[Test] Focus JAM C SL

Autore: Francesco Mazza

Lo scorso Giugno siamo stati a Morzine per la presentazione ufficiale della Focus JAM, durante la quale abbiamo avuto modo di utilizzarla in una lunga e piovosa giornata di riding. La JAM rappresenta una novità assoluta nella gamma Focus, sia come segmento, dato che una All Mountain mancava nel range del marchio tedesco, sia come sistema di sospensione. In seguito al first ride eravamo rimasti soddisfatti della JAM, con un piccolo dubbio riguardante la taglia M troppo compatta, quindi ci siamo fatti consegnare una taglia L per un test approfondito di circa 2 mesi, che si è svolto in diverse località alpine e su molti dei trail di Finale Ligure, grazie all’ospitalità della nuovissima struttura B&B Rocca di Perti Mare.



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Analisi statica

La versione SL in test è full carbon, unico allestimento della gamma JAM a disporre sia del triangolo anteriore che del carro in carbonio. Gli altri allestimenti, mano a mano che si scende con il prezzo, hanno carro in alluminio o l’intero telaio in alluminio. Il triangolo anteriore ha linee generali molto semplici ma nel dettaglio molto curate, come la zona sterzo con la ormai tradizionale forma a diamante, derivato dalla Raven e che Focus sta adottando su tutta la gamma in carbonio. Il carro prosegue le linee del telaio ed è costituito da un unico pezzo formato da due triangoli praticamente simmetrici. La battuta posteriore è Boost 148, l’attacco della pinza freno è PM180 e la predisposizione per il portaborraccia offre ampia accessibilità.

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Il sistema di sospensione rappresenta il futuro delle full suspendend del marchio Focus. Denominato FOLD, acronimo di Focus Optimized Linkage Design, il nuovo cinematismo adottato dal brand tedesco è stato sviluppato per le nuove nate JAM e O1E, ma presto verrà applicato anche sul resto della gamma. Si tratta di un Single Pivot indiretto con azionamento pull grazie al quale gli ingegneri Focus sono in grado di gestire la curva di compressione in modo più accurato rispetto al cinematismo Single Pivot indiretto push adottato su SAM e Spine, dividendola fondamentalmente in due fasi: la prima regressiva, fino alla zona di sag, intorno ai 50mm di escursione, mentre da questo punto in poi, fino al termine dei 140mm di escursione, la curva diventa molto progressiva.

L’attivazione pull dell’ammortizzatore è delegata a due bielle di modeste dimensioni, compatte e posizionate in modo da creare il minimo ingombro. Collegata al carro troviamo la biella che ha la funzione di tirante, trasmettendo il movimento dal carro alla biella che, ancorata al telaio da un lato, comprime l’ammortizzatore dall’altro. La scelta di Focus per l’ammortizzatore ricade su di un RockShox Monarch in versione RT, quindi senza blocco totale ma dotato esclusivamente delle posizioni Open e Pedal. Approfondiremo questo aspetto nel paragrafo dedicato alla salita.

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La JAM C in allestimento SL monta una forcella RockShox Pike RCT3 da 140mm di escursione in versione Boost 110×15. Per chi volesse un po’ di escursione in più sull’avantreno, Focus mette a disposizione l’allestimento Factory con forcella Yari da 150mm.

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La trasmissione fa affidamento sul gruppo SRAM X01 Eagle a 12 velocità, con cassetta 10-50 e corona di tipo X-Sync 2 Eagle con 32 denti uncinati. La dimensione della corona è adeguata al range di rapporti ma probabilmente una corona da 34 denti risulterebbe più completa ed efficace sia in pianura e discesa, con il 34×10 che permetterebbe di tirare rapporti lunghi, che in salita con il 34×50 che risulterebbe sufficientemente agile per affrontare anche i tratti più ripidi e tecnici, che per inciso sono gli unici sui quali si rende necessario l’uso del pignone più grande.

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Le ruote in dotazione sono delle DT Swiss XM1501 da 27.5″ con mozzi Boost sia anteriore che posteriore. I cuscinetti del mozzo posteriore soffrivano di un lasco piuttosto pronunciato, ma occorre segnalare che la bici ci è stata consegnata in condizioni di usura notevoli. Le coperture sono di casa Continental, con una coppia di Der Baron Projekt 2.4 montati con camere d’aria, al posto dei Mountain King 2 previsti dalle specifiche di questo allestimento. Copertoni con una discreta tenuta in curva, buona scorrevolezza e ottima trazione in salita, che si sono difese abbastanza bene anche in condizioni di umido ma meno in situazioni di terreno secco e smosso.

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Il manubrio è marchiato Concept, brand che appartiene al gruppo di Focus, ed è largo 760mm con un rise di 20mm. Lo shape del manubrio, con 5° di upsweep e 9° di backsweep, è ben calibrato e lo rende un prodotto interessante, salvo per l’assenza totale di segni di riferimento per centrare il manubrio sullo stem. Quest’ultimo è sempre marchiato Concept ed è lungo 60mm, ma lo abbiamo sostituito subito con un attacco da 40mm per riportare la quota di reach alla stessa lunghezza della taglia M, avvantaggiandoci però delle quote di un telaio in taglia L. Approfondiremo questo dettaglio in seguito.

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I freni dell’allestimento SL sono gli ottimi SRAM Guide Ultimate, quindi con pinza S4 e leve in carbonio. Montano rotori Centerline da 180mm di diametro su entrambe le ruote.

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Per chi volesse montare una guarnitura a doppia corona, sul carro è previsto un attacco dedicato al deragliatore. Il passaggio delle tubazioni è interno al telaio e la porta di accesso per tutti i cavi (cambio, freno posteriore e telescopico) è situata in posizione frontale sul lato sinistro del tubo di sterzo, in modo che le tubazioni mantengano una linea pulita dal manubrio al telaio, creando il minimo ingombro. La guaina del cambio fuoriesce in prossimità della scatola del movimento centrale, in fondo al tubo obliquo, che è sprovvisto di una protezione dedicata. Abbondante, curata e funzionale invece la protezione batticatena in gomma integrata nel carro.

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Geometrie

In azione

Come anticipato, abbiamo scelto di farci consegnare la JAM C SL in taglia L, dato che nel first ride le nostre impressioni circa la taglia erano combattute. Questa una delle impressioni riguardanti la taglia nel first ride della JAM: “Abbiamo provato una taglia M ma […] ci sarebbe piaciuto poterla confrontare con una taglia L, magari con un attacco manubrio leggermente più corto di quello da 60mm di serie, per dare più incisività all’avantreno.” …e così abbiamo fatto. Rispetto alla taglia Medium, la taglia Large ha esattamente 20mm in più di reach, per cui sostituendo lo stem originale da 60mm con uno da 40mm abbiamo riportato la quota di reach a una misura consona all’altezza del tester, avvantaggiandoci però di una quota front/center più lunga. Il risultato è una bici estremamente bilanciata, più stabile, con un avantreno ben saldo al suolo e una guida decisa. Scopriamo come si comporta in ciascun ambito.

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Salita

La posizione di guida centrale e ben distesa consente di affrontare le lunghe salite scorrevoli con una buona postura che riduce l’affaticamento. La JAM scorre bene, anche grazie al peso contenuto, di poco superiore ai 12kg. Anche nei tratti più ripidi si riesce a salire con un buon ritmo, così come quando si vuole scattare aumentando il passo, dove la JAM reagisce bene offrendo buono spunto per le accelerazioni. La sospensione in posizione Open in questi casi è soggetta a una notevole oscillazione, che invece è meno fastidiosa quando si pedala a ritmo costante con una pedalata rotonda. La scelta della posizione Pedal è la più indicata per godere di una valida stabilità della sospensione durante la pedalata.

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Anche nel tecnico abbiamo scelto quasi sempre di inserire la posizione Pedal, per lo meno ogni volta che il trail consentiva di staccare la mano dal manubrio per spostare la levetta del Monarch. In questa posizione la stabilità è molto buona ma il cinematismo non perde la sensibilità iniziale e gode comunque di un affondamento sufficiente a garantire ottima trazione e assorbimento degli ostacoli anche dove il tecnico diventava molto impegnativo. Purtroppo in questi casi non è sempre possibile accedere alla levetta e quindi molti tratti li abbiamo dovuti affrontare in posizione Open, con la conseguenza di toccare spesso i pedali e le pedivelle sugli ostacoli, complice anche il movimento centrale piuttosto basso. Un comando remoto a manubrio per l’ammortizzatore potrebbe essere una soluzione efficace, considerando che il telaio è predisposto con l’apposito passaggio interno del cavo. Ottima la trazione in ogni condizione, sempre pronta allo slancio per il superamento degli ostacoli senza perdere aderenza, dato che si riesce a stare centrali sulla bici senza doversi sbilanciare in avanti. Lo spostamento in punta di sella invece è richiesto nei tratti tecnici molto ripidi, per evitare che la ruota anteriore si alzi, ma la scelta della taglia maggiore con stem più corto è facile che abbia influito in questo aspetto.

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Discesa

Anche in discesa la scelta della taglia L con stem da 40 ha influito, ma in modo nettamente positivo in tutti i frangenti. La posizione è maggiormente dominante e ci si sente pienamente dentro alla bici, con una stabilità superiore che consente di caricare maggiormente l’avantreno, per una guida più aggressiva e un maggiore controllo. Ciò nonostante l’agilità nei cambi di direzione non ne ha risentito e la JAM risulta intuitiva e facilmente gestibile in modo fluido anche nei tratti tortusi con curve chiuse. Nelle curve veloci la stabilità è comparabile a quella di una bici da Enduro e questo aspetto dona una confidenza davvero elevata.

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La sospensione sensibile e progressiva conferisce un’ottimo grip alla ruota posteriore. L’affondamento è fluido e corposo e la sensazione è di avere molta più escursione a disposizione, tanto che spesso ci siamo chiesti se una forcella da 150mm non sposerebbe meglio il comportamento della sospensione posteriore. L’assorbimento nello scassato è ottimo e la lunghezza front/center fornisce una stabilità più che adeguata, per cui si riescono a mantenere velocità piuttosto elevate anche nei tratti molto sconnessi. La progressività della curva di compressione è decisiva anche nella reattività della sospensione che rende la JAM molto divertente e favorisce una guida attiva e dinamica in discesa. Il carro non è particolarmente rigido, ma questa caratteristica rende la JAM poco nervosa e stancante, senza tuttavia inficiare sensibilmente la precisione di guida, compensata dal triangolo anteriore, solido e rigido.

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Conclusioni

Dando alla luce la JAM, Focus ha saputo unire le doti di scalatrice di una Trail bike con le doti discesistiche di una Enduro, creando una vera All Mountain che va a posizionarsi esattamente tra la Spine e la SAM nel suo range di prodotti. Divertente, agile e di sostanza, con una buona cura per i dettagli e una sospensione efficace, la JAM C SL è una bici intuitiva e piuttosto facile, adatta a tutti coloro che vogliono divertirsi sia guadagnando la salita che giocando in discesa.

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Allestimenti e prezzi

JAM C SL: €7.499 – Peso dichiarato 11,9kg – Peso verificato 12,1kg in taglia L
JAM C Factory: €5.599 – Peso dichiarato 13,3kg
JAM C Pro: €4.599 – Peso dichiarato 13,6kg
JAM Lite: €3.999 – Peso dichiarato 13,8kg
JAM Evo: €3.499 – Peso dichiarato 13,9kg
JAM Elite: €2.899 – Peso dichiarato 14,4kg

Focus Bikes

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