Ci sono sempre stati concorrenti validi sul mercato dei freni oltre a Shimano e SRAM ma pochi hanno fatto rapidi progressi quanto TRP. A salire sul ring a combattere contro Saint e Code ci sono i freni DH-R EVO, destinati a downhill ed enduro ma anche alle e-bike. Interessante come si distinguano tramite un approccio non convenzionale ad alcuni aspetti normalmente trascurati come la tubazione, il disco e il pistone del pompante. Alcuni mesi fa, TRP ci ha gentilmente inviato un set da testare: ecco come si è comportato.
I DH-R EVO utilizzano una pinza a 4 pistoncini con un’elegante finitura argento lucido. Le ampie sedi delle pastiglie aiutano a dissipare il calore e facilitano la sostituzione delle pastiglie poiché non è necessario rimuovere la pinza per farlo.
TRP ha optato per rotori spessi 2,3mm, circa mezzo millimetro di spessore in più della media. Potrebbe non sembrare molto, ma tutto il materiale aggiunto al rotore aiuta sostanziosamente a gestire il calore, con un miglioramento dell’8% secondo TRP. Rende anche il disco più rigido e più robusto.
I freni sono dotati di pastiglie TRP in resina ma è disponibile una versione metallica sinterizzata per una migliore resistenza all’usura e potenza in condizioni avverse.
Le leve dei freni sono dotate di collarino a cerniera e sono specifiche per destra e sinistra. C’è uno spessore di plastica all’interno del collarino che aiuta a prevenire danni al manubrio quando si stringe.
Il pomello di regolazione della distanza della leva è di facile accesso e utilizzo, con o senza guanti.
Uno sguardo più da vicino alla lavorazione del pompante, che è di dimensioni piuttosto consistenti.
La bici su cui ho provato i DH-R EVO ha sia reggisella che trasmissione SRAM AXS e gli adattatori Matchmaker di TRP sono stati sviluppati prima dell’avvento dell’AXS. Questo mi ha obbligato a usare collarini standard con qualche problema di interferenza con il display della mia e-bike (nella foto sopra). Comunque TRP ha in lavorazione degli adattatori compatibili con AXS.
La leva, ergonomica e ben curvata, è dotata di fori per il grip.
Il coperchio del serbatoio del pompante è in alluminio, non in plastica.
Quando TRP ha inviato questi freni, mi sono chiesto su quale bici li avrei messi: downhill, enduro o e-bike? Dato che volevo più potenza frenante sulla mia e-bike e che questi venivano spediti anche con un enorme rotore da 223mm, non ho dovuto pensarci troppo. Inoltre il peso della bici è un buon test per le prestazioni di un freno. Ho testato dischi da 180, 200 e 223mm e sono riuscito a dedicare del tempo sia alle mescole metalliche che a quelle organiche.
Sfortunatamente il primo set inviato da TRP trafilava un po’ di olio dalla pinza posteriore, che ha presto contaminato le pastiglie. Ho inviato il freno da revisionare e hanno scoperto e risolto il problema. TRP ha avuto solo 3 casi finora, incluso il mio, il che significa una casistica dello 0,004%. La loro versione ufficiale:
“Abbiamo messo sotto pressione per 2 giorni la pinza che ci hai inviato e l’abbiamo fatta funzionare 100 volte ogni 4 ore durante il giorno. Abbiamo potuto notare un po’ di olio trafilare dalla parte posteriore e dopo il completo smontaggio, abbiamo riscontrato che l’o-ring aveva una piccola fessura che causava quella perdita. Questo non è raro (per qualsiasi produttore) poiché il bullone che unisce le due metà a volte può pizzicare quell’o-ring. Anche se quella perdita potrebbe non verificarsi immediatamente (il motivo per cui ha superato i controlli qualità) quando la pinza inizia a essere utilizzata, le due metà torcono sotto sforzo, creando più movimento attorno a quell’o-ring e consentendo a piccole quantità di olio di fuoriuscire dal sistema.”
Ma come sarebbe stata gestita questa situazione per un consumatore normale? TRP ha spiegato il loro processo di garanzia. Prima di tutto, il loro programma copre 2 anni dal giorno dell’acquisto e tutto ciò che richiede una sostituzione della pinza include pastiglie nuove. Fondamentalmente un cliente può contattare TRP direttamente tramite e-mail, social media o tramite un rivenditore e, a seconda della situazione, in genere resta fermo per circa 4 giorni lavorativi.
Ora parliamo di come i freni hanno effettivamente funzionato in una vasta gamma di condizioni di riding tra Idaho, Washington e Utah. I DH-R EVO sono venduti con tubazioni molto lunghe ma tagliarli e ricollegarli senza dover eseguire uno spurgo completo è un gioco da ragazzi. Ci sono due cose che mi sono piaciute molto del tubo stesso. In primo luogo, non ha memoria di forma quindi è stato facile fargli seguire le curve richieste dal telaio. In secondo luogo, TRP utilizza tubazioni da 5mm, leggermente più piccole della media, e questo non solo migliora la pressione idraulica e quindi la potenza, ma facilita anche il passaggio all’interno del telaio.
Per quanto riguarda la leva, forma, grip e dimensioni sono molto confortevoli. Anche l’azione è fluida e con un’ampio range di regolazione della distanza. Ora veniamo al dunque: dato che il DH-R EVO è commercializzato come freno gravity ed è utilizzato da artisti del calibro di Brendog sia nelle gare di Rampage che in quelle di World Cup, mi aspettavo che, accoppiato a dischi da 223/200mm, sarebbe stato potente, ma non sapevo cosa aspettarmi come sensazioni. Se hai usato freni Shimano Saint o i nuovi XT e XTR, avrai notato che sono bruschi, con un feeling on/off. Al contrario, i freni Code di SRAM tendono a fornire potenza in ritardo. Classificherei i freni DH-R EVO nel mezzo tra Shimano e SRAM, perfettamente a metà tra potenza e modulazione. La potenza non è brusca ma, una volta che le pastiglie toccano il disco, lo mordono progressivamente. Una sensazione a cui mi sono abituato volentieri.
Anche per quanto riguarda le prestazioni su lunghe discese i freni sono validi e non ho mai sentito alcuna riduzione delle prestazioni. Personalmente non ho sentito una differenza enorme tra le due mescole, ma sono sicuro che entrambe funzionino in modo ottimale nelle condizioni previste. Infine, ho adorato la folle quantità di potenza offerta dall’enorme disco anteriore da 223mm. L’altra cosa che mi è piaciuta è che i rotori sono rimasti dritti anche dopo un paio di botte sulle rocce e non sono rumorosi, entrambi aspetti dovuti probabilmente al loro maggiore spessore.
Se cerchi un nuovo set di freni gravity e vuoi scostarti da Shimano e SRAM, i DH-R EVO sono da prendere in considerazione. Hanno uno dei migliori, se non il miglior feeling sul mercato. Durante la prova, i DH-R EVO sono stati potenti e affidabili in tutte le circostanze, ma quello che mi piace di più di loro è proprio il loro feeling. Non li toglierò presto dalla bici.
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