[Test] Casco Bontrager Rally MIPS

3

Il marchio Bontrager nacque nel 1980 in un garage a Santa Cruz in California, per opera di Keith Bontrager il quale, fabbricando telai e alcuni componenti, sperimentò idee e tecnologie con molta attenzione a dettagli e qualità. Oggi Trek, proprietaria del brand Bontrager, porta avanti lo spirito del suo fondatore creando una vasta gamma di prodotti che spaziano dalla componentistica all’abbigliamento. Tra questi prodotti, stiamo mettendo alla prova alcuni articoli appartenenti alla linea femminile. Il casco Rally MIPS, oggetto di questo test, è il primo di questi prodotti sul quale abbiamo focalizzato la nostra attenzione. Si tratta di un casco unisex, appartenente sia alla gamma maschile che femminile di Bontrager: è disponibile in cinque diverse colorazioni e in quattro taglie, dalla S alla XL.



.

Il Rally MIPS è realizzato con una combinazioni di materiali specifici per garantire solidità al casco e una conseguente sicurezza al rider. La calotta interna è in EPS (Polistirene Espanso Sinterizzato) un materiale capace di assorbire efficacemente gli impatti, utilizzato per la struttura della maggior parte dei caschi. La calotta esterna è un unico pezzo di materiale composito, saldato direttamente alla parte interna. Questa tecnica viene utilizzata per aumentare la robustezza del casco e offrire un’elevata resistenza agli urti.

Il Rally MIPS è dotato di ben 20 prese d’aria, fondamentali per mantenere sotto controllo la temperatura e permettere al sudore di evaporare velocemente. Le 10 prese frontali permettono all’aria di entrare all’intero del casco e grazie agli efficaci canali interni sagomati nella calotta stessa, i flussi d’aria si spostano rapidamente verso la zona occipidale, uscendo all’esterno attraverso altrettante 10 prese in corrispondenza della parte posteriore del casco.

La visiera è stata realizzata in un materiale molto flessibile in grado di deformarsi in caso di impatti violenti per evitare che l’urto trasferisca l’energia a carico del collo. Inoltre è regolabile tramite due viti che agiscono su due fori ad asola, i quali permettono alla visiera di compiere un arco di circonferenza per posizionarla all’altezza che si preferisce, secondo le proprie necessità.

In corrispondenza del bordo inferiore della calotta del Rally MIPS, lungo l’intera circonferenza, è presente un rivestimento supplementare, più rigido rispetto al resto della calotta, chiamato Drop-in. Tale rivestimento, opportunamente sagomato, più alto e dotato di spesse nervature nella zona occipitale della testa, ha lo scopo di offrire maggiore protezione al rider, in caso di caduta, ma anche al casco stesso quando lo si appoggia.

Il casco Rally è dotato dell’ormai diffusissimo sistema MIPS (Multi-Directional Impact Protection System). La tecnologia, sviluppata in Svezia dal 1996, è in grado di ridurre e smorzare il movimento rotatorio del cervello all’interno del cranio in seguito a urti violenti, limitando e dissipando la quantità di energia trasferita nell’urto dal casco verso la testa, che è la principale causa di traumi cerebrali. Come si può notare dalla foto, è molto discreto e poco appariscente, trasparente (invece del tradizionale colore giallo) e in buona parte coperto dalle imbottiture. Calzando il casco non lo si avverte. All’interno del casco sono presenti quattro pad, molto leggeri e piuttosto sottili che garantiscono una rapida asciugatura. Il primo è posizionato nella zona anteriore e copre tutta la lunghezza della fronte. Due sono posizionati sui lati della testa e l’ultimo è applicato in alto sulla nuca. I pad sono fissati tramite velcro ed è possibile rimuoverli molto facilmente per lavarli.

La regolazione della calzata è affidata al sistema Boa che consente di stringere o rilasciare il casco a ogni click, in base alla direzione in cui si aziona la rotella. Il vantaggio di questo sistema è la praticità e la facilità con cui si regola il fit del casco con due dita, anche durante il riding se necessario. All’interno, nella parte posteriore del casco, il sistema Boa è ancorato tramite una slitta scorrevole regolabile in altezza, grazie a un piccolo cursore, in tre diverse posizioni. Nello stesso punto troviamo l’ancoraggio della parte posteriore della cinghietta, libera di scorrere all’interno di un’apposita asola. Anteriormente invece i due capi della cinghietta sono fissati direttamente alla calotta, tra quella esterna e quella interna, vicino alle tempie. Non sono regolabili in altezza ma sono provviste di divisori FlatLock, quella sorta di Y in plastica che unisce le due cinghiette in prossimità dei lobi e crea maggior spazio tra le due, facendole risultare più comode. La chiusura del casco avviene tramite la classica fibbia a clip sotto al mento.

In dotazione è previsto il sistema Blendr, un supporto integrato con attacco di tipo GoPro, per installare action cam e luci che utilizzino un attacco compatibile, comprese ovviamente le luci di casa Bontrager. Tale supporto è molto pratico e funzionale: lo si fissa e lo si rimuove con estrema facilità tramite una linguetta che aggancia il bordo della presa d’aria centrale del casco ma soprattutto grazie a un potente magnete che la tiene in posizione, agendo su un altro magnete posto all’interno della calotta.

La calzata del Rally MIPS è confortevole e non ci sono punti di contatto fastidiosi. Sia il MIPS che il sistema Boa per la regolazione della taglia sono molto ben integrati nel casco a vantaggio del comfort. La comodità non la si percepisce solo nell’immediato ma perdura anche in seguito a diverse ore di utilizzo. Le numerose prese d’aria garantiscono un’ottima ventilazione tanto da permettere alla sudorazione di rimanere nei limiti anche durante le giornate estive più torride. Allo stesso modo le imbottiture sottili e minimali sono ben studiate e posizionate strategicamente garantendo un’ottima ventilazione. Non si avvertono infatti quelle fastidiose goccioline di sudore scendere lungo la fronte o sulle tempie.

La parte posteriore del casco non è dritta ma è dotata di una rientranza abbastanza ampia, tale da permettere ai capelli raccolti a coda di cavallo di inserirsi comodamente tra il bordo del casco e la rotella del sistema Boa. Per quanto riguarda le cinghiette di allacciamento ho avuto difficoltà a trovare il feeling ideale. La parte posteriore delle cinghiette infatti, non essendo fissata direttamente al bordo del casco bensì in alto, all’interno della calotta, è molto mobile e si sposta facilmente, incastrandosi molto spesso nel supporto in plastica del Boa e modificando l’intera geometria delle cinghiette, con conseguente fastidio alla base del collo. Occorre quindi prestare particolare attenzione alla corretta posizione delle cinghiette mentre lo si indossa, altrimenti ne risente la corretta posizione del casco. Le finiture del casco sono di ottima qualità e anche dopo alcuni mesi di utilizzo il Rally MIPS non riporta alcun graffio o segno dovuto al normale utilizzo. Un dettaglio molto interessante è la Crash Replacement Guarantee con la quale Bontrager offre la sostituzione gratuita del casco, entro il primo anno dall’acquisto, nel caso in cui dovesse subire un danno in seguito a incidente.

Modelli e prezzi

Il casco Rally MIPS è disponibile in un’unica versione, sia per uomo che per donna, in cinque differenti colorazioni.

Le taglie previste sono tre: Small (51-57cm), Medium (54-60cm), Large (58-63cm).
Peso verificato in taglia S: 341g.

Il prezzo di listino è di €149,99

Bontrager / Trek Bikes

Commenti

  1. Mi chiedo come sia possibile che le taglie da uomo e da donna siano uguali?
    Beh, bisogna capire se una donna adulta ha un cranio di dimensione superiore ai 51 cm di circonferenza. Se è così, le tre taglie coprono tutto il range di dimensioni, di uomo o donna che siano. Non sono un antropologo, ma non credo ci siano differenze sensibili di conformazione del cranio tra i due generi, soprattutto se l'oggetto in questione ha una tolleranza di ben 6 cm di circonferenza per taglia (curiosamente, 5 nella large).
Storia precedente

Von Klebelsberg e Farina campioni italiani DH 2018

Storia successiva

Gamma Mondraker 2019 con alcune novità

Gli ultimi articoli in Test

La MTB dell’anno 2024

Qual è la mountain bike dell’anno 2024? Dopo tante elucubrazioni, ecco la nostra preferita. Attenzione: c’è…

[Test] Grin One

Qualche settimana fa ci è arrivata una mountain bike da un nuovo marchio tedesco: la Grin…