Negli anni abbiamo provato un po’ di tutto, tra bici ed equipaggiamento, ma una domanda che torna in continuazione è quale sia la migliore ginocchiera. Ne abbiamo provate sette e, chiaramente senza il proposito di darvi una panoramica completa del mercato, vi presentiamo qui le loro caratteristiche e i nostri giudizi.
Cosa determina una buona protezione? Il comfort? La durata? La protezione? Siamo sicuri che si tratti di un mix di tutto quello che può venirci in mente. Ci sono le ginocchiere in stile robocop, con le quali si uscirebbe illesi dalla maggior parte delle cadute, ma come andranno quando si tratta di pedalare?
Oppure le ginocchiere più morbide e confortevoli, siamo sicuri che proteggano dalle rocce appuntite? Nel seguito vediamo pregi e difetti di diverse protezioni.
Il marchio G-Form è nato qualche anno fa, comparendo nei negozi presentato ai clienti come produttore di protezioni comodissime, perfette per i bambini e indossabili sotto (ma anche sopra) i pantaloni.
Comfort: Le ginocchiere G-Form Pro X sono comode. Parliamoci chiaro, non è che ci sia moltissimo materiale. Il tessuto è morbido e non scalda troppo.
Durata: Abbiamo usato queste protezioni sotto i pantaloni, ci abbiamo fatto parecchi salti e molti giri trail. Al momento, a parte qualche piccola abrasione, sono intatte e funzionano bene.
Protezione: La tecnologia RPT (reaction protection technology, si tratta di quei materiali che si induriscono all’impatto) permette di mantenere morbido il guscio protettivo fino al momento dell’impatto, anche se le fessure tra i diversi tasselli che compongono la protezione potrebbero non proteggere da rocce o radici in grado di infilarcisi. I tasselli tendono inoltre a scivolare/stirarsi leggermente durante un impatto.
Estetica: Le G-Form Pro X hanno un’estetica un po’ insolita, con un look futuristico. Sembrano estratte dalla divisa di un personaggio di Star Wars. Starebbero bene nel guardaroba delle tartarughe ninja.
Una protezione pensata per il trail, dal famoso marchio svedese.
Comfort: Le POC VPD System sono le protezioni più comode che abbiamo mai usato. Il tessuto usato è “poliammide ad alta tenacità per ridurre gli sfregamenti e resistere alle abrasioni“. Il materiale resta morbido quando si bagna e non si arriccia dietro il ginocchio.
Durata: Le System VPD sono reduci da un viaggio di un mese attraverso diversi trail europei oltre a qualche downhill furgonata. Hanno subito qualche impatto sulla parte frontale, ma non ne danno segno.
Protezione: La copertura offerta da queste ginocchiere è un po’ ridotta in verticale: una buona cosa per la pedalata, un po’ meno per la protezione vera e propria. Lateralmente invece la protezione è adeguatamente estesa e fa sentire il ginocchio ben avvolto. L’unico svantaggio di queste ginocchiere è che scivolano un po’, quindi non è difficile che, in caso di caduta, si muovano. Va detto però che questo problema potrebbe essere riconducibile a una scelta sbagliata nella taglia.
Estetica: Le System hano un design pulito ed elegante, nel solo colore nero. Approvate.
La scelta dei veterani del bikepark.
Comfort: le Dakine Hellion sono protezioni da discesa. Detto questo, dovrebbero conunque essere comode, no? Se da un lato vestono bene, va detto anche che i materiali utilizzati non sono i più comfortevoli da tenere a contatto con la pelle. Dopo ore di DH, soprattutto se usate sotto i pantaloni, queste ginocchiere lasciano qualche segno.
Durata: Queste protezioni sono state usate nel bikepark di Whistler ed hanno fatto un sacco di DH. La parte frontale è un po’ graffiata, ma le cuciture sono ancora intatte e non ci sono cedimenti di rilievo.
Protezione: Le Hellion coprono bene tutto il ginocchio ed adottano la schiuma AriaprenePro, che in poche parole è più protettiva ma anche più leggera rispetto alla media delle altre sul mercato.
Estetica: La grafica è nera e grigia e in generale il disegno è quello della ginocchiera tradizionale.
Le Slayer sono l’ultima offerta di Dakine per il trail. Una ginocchiera senza velcro, leggera e ben ventilata.
Comfort: Le Slayer sono facili da indossare e confortevoli. Sono preformate in maniera forse esagerata, nel senso che quando si sta in piedi sporgono parecchio in avanti. In bici questa curvatura è più apprezzabile, ma resta l’impressione che non ci fosse il bisogno di farla così accentuata. La parte posteriore aperta migliora ventilazione e comfort.
Durata: Le Slayer si sono rivelate robuste e nessun punto di cucitura ha ceduto, il che è sempre un buon segno. Le grafiche hanno cominciato a staccarsi leggermente, ma è solo una questione estetica.
Protezione: Queste protezioni hanno una buona quantità di materiale che si estende molto sopra e sotto la schiuma. È una caratteristica che ci piace perché protegge da rami e spine o nel caso si perda un pedale.
Estetica: Sono protezioni non troppo voluminose, che si integrano bene con quasi ogni altro capo.
Le Launch Enduro sono protezioni dal design minimalista e gradevole di Fox.
Comfort: Le Launch Enduro sono semplici da indossare e sono fatte con confortevoli pannelli di neoprene. Sono ben ventilate e non danno fastidio alla pelle anche quando è sudata.
Durata: Le protezioni hanno subito diverse cadute, il logo anteriore di quella sinistra è graffiato, ma le cuciture tengono e la lavatrice non fa alcun danno.
Protezione: Ciò che più ci è piaciuto nelle Launch Enduro è la loro struttura a tubo. La zona del ginocchio è protetta a 360° e l’imbottitura è più spessa sul davanti; il neoprene fornisce qualche millimetro in più di protezione ai lati e sul retro della protezione, rispetto ad altri modelli. Non ci aspettiamo che queste ginocchiere riparino bene da urti contro rocce appuntite, ma per il trailriding sono perfette.
Estetica: Colore grigio e grafiche non troppo appariscenti. Queste protezioni sono al livello della concorrenza.
Le Launch Pro D3O sono le sorelle maggiori delle Launch Enduro, con una copertura rigida rimovibile.
Comfort: Si adattano bene alla curva del ginocchio e condividono con le Launch enduro il neoprene Ariaprene. La ventilazione è molto buona, per quanto possibile su una protezione con guscio frontale rigido.
Durata: Queste protezioni sono disegnate per un uso pesante. I gusci anteriori sono graffiati ma tutto funziona ancora bene e le cuciture sono a posto.
Protezione: La calotta rigida protegge anche contro gli spigoli. Le Launch Pro avvolgono bene il ginocchio e la lunghezza è quella giusta.
Estetica: Il pezzo anteriore in plastica non è troppo voluminoso e le fasce mantengono bene in posizione le protezioni.
Le 7iDP Transition sono le protezioni più polivalenti e quelle che vestono meglio tra le ginocchiere che abbiamo provato di recente.
Comfort: Sono le protezioni più lunghe tra quelle testate e hanno inserti in gomma per non scivolare. Vengono formate a caldo sul ginocchio del rider. Se vivete in una regione dove le temperature sono generalmente basse, queste protezioni non sono sufficienti a tenere caldo. La rete elastica mantiene ben ventilata la parte posteriore del ginocchio.
Durata: Le cuciture sono di buona qualità e tengono ottimamente. Nessuna parte delle protezioni ha ancora ceduto.
Protezione: La copertura garantita dalle Transition è ottima. Ci piacerebbe che fosse un po’ più estesa ai lati, anche se questa è la principale caratteristica della nuova versione firmata Sam Hill, che non vediamo l’ora di provare. Lo spessore della protezione è perfetta per la maggior parte delle applicazioni trail.
Le POC Joint VPD sono le protezioni più comode che abbiamo mi usato. Le Fox Launch Pro sono le migliori per un uso pesante e le 7iDP le più versatili, con le Dakine Slayer che seguono a ruota. La scelta della migliore ginocchiera è una questione molto personale e noi suggeriamo caldamente di provare qualsiasi modello prima di comprarlo.
Per maggiori informazioni: POC, 7iDP,G-Form, Fox, Dakine
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