Bell è uno storico marchio americano fondato in California negli anni ’50, che annovera nel proprio catalogo diverse tipologie di caschi, a partire da modelli specifici per il motorsport fino ad arrivare a quelli da bici corsa e MTB. I caschi Bell sono distribuiti in Italia da Larm che ci ha gentilmente fornito il Super DH oggetto del nostro test.
Bell è stato uno dei primi produttori a presentare sul mercato un casco con mentoniera staccabile, un prodotto che aveva come scopo principale la versatilità e la maggiore sicurezza rispetto ai caschi aperti comunemente utilizzati. In pochi istanti si poteva passare da un leggero e arieggiato caschetto da trail ad un più robusto e sicuro full-face. Ormai sono passati diversi anni e ad affiancare i modelli Super 2r e Super 3r è arrivato il Super DH, l’unico della gamma che ha ottenuto l’omologazione per essere utilizzato nelle gare di DH, quindi lo possiamo definire un integrale a tutti gli effetti, con la possibilità di staccare la mentoniera.
In sintesi
Tipologia: modulare.
Utilizzo ideale: all mountain / park / DH.
Omologazione: ASTM F-1952-15, ASTM F2032-15, CE EN1078, CPSC Bicycle.
Colori: 7, disponibili in Italia 5.
Fori di ventilazione: 17 sulla calotta e 4 sulla mentoniera.
MIPS: Si, spherical
Chiusura: Fidlock magnetica.
Visiera regolabile: Si, per alloggiare la maschera.
Taglie disponibili: S (52/56), M (55/59), L (58/62).
Peso taglia M: 888 g completo, 480 g senza mentoniera, 408 g la mentoniera.
Accessori in dotazione: attacco per action cam, sacca copricasco, guancette più spesse.
Prezzo di listino: 299€.
Prezzi online
Caratteristiche e calzata
Il casco è costruito con la tecnologia fusion in-molding con guscio in policarbonato, ed è dotato di MIPS Spherical. La particolarità di questo sistema risiede nella costruzione interna, di fatto è costituito da due calotte sferiche che sono libere di ruotare una all’interno dell’altra. Questa soluzione permette una rotazione di alcuni gradi della parte esterna rispetto a quella interna aiutando a dissipare gli urti e a limitare le pericolose sollecitazioni trasmesse al collo del rider in caso di impatto. Durante il riding si possono avvertire degli scricchiolii dovuti allo sfregamento tra le due calotte e all’accoppiamento tra la mentoniera e la parte superiore del casco che personalmente non ho mai ritenuto particolarmente fastidiosi.
La visiera di lunghezza media non interferisce mai con la visuale ed è facilmente regolabile per poter alloggiare la maschera durante le pause.
Il casco prevede un sistema di ritenzione con regolazione occipitale molto efficace, modificabile su quattro posizioni per meglio adattarsi alla conformazione cranica del rider. Con la rotellina posteriore si può stringere la calzata per far aderire al meglio il sistema alla nostra testa, evitando movimenti indesiderati del casco durante le fasi di riding. Il cinghietto sotto gola risulta morbido e sottile, aderisce bene al viso e non crea fastidi nella zona della mandibola. Molto pratica la chiusura Fidlock , che non ha mai perso la regolazione iniziale e si può aprire velocemente anche utilizzando una sola mano.
Il casco ha un ottimo bilanciamento sulla testa, da l’impressione di essere molto più leggero di quanto indicato dalla bilancia. La calzata è comoda anche dopo molte ore e non ho notato nessun fastidioso punto di pressione, le imbottiture sono fresche, non troppo voluminose e dotate di un trattamento antibatterico.
La conformazione della parte interna della calotta del Super DH lascia un ampio spazio per le aste degli occhiali che non interferiscono ne con i cinghietti né con il sistema di ritenzione.
Per traformare il Super DH da integrale a open face basterà aprire le due chiusure metalliche poste in prossimità delle tempie e quella posteriore, poi separare le due parti. Dopo aver preso un minimo di confidenza con la procedura da eseguire risulterà facile e veloce attuarla anche con il casco calzato.
In dotazione con il casco viene fornito anche un attacco per montare una action cam o una luce per le notturne: va posizionato all’interno della presa d’aria centrale sulla sommità della calotta. La colorazione del casco che mi è stato inviato è molto gradevole, non troppo appariscente, con una finitura opaca piuttosto resistente. Nonostante l’uso intenso degli ultimi mesi e qualche urto con rami e vegetazione risulta praticamente intatto.
Gestione del sudore e del calore
Le imbottiture in X-Static, pur essendo sottili, assorbono molto bene il sudore e lo convogliano verso il centro della fonte dove una spugnetta che sporge dal bordo frontale del casco lo trattiene evitando che goccioli sul viso o sugli occhiali. Basterà toccare la spugnetta con le dita per far gocciolare il sudore, un sistema davvero efficace per chi come me ha una sudorazione abbondante. In dotazione con il casco vengono fornite due coppie di guancette di spessori diversi che si agganciano alla mentoniera tramite clip. Tutte le imbottiture sono facilmente staccabili e lavabili.
La calotta esterna presenta ben 17 fori per la ventilazione che creano, coaudiuvati dagli ampi canali interni, un buon ricircolo d’aria, mantenedo la testa del rider ben ventilata anche nelle giornate più calde. La mentoniera presenta 4 fori per aiutare la respirazione che, pur non essendo molto ampi, non danno mai la sensazione di soffocamento che spesso si avverte con i classici integrali. Va segnalato che i due fori centrali davanti alla bocca sono privi di retina di protezione.
La possibilità di staccare la mentoniera ci permette di gestirne al meglio l’utilizzo senza rinunce in termini di sicurezza. In salita o durante i trasferimenti più lunghi si può utilizzare il casco come un classico open face riponendo la mentoniera in uno zaino o agganciandola ad un marsupio, beneficiando di una maggiore areazione sul volto, guance ed orecchie.
Conclusioni
Per chi utilizza in maniera sportiva la propria MTB questo casco è davvero un prodotto azzeccato: combina la leggerezza, aereazione e protezione di un casco aperto da tenere in testa per tutta l’uscita alla sicurezza di un casco integrale omologato da indossare in discesa o su trail particolarmente tecnici ed impegnativi. Il Bell Super DH risulta sempre comodo e piacevole da tenere indossato. Nonostante il caldo che si è registrato questa estate, con temperature ampiamente oltre i 35°, non ho mai rinunciato alla sicurezza e alla versatilità del Super DH. Spesso sono stato tentato di lasciare a casa la mentoniera, ma alla fine l’ho sempre portata con me e utilizzata durante la discesa.
Non ho mai amato gli integrali classici per via del peso e della scarsa areazione, ma posso tranquillamente dire che dopo diversi mesi di utilizzo questo casco è diventato un accessorio al quale difficilmente potrò rinunciare.