[Test] Giant Reign Advanced 1 2017

Autore: Francesco Mazza

Da circa 1 anno e mezzo, Giant è tornata in grande stile sul mercato italiano, aprendo la sede di Giant Italia in provincia di Varese, succursale diretta del brand taiwanese. L’obiettivo è quello di tornare grandi sul territorio italiano dopo alcune stagioni di assenza. Una valida politica commerciale sta permettendo a Giant di riconquistare un sacco di punti vendita, ma i suoi prodotti sono altrettanto validi? Scopriamolo nel test della Giant Reign Advanced.

Abbiamo scelto di testare l’allestimento Advanced 1, ovvero il più economico tra i due proposti da Giant per la versione in carbonio, che in relazione alla componentistica di cui è dotato ha un prezzo di listino interessante. Il tester è spesso a cavallo tra la taglia M e la L ma nel caso della Reign la scelta è ricaduta sulla M dato che le taglie di questo modello sono piuttosto lunghe. Il test si è svolto su una varietà di percorsi tipicamente alpini e in modo piuttosto intenso sui tracciati Enduro di Finale Ligure, grazie al servizio shuttle di Ride on Noli e all’ospitalità dell’Hotel Deutsche Familien.

Analisi statica

La Reign Advanced è realizzata con triangolo anteriore in carbonio. Giant produce nel suo stesso stabilimento taiwanese le diverse tipologie di fibra di carbonio che utilizza per i telai che costruisce, sia quelli marchiati Giant che quelli realizzati per altri marchi. La fibra adottata per la Reign Advanced è la T-700 che rappresenta la fibra top di gamma per Giant in ambito MTB, inferiore solo alle T-800 e T-1000 utilizzate per il settore BDC di alta gamma del marchio taiwanese. Il tipo di costruzione è rivolto alla ricerca della rigidezza e robustezza del telaio più che al risparmio di peso, difatti la Reign in questo allestimento raggiunge i 13,6kg complessivi. Non è tra le Enduro in carbonio più leggere sul mercato ma la rigidezza è notevole e il peso comunque è molto bilanciato e ben distribuito.

Le geometrie rivelano la destinazione race della Reign e la sua propensione alla guida cattiva in discesa, con un angolo sterzo aggressivo di 65° e un wheelbase particolarmente lungo: 1.191mm in taglia M. Il carro stesso ha una lunghezza generosa, votato alla stabilità della bici con i suoi 434mm. L’altezza del movimento centrale non è dichiarata ma abbiamo rilevato una quota piuttosto bassa: soli 342mm. L’altezza della scatola di sterzo è davvero contenuta, grazie alla particolare cura costruttiva denominata OverDrive con cuscinetti oversize e una generosa fasciatura di fibra di carbonio, che la rendono torsionalmente rigida nonostante l’altezza ridotta. L’unico neo a livello geometrico è rappresentato dall’angolo sella eccessivamente disteso che posiziona la sella troppo arretrata, pur spostandola tutta in avanti.

Il carro della Reign Advanced è in lega di alluminio AluxX SL ed è connesso al triangolo principale tramite il sistema di sospensione Maestro, appannaggio di Giant. Le performance della sospensione sono molto interessanti: sufficientemente stabile in pedalata anche ad ammortizzatore aperto, molto sensibile ai piccoli urti e moderatamente progressiva su tutta la corsa, per un feeling davvero plush. Si utilizza adeguatamente tutta l’escursione a disposizione e i fondocorsa non sono rari, ma mai bruschi. In frenata la sospensione resta attiva quanto basta, senza influire sull’assetto geometrico della bici.

In dotazione sulla Giant Reign Advanced 1, a gestire i 160mm di corsa alla ruota, troviamo un ammortizzatore FOX Float X2 in versione Performance, quindi con finitura nera dello stelo invece della più pregiata finitura Kashima e con possibilità di regolare esclusivamente le basse velocità di compressione e ritorno. Presente invece la pratica levetta che permette di selezionare la posizione Open o Firm, che non blocca l’ammortizzatore ma fornisce un’elevata stabilità, incrementando la stabilità stessa del sistema Maestro, lasciandolo al contempo libero di assorbire urti e asperità del terreno quando si pedala in fuoristrada.

In abbinamento all’ammortizzatore, la forcella è una FOX 36 Float Performance Elite da 160mm di escursione. Anche qui la finitura degli steli è anodizzata nera e la cartuccia in dotazione è la FiT4 con le 3 posizioni Open, Medium e Firm e la regolazione della compressione alle basse velocità, oltre ovviamente alla regolazione del ritorno. La battuta è Boost, quindi per mozzi 15×110 e il perno utilizzato è fisso, senza leva per lo sgancio rapido, per cui è necessaria una chiave a brugola da 6mm per togliere la ruota. Il comportamento della 36, seppure in versione Performance e quindi non la top di gamma, si è rivelato performante e coerente con le ottime prestazioni della sospensione posteriore.

La trasmissione è di casa Shimano con un gruppo XT 1×11 con corona da 32 denti e cassetta 11-46, che si è dimostrato un range più che adeguato alla destinazione d’uso. Per chi volesse utilizzare la doppia corona il telaio è predisposto di attacco Direct Mount per il deragliatore. Di serie è invece presente un utilissimo guidacatena MRP AMG V2 con slitta superiore abbastanza compatta e un generoso paracolpi inferiore in grado di salvaguardare corona e catena.

Anche i freni appartengono al gruppo XT di Shimano e sono equipaggiati con dischi Ice Tech da 200mm di diametro per la ruota anteriore e 180mm per la ruota posteriore. Si è reso necessario uno spurgo al freno posteriore dopo le prime uscite (ringraziamo Oddone Bici di Finale Ligure per l’assistenza), dopo di che l’impianto ha funzionato egregiamente per tutta la durata del test.

La Reign Advanced 1 è allestita con ruote in carbonio prodotte dalla stessa Giant. Si tratta del modello TRX 1 27.5 Composite con cerchi da 27mm di larghezza interna e 28 raggi Sapim Race incrociati in seconda per ciascuna ruota. I mozzi sono anch’essi Giant, il posteriore è 12×142 mentre l’anteriore è Boost 15×110. Si tratta di ruote di qualità davvero interessante: leggere, scorrevoli, rigide lateralmente ma al contempo sufficientemente confortevoli. Le coperture sono Schwalbe, con un Magic Mary 2.35 TrailStar all’anteriore e un Hans Dampf 2.35 PaceStar al posteriore, entrambi in versione Snakeskin. Giant fornisce la bici montata con camere d’aria, ma sfruttando la compatibilità Tubeless di cerchi e copertoni, è possibile eliminare le camere e ridurre il peso.

Il reggisella telescopico è prodotto direttamente da Giant ed è il modello Contact SL Switch Trail da 125mm di escursione. Questa escursione è dedicata alle taglie M ed L, mentre per la taglia S la corsa è di 100mm e per la XL ne viene adottato uno da 150mm. Sinceramente avremmo trovato indicata la corsa di 150mm anche per la taglia M, di conseguenza anche per la L, per limitare le interferenze con la sella durante la guida, causate dall’angolo sella disteso a cui abbiamo accennato sopra. Segnaliamo che il reggisella che ci è arrivato con la bici ha dato qualche problema durante la prima uscita di prova, ma Giant Italia ce ne ha inviato un altro identico in sostituzione, che ha funzionato perfettamente per tutta la durata del test, lasciandoci tra l’altro particolarmente soddisfatti per prontezza e fluidità.

Il manubrio che abbiamo trovato sulla Reign Advanced 1 che ci è stata fornita per il test è un Giant Contact SLR DH Composite, ovvero in carbonio, da 800mm di larghezza e 20mm di rise. In realtà questo manubrio appartiene all’allestimento Advanced 0, mentre la bici in test avrebbe dovuto avere la stessa versione ma in alluminio, il Contact SL DH, che ha comunque quote geometriche identiche alla versione in carbonio. L’attacco manubrio è un Truvativ Holzfeller da 50mm di lunghezza, misura prevista per le taglie M ed L, mentre per la S è previsto il medesimo attacco ma con lunghezza di 40mm e per la XL la misura è di 60mm.

Il passaggio dei cavi è interno al triangolo anteriore mentre scorre all’esterno del carro. Nel primo riquadro notiamo l’ingresso della tubazione del freno posteriore e della guaina del cambio che si inseriscono sul lato del telaio. Dal lato opposto, allo stesso modo, si inserisce la guaina del comando remoto del reggisella. Nel secondo riquadro vediamo l’uscita della tubazione del freno che prosegue poi sopra al fodero basso del carro. Notiamo anche la predisposizione del portaborraccia, che su bici da Enduro non è sempre scontato che ci sia. Nel terzo riquadro si nota la generosa protezione in gomma della parte terminale inferiore del tubo obliquo, attraverso la quale fuoriesce il cavo del cambio, che nella terza foto vediamo proseguire lungo il fodero basso, fissato al carro assieme alla protezione batticatena in gomma, marchiata Giant.

Salita

Quando si inizia il test di una bici da Enduro race con geometrie così aggressive, si parte inevitabilmente con l’idea che la salita debba essere una sorta di calvario necessario al solo scopo di raggiungere la partenza del percorso e quindi la discesa, ma non questa volta, perchè la Reign Advanced travalica questo pregiudizio e offre prestazioni notevoli anche quando lo sguardo è rivolto a monte.

La posizione in sella è dominante e si ha pieno controllo sulla ruota anteriore anche sulle salite ripide, nonostante l’angolo di sterzo di 65°. Come anticipato, l’angolo sella è particolarmente disteso e per avere una posizione di pedalata ottimale in relazione al movimento centrale, abbiamo dovuto spostare in avanti la sella al massimo concesso dal suo carrello e, potendo, l’avremmo fatta avanzare di altri 2 centimetri.

Il cinematismo Maestro adottato sulla Reign è sufficientemente stabile di per sé grazie alla quota neutrale di antisquat, quindi con la leva del Float X2 in posizione Firm si può contare su un’ulteriore stabilità della sospensione per le salite scorrevoli ma anche per i tratti tecnici dove, sfruttando la capacità di assorbimento dell’ammortizzatore anche in posizione Firm, ci si avvantaggia di un grip sempre ottimale e di altrettanta trazione. La Reign Advanced si presta volentieri a trascorrere molto tempo in salita anche su dislivelli impegnativi e non risulta particolarmente stancante, nemmeno nei brevi tratti molto tecnici, dove comunque riesce a disimpegnarsi bene e a dire la sua, nonostante le geometrie nettamente discesistiche.

Discesa

Puntando a valle si scopre il vero spirito della Reign Advanced: puro divertimento in discesa. La posizione di guida è ottima e le geometrie la rendono intuitiva ed estremamente maneggevole. Precisa in curva e facile da manovrare, invoglia a cercare traiettorie veloci grazie alla sua elevata stabilità. Favorisce la guida attiva con il peso caricato sul manubrio, largo e dalla geometria aggressiva con i suoi 5° di backsweep e 5° di upsweep, quindi si ha pieno grip e controllo della ruota anteriore, ben salda al suolo grazie ai 65° di angolo di sterzo e alla forcella rigida e performante. A volte nelle curve flat ci si trova a spingere talmente sull’anteriore che la ruota posteriore tende a scappare in sovrasterzo, ma in modo piuttosto prevedibile, quindi basta una minima correzione della posizione per recuperare immediatamente il grip. Il baricentro basso e centrale rende i cambi di direzione semplici e veloci, permettendo di ritardare le staccate a vantaggio di una guida più fluida e dinamica.

Allo stesso modo nei tratti tecnici e ripidi si può contare su di una guida aggressiva restando con il peso sull’anteriore o al limite centrale, quindi senza necessità di arretrare, anche grazie alla sospensione che resta sufficientemente attiva sotto l’influenza del freno, lasciando neutrale l’assetto geometrico. In questi frangenti però ci mette nuovamente lo zampino l’angolo sella disteso che, anche a reggisella completamente abbassato, fa sì che la sella interferisca tra le cosce quando si arretra nei tratti più ripidi e sconnessi, creando uno sfregamento che, nelle giornate di riding intenso come per esempio girando con gli shuttle, diventa fastidioso.

La gestione fluida e corposa dei 160mm di corsa a opera della sospensione Maestro, rappresenta uno dei punti di forza della Reign. La curva di compressione moderatamente progressiva è ben calibrata e permette di utilizzare tutta l’escursione a disposizione in modo omogeneo su tutta la corsa, con un comportamento prevedibile della sospensione che non risulta mai nervosa o stancante ma al contempo è sufficientemente reattiva da consentire una guida dinamica. La ruota posteriore è sempre ben incollata al suolo e l’insieme del carro rigido e delle ruote in carbonio rende il retrotreno preciso e stabile tanto quanto l’avantreno.

Conclusioni

La Reign Advanced nasce come Enduro race ma grazie alla sua agilità e maneggevolezza ha la capacità di essere divertente anche a ritmi meno serrati per le uscite con gli amici. Ciò nonostante vi sfidiamo a cedere alla tentazione di spingerla al massimo, considerando che più si aumenta il ritmo e più la si apprezza. Belle geometrie a parte il neo dell’angolo sella, ottimo sistema di sospensione e allestimento più che adeguato per una bici pronto gara.

Allestimenti e prezzi

Reign Advanced 0: €6.999
Reign Advanced 1: €4.999 – Peso verificato 13,6kg in taglia M senza pedali e con manubrio carbon
Reign Advanced telaio: €2.999
Reign 1: €4.399
Reign SX: €3.599
Reign 1.5 LTD: €2.999
Reign 2 LTD: €2.499

Giant Bicycles

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