Il casco FOX Head Proframe è decisamente il prodotto più innovativo di questa stagione per quanto riguarda il settore caschi da MTB. Ve lo abbiamo presentato a inizio Marzo e contestualmente ne abbiamo ricevuto uno da mettere alla prova, quindi dopo quasi 2 mesi di test siamo pronti a esprimere un giudizio.
Il Proframe nasce come casco dedicato all’Enduro race, per soddisfare l’esigenza di un casco unico che sappia combinare un livello di protezione d’eccellenza, superiore come certificazioni a molti altri caschi da DH in commercio, a un elevato livello di ventilazione per essere calzato anche durante le risalite, come prevede il regolamento di gara, senza necessità di cambiare casco o di rimuovere la mentoniera. Si tratta infatti di un integrale a tutti gli effetti, con mentoniera fissa, per il massimo della sicurezza in discesa.
Il design e le tecnologie adottate sono fortemente ispirati agli altri due prodotti FOX che abbiamo precedentemente testato: l’integrale Rampage Pro Carbon da DH e l’open face Metah da Enduro/All Mountain. Per quanto riguarda il design, dal Rampage Pro Carbon acquisisce la linea generale, massiccia e aggressiva. Dal Metah invece prende la visiera, della medesima forma e con la stessa caratteristica di essere fissa. La qualità generale del prodotto è elevata, con materiali di alta qualità e finiture curate fin nei minimi dettagli.
La scelta di fissare la visiera in una determinata posizione invece che offrire la possibilità di regolarla è dettata dall’ottimizzazione del flusso di aria in entrata nella zona frontale. In questa posizione infatti il flusso convogliato all’interno delle prese d’aria frontali, secondo i test aerodinamici effettuati da FOX, è il più efficiente possibile. Il totale delle prese d’aria in ingresso è di ben 15, di cui 8 in zona frontale, gestite proprio dalla capacità della visiera di convogliare l’aria verso di loro.
Le altre 7 prese d’aria in ingresso sono in basso, 5 nella mentoniera e 2 sui lati, praticamente sotto i lobi delle orecchie. Le 8 prese d’aria in zona frontale, essenziali per permettere al sudore di evaporare e quindi di espletare la sua funzione di regolatore della temperatura corporea, sono decisamente efficaci, consentendo al Proframe di essere calzato anche per pedalare sotto al sole. Ma sono le 7 prese d’aria della mentoniera che fanno realmente la differenza su questo casco: il flusso di aria in entrata è talmente elevato che sembra di non avere nessuna mentoniera davanti alla bocca… e non si tratta di un’iperbole, ma veramente si respira come con un caschetto open face. Però, a differenza di un caschetto open face oppure di uno con mentoniera removibile, la mentoniera c’è ed è indubbiamente solida e robusta, in grado di garantire un livello di protezione superiore, come già detto, a molti caschi da DH in commercio. L’interno della mentoniera è realizzato con uno spesso strato di gomma, morbida al tatto ma molto robusta.
Le porte dedicate all’uscita dell’aria, che veicola fuori dal casco l’aria calda e umida dei vapori del sudore, sono complessivamente 9. Ne troviamo 5 collocate nella zona parietale, ovvero alla sommità della testa, tutte di dimensioni piuttosto generose. Questo gruppo di porte, in particolare quella orizzontale posizionata più in alto, sono la conclusione di un doppio tunnel scanalato nella calotta interna del casco che inizia dalle prese frontali e in particolare dal bordo della calotta proprio dove il casco termina sulla fronte. Questo ingresso sul bordo della calotta è studiato per funzionare al suo meglio anche in abbinamento a una maschera.
Le rimanenti 4 porte di uscita sono collocate nella zona occipitale, ovvero sopra la nuca. Consentono la fuoriuscita dei flussi di aria convogliati all’interno del casco tramite la mentoniera e le 2 prese laterali. Questa è generalmente un’area critica da ventilare nei caschi integrali, proprio per la posizione diametralmente opposta al senso di marcia. I caschi open face ovviamente non hanno questo problema, dato che lasciano la zona occipitale scoperta, ma i full face pagano il prezzo di questa importantissima protezione aggiuntiva con una maggiore sudorazione. Il Proframe tuttavia riesce a sfruttare l’enorme flusso di aria in entrata dalla mentoniera e permette un discreto ricambio di aria anche in zona occipitale, sicuramente il migliore che abbia mai riscontrato su di un casco integrale.
La calotta interna è realizzata con la tecnologia Varizorb che FOX ha precedentemente introdotto sul casco Metah. Si tratta di una particolare costruzione composita formata da due differenti densità di EPS (Polistirene Espanso Sinterizzato) che si interfacciano con una struttura a coni. Questo sistema è in grado di dissipare maggiormente l’energia cinetica in caso di forti impatti, rispetto a quanto sia in grado di fare il tradizionale EPS.
La sicurezza del Proframe è incrementata dall’uso dell’ormai famoso sistema MIPS (Multi-directional Impact Protection System), la calotta gialla che si vede all’interno del casco, che è in grado di dissipare le forze rotative che sono la maggiore causa di traumi cerebrali in caso di violenti impatti.
Le imbottiture dell’area parietale e di quella frontale sono minimali ma decisamente comode ed efficaci. L’imbottitura della zona occipitale è invece di dimensioni più generose, mentre le due imbottiture localizzate sulle guance sono quelle di maggiori dimensioni, ma non comprimono il viso e non creano alcun impedimento al movimento della mascella. Tutti i pad di imbottitura sono realizzati con materiali molto leggeri ma resistenti, dalle prorietà anallergiche e antibatteriche e con proprietà drenanti, che allontanano il sudore in modo che non si avverta la sensazione di bagnato sulla pelle. Tutte le imbottiture sono facilmente removibili e lavabili. Nella confezione del casco è incluso un kit di pad di ricambio che prevede 2 coppie di imbottiture per le guance di dimensioni diverse da quella montata di serie, una più spessa e una più sottile, e un’imbottitura di ricambio per la nuca, più spessa di quella di serie. Presenti anche i pad di ricambio parietali e frontali, di dimensioni uguali a quelli di serie.
La chiusura è affidata al sistema Fidlock SNAP, customizzato con il logo della volpe. Lo SNAP è un praticissimo sistema che combina un potente magnete con un sistema di aggancio a baionetta, che consente di allacciare e slacciare comodamente il casco in una frazione di secondo con sole due dita, anche calzando i guanti. Sembra infondere meno sicurezza del sistema a doppia D utilizzato sui caschi da DH, e probabilmente è così, ma in ogni caso il sistema di Fidlock soddisfa i requisiti di sicurezza delle più importanti certificazioni anche in ambito motociclistico, quindi più di quanto richiesto dal Proframe.
Così come il “fratello maggiore” Rampage Pro Carbon, anche il Proframe è realizzato con la massima attenzione per la posizione della maschera, che infatti si interfaccia alla perfezione, sia per quanto riguarda la posizione sul viso che per quanto riguarda la sede della fascia elastica: ai lati e sulla parte posteriore appoggia perfettamente in piano, per evitare che possa muoversi o scivolare, mentre sui bordi a lato della montatura, il Proframe ha degli appositi inserti antiscivolo inclinati, per evitare interferenze con l’attaccatura della fascia sulla montatura, facendo in modo che la maschera aderisca perfettamente al viso. Per chi utilizza occhiali, c’è lo spazio per infilare le stanghette che all’interno appoggiano comodamente sulle orecchie, senza alcuna pressione. Per alcuni tipi di occhiali con stanghette più ingombranti può essere necessaria un po’ di forza in più per inserirle, ma una volta all’interno c’è adeguato spazio.
La calzata è confortevole e le taglie sono ben calibrate. La M che ho utilizzato è perfetta per i 57cm di circonferenza della mia testa. Appena lo si calza sembra che le imbottiture siano sottodimensionate, soprattutto se si è abituati a caschi con imbottiture generose come appunto il Rampage Pro Carbon. Bastano pochi secondi però per rendersi conto che invece le posizioni strategiche dei pad fanno sì che il Proframe risulti molto comodo e la sensazione perdura anche dopo diverse ore di utilizzo. Le imbottiture minimali sono studiate a vantaggio della ventilazione che è a dir poco eccellente. Se vi dovesse capitare di provarlo anche solo in negozio, provate a fare qualche passo con il casco in testa e vi renderete conto di quanta aria sia convogliata sulla fronte già soltanto camminando. Questo fa capire quanto la ventilazione sia efficace anche pedalando in salita, quando la velocità è implicitamente ridotta. La mentoniera poi gode di un afflusso d’aria che permette di respirare veramente come con un caschetto open face.
Il livello di protezione percepito è quello di un vero casco integrale, senza tuttavia la sensazione claustrofobica di cui si è spesso vittime con i full face, soprattutto nelle giornate calde o quando si affrontano tratti pedalati. In questo senso, oltre all’enorme flusso di aria che passa dalla mentoniera e al peso davvero contenuto, c’è un altro dettaglio meno evidente che incide molto sulla percezione di freschezza e di libertà del Proframe: l’area attorno ai padiglioni auricolari è priva di imbottiture ed evita quella classica sensazione di udito ovattato che si ha normalmente calzando un casco integrale.
In conclusione, il Proframe fa dimenticare la necessità di rimuovere la mentoniera o di utilizzare il doppio casco in gara. Ci si sente protetti come con un casco da DH ma al contempo liberi e freschi come con un casco open face. Le aspettative erano alte e non sono state deluse: il Proframe è davvero un ottimo prodotto, sia in termini di performance che di comfort e di cura dei dettagli.
4 taglie disponibili: S – M – L – XL
7 colorazioni disponibili
Peso: 750g dichiarati – 737g verificati in taglia M con imbottiture di spessore medio
Prezzo: €270
OT @marco e @Francesco mazza
Per caso avete in programma di provare anche il Leatt con mentoniera staccabile? Anche quello sembra un progetto interessante, oltre che molto bello.