Ho utilizzato la Evil The Offering per 7-8 mesi, testandola come telaio invece che come bici completa e usandola come base per testare i vari componenti. Fin qui ha visto sia l’ammortizzatore di serie RockShox Super Deluxe RCT che l’upgrade all’ammortizzatore a molla Push 11.6. Una bici incredibilmente versatile che ho usato con molte delle sue potenziali configurazioni. Questo include il setting delle geometrie higher/steeper così come il lower/slacker, con forcella da 140mm e da 150mm e in tutte le combinazioni che queste variabili offrono. Non ho guidato la bici con forcelle da 160mm dato che non sono un patito delle bici con forcelle dall’escursione superiore a quanto consigliato dal produttore ma da ciò che ho compreso nel test credo di aver intuito come possa comportarsi con questo setup. Oltre alle opzioni già menzionate, ho fatto delle prove con tre differenti offset della forcella che includono il 42, il 46 e il 51mm. L’ultimo è quello raccomandato da Evil. Detto ciò, con la categoria delle 29″ a media escursione così fiorente in questo periodo, di seguito il mio pensiero su questa bici tuttofare.
Tutte le bici Evil hanno lo stesso aspetto estetico grazie al design che si adatta a tutte le categorie di bici. Tutti i modelli usano lo stesso sistema di sospensione DELTA, che è unico nel fatto che quando si cambia tra l’impostazione high e low, la cinematica resta inalterata, al contrario di ciò che succede con la maggior parte dei flip chip. Parlando di cinematica, la Offering è, come tutte le Evil, ottimizzata per lavorare sia con ammortizzatori ad aria che a molla.
Partendo dall’anteriore con il massiccio tubo di sterzo a forma di bulbo della Evil, si ha l’opzione di modificare l’angolo di sterzo di +/-1º tramite appositi set di calotte, ampliando le possibilità di setup. Ho già sperimentato questa opzione nei precedenti test delle Evil e ho sempre preferito la posizione neutra a 0° dell’angolo di sterzo quindi in questo test non sono intervenuto su questo aspetto.
Il cavo del telescopico passa interno al telaio mentre per freno e cambio il passaggio è esterno ma pulito ed esteticamente soddisfacente. Anche il movimento centrale filettato semplifica la manutenzione. In aggiunta alla protezione in gomma per il tubo obliquo, troviamo un guscio in gomma a protezione del carro dalla catena che riduce il rumore.
Evil propone allestimenti sia con RockShox che con Fox. Anche per il telaio c’è la possibilità di scegliere tra lo standard RockShox Super Deluxe RCT o, per 75 dollari in più, l’upgrade al Fox DPX2 per quanto riguarda gli ammortizzatori ad aria. Il Push 11.6 è un upgrade da 900 dollari se si sceglie l’ultra top di gamma come ammortizzatori a molla. Comunque si possono scegliere per conto proprio anche alternative dal costo inferiore come RockShox, Fox, Ohlins, Marzocchi, etc.
Da sinistra a destra. Tutte le Evil hanno un indicatore di sag integrato. Le bici richiedono il 30% di sag e a causa della posizione incassata dell’ammortizzatore, sarebbe difficile misurarlo con qualsiasi prodotto che non sia un RockShox che ha le indicazioni sullo stelo. Conosciuti per l’altezza molto bassa del movimento centrale, le biellette per modificare le geometrie sono segnate come Low e X-Low. Infine un astuto aggiornamento al telaio nell’ancoraggio inferiore dell’ammortizzatore che ora è forato e consente di scaricare l’acqua invece che raccoglierla.
Sembra che per Evil la lunghezza perfetta del carro dei suoi telai sia di 430mm. La Offering vede la stessa quota relativamente corta abbinata a un carro più massiccio che lascia spazio a coperture fino a un massimo di 2.4″ di larghezza.
Qui sopra potete vedere il guidacatena integrato regolabile per corone da 30 a 34 denti. Infine un’immagine dello spazio lasciato da un copertone Specialized Butcher da 2.3″ tra i foderi del carro.
Evil ha allungato l’anteriore e reso l’angolo sella più verticale sulla Offering rispetto agli altri suoi modelli, rendendo questa bici una migliore scalatrice dal punto di vista della posizione in sella. Interessante che il proprietario Kevin Walsh non abbia aderito al trend delle forcelle con offset corto. A parte ciò, tutto il resto fa parte di ciò che si può considerare progressista, moderno e aggressivo. Un’ultima precisazione interessante è che a confronto della Calling (130mm di escursione e 27.5″) il movimento centrale è 8mm più alto. Personalmente penso che questa è stata un’ottima mossa dato che non ho mai utilizzato la Calling in posizione X-Low che è invece la mia preferita sulla Offering.
Ho iniziato a metà del range di escursione suggerito per la forcella con una RockShox Lyrik da 150mm. Parlando con Kevin mi ha detto che ogni singola persona dello staff di Evil usa 51mm di offset ma ho voluto fare qualche sperimentazione dato che non avevo mai usato forcelle con offset corto. Dopo un paio di mesi di test sono passato a una Pike da 150mm con il giusto offset da 51mm… ed ecco, Mr. Walsh sembrava sapere ciò che diceva. Non si può dire che la bici non andasse bene con il 42mm, era stabile in velocità e valida nei tornanti, anche se sui terreni pianeggianti e di media pendenza l’avantreno tendeva a chiudersi in curva. Una volta passato al 51mm la bici è rinata, con una precisione di sterzo come un rasoio.
Personalmente mi sono sentito molto a mio agio su alcune bici da 29″ a corta escursione mentre ho sempre avuto una certa avversione per le bici da 29″ a lunga escursione. Quando ho guidato per la prima volta la Following mi ha fatto sognare di cosa sarebbe stata capace una bici uguale ma con 10 o 20mm di escursione in più. Qualche anno più tardi, quel sogno è stato realizzato.
Partendo dalla salita, la Offering è piuttosto neutrale dal punto di vista della cinematica. Non ho praticamente mai usato il lockout nemmeno con l’ammortizzatore a molla. Non so spiegarne il motivo ma sembra ancora più stabile della sua sorella da 120mm, la Following. In merito alla posizione in sella, si capisce che sia una migliore scalatrice rispetto alla Following per il suo angolo sella più verticale e il reach più lungo. Entrambi questi fattori incoraggiano a tenere il peso più avanzato e a stare più dritti in sella. va considerato anche che il reach diventa più lungo se abbinato a forcelle con escursione più corta e viceversa. Ciò significa che in base all’escursione della forcella che si monta le geometrie ne seguono la destinazione d’uso.
Una cosa che non sarà mai enfatizzata abbastanza con le bici Evil è l’enorme gamma di opzioni di regolazione che le collocano al top di categoria. Con una forcella da 140mm, un ammortizzatore ad aria e le geometrie in posizione high/steep, la Offering diventa una bici da con cui poter correre una marathon. Settata in questo modo è un’incredibile scalatrice e una trail bike super versatile. Dall’altro capo dello spettro, con una forcella da 150mm (o anche da 160mm) e le geometrie su X-Low, perderà vivacità nelle salite in cambio di un maggior appetito per i terreni sconnessi. Tenendo questo a mente, a prescindere dalle geometrie per le quali opterete, ha uno dei migliori sistemi di sospensione in commercio e un’ottima costruzione in carbonio che consente una maneggevolezza unica in un’ampia varietà di terreni. Non mancano i commenti positivi per i cinematismi di Dave Weagle e anche questo non fa eccezione, con un buon equilibrio di sensibilità iniziale, sostegno a metà corsa e resistenza ai fondo corsa. Ho apprezzato soprattutto il sostegno a metà corsa che si traduce in reattività immediata e una sospensione che resta alta nella corsa quando si spinge in curva. Se non avete mai guidato una Evil, sappiate che la confidenza in aria e la precisione in curva sono temi ricorrenti. In parte per merito della sospensione sostenuta ma anche per il baricentro basso, le geometrie ben ideate e la valida costruzione in carbonio.
Quando si punta in discesa, la Offering dispensa confidenza su un’impressionante varietà di trail, terreni e condizioni. Ciò che è davvero impressionante di questa bici è che da un lato è agile e leggera mentre dall’altro lato può fare molto più di ciò per cui è nata. In primavera ho corso la TDS Enduro sulla mia bici a lunga escursione, la Devinci Spartan 27.5 con 180mm davanti e 165mm dietro. Col senno di poi, sono sicuro al 100% che avrei potuto correre tranquillamente con la Offering. Comunque, per una bici con un fulcro piuttosto basso e con la “mancanza” di un giunto Horst che modifichi il percorso ruota in modo che sia più retroverso, questa bici gestisce la velocità molto bene e non sembra soffrire di rallentamenti sugli urti in rapida successione. Non sorprende invece che questi attributi siano resi ancora più efficaci dall’ammortizzatore a molla Push 11.6 rispetto al RockShox Super Deluxe RCT.
Parlando della sospensione, l’ammortizzatore ad aria viene fornito di serie senza spacer per ridurre il volume dell’aria. Non sono uno di quelli che riempono gli ammortizzatori di spacer ma lo avrei preferito con un singolo spacer in più dato che ho trovato che la bici va a fondo corsa facilmente, soprattutto sui drop presi a bassa velocità e molto meno spesso a causa degli impatti sul trail. Potrei essere matto ma la sospensione della Offering mi è parsa un po’ più lineare rispetto agli altri modelli di Evil. Forse è per questo che mi è sembrata migliore nel gestire la velocità nello sconnesso, ma probabilmente è anche per il fatto che il reach maggiore ispira più confidenza.
Per i trail sui quali ho girato nell’area di Santa Cruz, mi sono trovato piuttosto bene con la forcella da 150mm. Ho optato prevalentemente per la posizione X-Low quando giravo con pedali clipless e per la posizione Low quando giravo con i pedali flat. Usare le regolazioni a proprio vantaggio è cruciale.
Dal punto di vista del design e dei dettagli, penso che Evil abbia fatto centro come sempre con ogni cosa al suo posto come regolazioni, protezioni, guidacatena, passaggio dei cavi etc. Comunque c’è una piccola eccezione. Pur avendo apprezzato il carro più spesso e massiccio che implica maggiore rigidezza rispetto agli altri modelli, lo spazio per il copertone è piuttosto risicato, anche con copertoni da 2.3″. Ho utilizzato un Magic Mary da 2.6″ all’anteriore e non comprendo perché si debba voler montare un copertone di tale larghezza al posteriore, tuttavia qualcuno lo fa, quindi occorre farne menzione. Comunque ho girato con la larghezza massima raccomandata di 2.4″ per un periodo senza problemi ma in condizioni di fango diventa piuttosto stretto. Anche in condizioni di asciutto l’interno del telaio si è un po’ segnato a causa dei detriti, quindi se la cosa vi preoccupa dovreste mettere della pellicola protettiva all’interno del carro.
Non è un caso che negli anni Evil si sia fatta la reputazione di costruire bici aggressive che spostano il limite. In ogni caso non è accurato descrivere la Offering in questo modo dato che le sue geometrie non sono realmente “al limite” ma sono anzi giuste e bilanciate. Forse l’unica cosa davvero impressionante della Offering è la sua versatilità. Generalmente le bici “tuttofare” non eccellono in nulla, ma non è questo il caso. Questa bici può reggere giornate intere a spingere a morte sui pedali o affrontare comodamente terreni che normalmente una bici da 140mm non si permetterebbe nemmeno di sognare. In merito al prezzo, partendo da 3,299 dollari per il telaio non c’è dubbio che non sia economico ma è in linea con quanto ci si aspetta di pagare di questi tempi per un telaio esclusivo. In termini di ciò che si riceve per quel prezzo, penso che le feature e la versatilità eclissino molte bici di questa categoria e di pari prezzo. Indipendentemente da come sceglierai di montare la bici, sarà assolutamente da urlo.
Sono fortunato ad avere diverse bici ma se dovessi tenere una sola bici, questa sarebbe una Evil Offering.
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