanti e si apre/chiude in solo 1/4 di giro, garantendo in un gesto semplice e veloce tutta la tenuta stagna che occorre. Alla base del bocchettone vediamo una sorta di spoiler, molto pratico per sostenere la sacca mentre la si riempie. Qui ha sede anche il dispositivo di sicurezza del tappo, che evita che venga perso o che cada in terra quando è svitato dal bocchettone. Lo stesso spoiler funge da sostegno all’interno dello zaino, per mantenere in posizione la sacca e sostenerne il peso. Basta inserirlo nell’apposito supporto dello zaino e la sacca è perfettamente collocata in posizione.

Intorno al bocchettone sono presenti due braccetti richiudibili, che una volta posizionati verso il basso, come nella foto appena sopra, aiutano a tenere la sacca aperta separandone le pareti, per facilitarne l’areazione e quindi l’asciugatura, evitando muffe e cattivi odori o sapori.

Il tubo, in corrispondenza del bocchettone dal quale si beve, è dotato di un pratico rubinetto che scongiura qualsiasi possibilità di uscita d’acqua. Sull’estremità del tubo che si innesta nella sacca invece troviamo un attacco a baionetta brevettato Quick Link, per sganciare velocemente e senza alcuna perdita d’acqua il tubo dalla sacca. Questo consente di estrarre la sacca dallo zaino senza dover rimuovere necessariamente il tubo dallo spallaccio dello zaino. Il sistema di sgancio torna utile anche quando si vuole riporre la sacca ad asciugare.

Peso verificato dello zaino completo di sacca idrica: 1.067 grammi

Prezzo: €134,90

Disponibile in 5 differenti colorazioni

Camelbak è distribuita in Italia da DSB – Bonandrini

 

Classifica mensile chilometri
Per partecipare carica le tue attività su Training Camp

Classifica mensile dislivello

Share

Recent Posts

fizik Beat: tra strada e sterrato

fizik ha lanciato una nuova e rivoluzionaria scarpa che sfuma i confini tra strada e…

17/07/2024

Nuove Ibis Ripmo e Ripley

Ibis presenta le nuove Ripmo e Ripley. [Comunicato stampa] Ibis presenta la nuova generazione di…

17/07/2024

Due nuovi percorsi ufficiali attorno al massiccio del Gottardo

Mentre in Veneto si demoliscono sentieri con i soldi della comunità europea, si danno multe…

17/07/2024

[Highlights] Enduro World Cup Aletsch Arena 2024

Lo scorso weekend si è corsa la coppa del mondo di enduro in Svizzera, presso…

17/07/2024

Cosa si può fare con la nuova Specialized Epic 8 EVO

Io ve l'avevo detto che è una bici con cui fare di tutto, anche su…

16/07/2024

Anytime: official trailer

ANYTIME segue le ambizioni collettive di quindici dei migliori mountain biker freeride del mondo, uomini…

16/07/2024