[Test] Casco Specialized Ambush

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Specialized presenta il suo nuovo casco Ambush, pensato per l’enduro o comunque per offrire più protezione dei classici caschetti da XC. Abbiamo potuto provarlo durante le ultime settimane, così da potervi dare le nostre prime impressioni insieme alle informazioni di rito.



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Quello che ci ha colpito di più dell’Ambush è stata la cura nei dettagli, che ha portato ad alcune soluzioni molto interessanti. Cominciamo con il sistema di fissaggio dei lacci. Questi sono ancorati al casco in due posizioni, per poi passare in una solida asola di plastica che ne regola la distanza dall’orecchio. Sotto il mento si può allentare/tirare la tensione dei lacci. La forma delle asole fa sì che non si creino pieghe fastidiose nei due lacci che salgono verso la testa e, una volta trovata la regolazione ideale, non si muove più niente.

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La visiera è piuttosto corta, andando in controtendenza con altri caschi che, a parere di chi scrive, diventano inguardabili proprio per le visiere enormi, e viene regolata in altezza da un meccanismo dentato molto preciso e facile da settare, anche se si vuole mettere la mascherina sul casco quando si pedala in salita.

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La rotellina posteriore dedicata a regolare la tensione del casco intorno alla testa del rider merita una menzione particolare. Infatti il sistema, chiamato Mindset 360, non stringe la testa solo nella sua circonferenza, ma la avvolge completamente, senza però avere fastidiosi punti di pressione. Anzi, si è rivelato molto comodo, anche dopo molte ore passate in sella. La rotellina è facilmente azionabile anche quando si pedala e con i guanti.
L’altezza del casco è regolabile  in cinque posizioni verticali grazie alla dentatura delle due fascette che scendono sulla nuca, mentre abbiamo notato che le fascette che scorrono ai lati della testa , sopra le orecchie, non interferiscono per nulla con le asticelle degli occhiali, cosa più unica che rara per un casco “enduro”.

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Nelle confezione si trovano due set di imbottiture, una più spessa dell’altra per adattare l’Ambush alla propria testa. Noi abbiamo optato per quella più spessa perché più comoda e perché riesce ad assorbire più sudore.

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Visto che stiamo parlando di sudore, dobbiamo sottolineare come la caratteristica che più ci è piaciuta di questo Ambush è la ventilazione. Infatti questo non è solo uno dei caschi più comodi che abbiamo mai provato, ma anche quello più fresco, cosa dovuta in gran parte alle due ampie fessure poste sulla fronte e alle sei situate sul retro che creano un flusso d’aria notevole. Potete notare dalle foto come le sei fessure posteriori siano davvero grandi.

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Fortunatamente non abbiamo avuto l’occasione di provare l’Ambush impattando con il terreno, ma avendo passato la certificazione Nord Americana ed Europea non abbiamo molti dubbi riguardo alle sue doti protettive. Abbiamo chiesto a Specialized se non avessero preso in considerazione il MIPS (per saperne di più cliccare qui), e ci è stato risposto che il vantaggio di quel sistema è molto circostanziato a specifiche dinamiche di caduta, ma che viene controbilanciato da una calzata meno stabile che condizionerebbe la sicurezza del casco in altre situazioni.

Concludendo questo primo test, possiamo dire che l’Ambush ci ha convinto sotto tutti gli aspetti. Ventilazione, sistema di regolazione e peso ne faranno un best seller.

State sintonizzati per il test di lunga durata!

Colori disponibili in Italia: nero.
Peso: 279 grammi in taglia M senza visiera.
Prezzo: 179 Euro

Specialized.com

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