[Test] Casco Smith Forefront

Smith Optics è conosciuta per i propri occhiali da sole, le mascherine da sci e i caschi, sempre da sci. Da quest’anno il marchio americano entra nel mercato dei caschi da bicicletta. Precisamente con un modello offroad, il Forefront, oggetto del test, e uno da strada (o da XC), l’Overtake.

La particolarità del Forefront sta nel materiale usato per la protezione della testa del biker.  Si tratta del Koroyd, prodotto da un’azienda tedesca. Il Koroyd è composto da centinaia di piccoli tubi in co-polimere, saldati termicamente l’uno all’altro. Rispetto al classico polistirolo è molto più resistente agli urti, pur essendo il suo spessore, e quindi quello dell’intero casco, più sottile di quello di un casco convenzionale.

Eccolo nella realtà.

È una struttura a nido d’api molto traspirante, anche grazie alle “feritoie” del casco, poste in maniera totalmente diversa rispetto ai caschi tradizionali. Questo look da Star Wars fa sì che il flusso d’aria sia veramente notevole.

Il casco in test è una taglia M, customizzabile alla forma della testa del rider grazie a diversi “attacchi” alla struttura.

La classica rotellina per stringere la struttura in plastica ha una zigrinatura molto ravvicinata, cosa che rende possibile adattarla ad ogni testa. Come ogni casco moderno che si rispetti, anche il Forefront è predisposto per un attacco da Headcam (non in nostra dotazione, da qui l’adesivo della GoPro), disponibile con un sovrapprezzo di 20 euro.

Inoltre la visiera è alzabile/abbassabile di 15° e la forma del casco è predisposta per poterlo indossare con una mascherina. Gli inserti sono attaccati con un velcro e lavabili in lavatrice.

Una delle caratteristiche che ci è piaciuta di più è quella dell’intelligente modo di fissare gli occhiali, quando non si vogliono indossare. Una delle feritoie è stata progettata per farci passare perfettamente le asticelle degli occhiali Smith, come questi Pivolock Overdrive che vedete in foto. Per chi avesse occhiali della concorrenza, ecco come assicurarli al casco senza paura di perderli per strada:

Ormai la parola magica per un casco è “enduro”. Smith se ne guarda bene dall’usarla, e definisce il campo di utilizzo come “all mountain”: il Forefront è sì più protettivo di un classico caschetto da XC, ma non ci si deve certo aspettare la protezione di un casco integrale, se ci si muove prevalentemente in discesa. Dalla foto qui sotto potete vedere che copre bene la nuca e scende verso le orecchie, senza esagerare.

Sul campo

Chi scrive odia indossare il casco in salita e sudarci dentro l’impossibile. Si può dire che sia il tester giusto, in estate, per vedere quanto sia ben areato, e il Forefront, come dice il nome, è davvero in prima linea su quest’aspetto. Il flusso d’aria si sente per davvero, anche alle basse velocità di una mountain bike in salita. Certo, si suda anche qui, ma se dobbiamo paragonare la quantità di sudore “spremuta” dalla fronte di tanto in tanto, il Forefront batte il pur ottimo iXS Trail, per non parlare dello Scott Stego o del TLD A1, dei veri forni, in confronto.

Come detto sopra, abbiamo letteralmente amato l’attacco degli occhiali da sole. Chi odia sudare inutilmente, toglie gli occhiali durante le lunghe salite o quando il sottobosco è umido come una giungla. E sul Forefront rimangono dove uno li mette, senza asticelle che ti vengono a toccare il cranio e che ti provocano il malditesta dopo un’ora che le hai lì. Inoltre è facile trovare la posizione di aggancio, senza dover indovinare in quale buco metterli perché non cadano.

La calzata è perfetta. Certo, anche qui come per le selle, dipende dalla fisionomia di ciascuno, ma possiamo dire che i tre punti di aggancio della struttura in plastica, e le tre taglie disponibili sul mercato, permettono di customizzare il Forefront come si vuole. Stretta la rotellina posteriore, il casco non si muove.

La lunghezza della visiera è ben studiata, perché lascia aperta la visuale anche quando è abbassata del tutto. Nei due mesi di utilizzo non abbiamo avuto difetti di alcun tipo, malgrado le 40 uscite effettuate. A proposito, la struttura “a nido d’api” tiene fuori tutti gli insetti, api comprese.

Avrete capito che il Forefront ci ha convinti su tutta la linea. Design e materiale innovativi, dettagli che fanno la differenza. Se c’era da smuovere le acque nel mercato dei caschi, senza per questo dover attaccarsi all’etichetta “enduro”, Smith ci è riuscita.

Prezzo: 200 Euro senza Mips. 260 con Mips.

Light and POV Camera Mount: 20 Euro.

SmithOptics

Classifica generale Winter Cup 2024
Per partecipare carica le tue attività su Training Camp

Classifica mensile dislivello

Iscriviti al canale Whatsapp di MTB Mag per non perderti mai una notizia, clicca qui!

Share

Recent Posts

Winter Cup edizione Feste al via!

Volete sfondarvi di cenoni, pranzoni, aperitivi e gozzoviglie varie? Allora ecco un ottimo modo per…

21/12/2024

Hibike in amministrazione controllata

Settimana di brutte notizie dal mondo ciclo: dopo GT e Rocky Mountain, questa volta tocca…

21/12/2024

Una strada in salita

A causa di una brutta caduta alla Parigi-Roubaix 2023, Filippo Colombo dello Scott-Sram XC team…

20/12/2024

La MTB dell’anno 2024

Qual è la mountain bike dell'anno 2024? Dopo tante elucubrazioni, ecco la nostra preferita. Attenzione:…

19/12/2024

Rocky Mountain in amministrazione controllata

Purtroppo anche per Rocky Mountain Bicycles le cose non vanno bene, l'azienda canadese oggi ha…

19/12/2024

GT va “in pausa”

Fermento in casa GT, dove ieri è stata annunciata una "pausa" nel rilascio di nuovi…

18/12/2024