Giant USA ci ha mandato in anteprima la nuova Trance 2022 nel montaggio Pro 29 1. Giant stessa ci ha detto che non è una bici da XC e neanche da downcountry, ma una trail a corta escursione: 120mm al posteriore, 130mm all’anteriore, geometria aggressiva e variabile, nonché un vano portaoggetti situato nel tubo obliquo. Il modello in prova era dotato del sistema di sospensioni elettroniche Fox Live Valve.
Guardatevi con calma tutti i dettagli e il riding nel video:
L’update che salta di più all’occhio è la geometria variabile tramite flip chip. Si può cambiare la sua posizione con una singola chiave a brugola allentando il chip posto nel link superiore che va all’ammortizzatore. La viariazione è di +/- 0.7° sull’angolo sterto e +/- 10mm sull’altezza del movimento centrale. Niente di estremo, ma facile da notare nella variazione di comportamento della bici.
Il colore del telaio può sembrare nero, ma nella luce si possono notare delle parti quasi metallizzate.
Tutti i punti critici hanno delle protezioni e il paracatena rende la bici molto silenziosa.
Per la prima volta Giant offre un vano portaoggetti sotto il portaborraccia sul tubo obliquo. Si gira il bottone di 90°, e si apre. È un po’ difficile inserire gli oggetti nel telaio a causa della larghezza ridotta dell’apertura, a sua volta dovuta al tubo obliquo piuttosto stretto. Inoltre si va ad interferire con i cavi che passano internamente al telaio.
Il modello Advanced Pro 29 1 ha un gruppo quasi completamente Shimano XT, con pacco pignoni 10-51T.
L’unica parte non Shimano è la guarnitura Praxis Girder in carbonio. Molto rigida e robusta. Non solo, la corona di Praxis ha un’ottima ritenzione della catena e le pedivelle da 170mm ci ricordano che questa non è una bici da xc.
Anche i freni sono degli Shimano XT a 4 pistoncini. Potenti, avrei preferito un disco da 200mm all’anteriore in un paio di occasioni durante il test, al posto di quello da 180mm.
È la prima volta che vedo il sistema di sospensioni elettroniche Fox Live Valve su una bici che non sia il top di gamma con sospensioni Factory. Vi rimando al nostro test per tutti i dettagli. In questo caso la tecnologia si trova in una forcella Fox 34 da 130mm e in un ammortizzatore DPX2 trunnion 185x50mm con un rapporto di leva 2.4:1.
I cavi aggiuntivi dovuti al Live Valve sono stati integrati bene con i cavi e tubi di trasmissione e freni, con un risultato estetico piacevole.
Diversi i componenti marcati Giant che sono stati decisamente migliorati. In primis la sella, che non mi era mai piaciuta: la nuova Romero SL è un grande passo avanti, diventando una buona sella. Il travel del reggisella telescopico si può settare fra 170 e 200mm, sulla bici test in taglia L ha 200mm di escursione, perfetto per le mie gambe lunghe. Lavora bene, anche se il feeling della leva del comando remoto non mi ha entusiasmato. In ogni caso, si potrebbe anche solo cambiare il remoto, il reggi è veramente ben fatto.
Le manopole, che ricordano nel disegno quelle di Sensus, sono molto comode, mentre il avrei preferito un manubrio da 800mm di larghezza al posto di 780mm. Infine, grazie Giant per non aver tagliato troppo corto il cannotto della forcella!
Anche le ruote sono di casa Giant: TRX 2 in carbonio con canale interno di 30mm e mozzi sempre Giant. Sono un giusto compromesso fra rigidità e assorbimento delle asperità, malgrado il loro aspetto super massiccio.
La combinazione dei pneumatici ci ricorda che questa è una bici da trail: Maxxis Minion DHF eAggressor, entrambi da 2.5″.
In taglia L direi che è esattamente la geometria che vorrei per questo tipo di bici.
Ho usato la nuova Trance in gran parte nella configurazione bassa/aperta che ben si addice ai sentieri dove giro di solito, ma per itinerari lunghi su terreni più facili probabilmente la geometria alta/chiusa sarebbe meglio. Il telaio è rigido e preciso nelle curve, nonché molto silenziosi malgrado i tanti cavi dovuti anche al Fox Live Valve.
A tal proposito, Fox ha fatto un bell’upgrade al sistema elettronico delle sospensioni, rendendolo un po’ meno duro, grazie a modifiche sia dalla parte del software che della taratura delle sospensioni. Fox ha diminuito l’angolo in cui le sospensioni si aprono perché sentono di essere in discesa, le valvole rimangono aperte più a lungo e il limite in cui si aprono è stato abbassato per far lavorare meglio le sospensioni.
Dal punto di vista meccanico, l’ammortizzatore usa adesso lo stesso pistone del Float X2 e l’idraulica è stata aggiornata secondo i nuovi algoritmi di cui vi ho appena parlato.
Come si traduce tutto ciò sul sentiero? Meglio di quanto mi aspettassi e di sicuro meglio di quando mi ricordassi il vecchio Live Valve. Per me il punto fondamentale è non doversi più preoccupare di aprire o chiudere le sospensioni, e Fox ha raggiunto questo obbiettivo. Si può modificare la soglia di attivazione attraverso i 5 livelli, questo è quanto. Quello che non mi piace è il dover guardare sotto il tubo orizzontale per capire su quale setting ci si trovi, se proprio ne sentissi la necessità.
In ogni caso, la connettività Bluetooth è stata migliorata e ora tutto il fine tuning si può fare tramite l’app sul telefono.
Al di là dell’elettronica, le sospensioni lavorano veramente bene sia per quando riguarda la cinematica del carro che per quanto concerne gli elementi idraulici. Era la prima volta in sella alla nuova 34 e ho solo aggiunto un riduttore di volume per non arrivare poi quasi mai al fondo corsa. La struttura della 34 è rigida il giusto, mi piacerebbe avere l’opzione di montare un paragango come quello della 36 o della 38.
Non ho sentito il bisogno di rendere più progressivo l’ammortizzatore, anche se Fox offre un’ampia gamma di riduttori. La trazione è ottima, la bici copia bene gli ostacoli e le due sospensioni armonizzano alla grande.
La Trance pesa sicuramente di più di quanto uno si aspetti, d’altro canto è polivalente e permette di farci (quasi) tutto. In salita, quando ho spento il Live Valve per sentire come lavora il carro senza trucchi, ho notato che oscilla poco e non fa perdere inutilmente energie.
Per quanto riguarda la componentistica, come già detto, sono contento che Giant abbia decisamente migliorato le parti fatte in casa.
Il gruppo Shimano XT mi ha impressionato positivamente. La cambiata non è così delineata come quella di SRAM, ma è chiaramente migliore sotto sforzo. La guarnitura Praxis è robusta e molto rigida, una bella sorpresa.
I freni XT a 4 pistoncini sono stati testati da noi in diverse occasioni, e non posso che confermare le sensazioni: potenti, costanti e silenziosi.
Ho scritto molto del Live Valve in questo test, ma ci tengo a sottolineare che la nuova Trance non dipende da questo sistema elettronico. Ci sono altri due modelli in carbonio con sospensioni classiche, così come il kit telaio e due modelli in alluminio.
La Giant Trance 2022 è una gran bici. Una allrounder efficiente che rompe il trend delle “Downcountry” e probabilmente ne inizia uno nuovo, quello delle bici da trail con poca escursione e geometrie moderne.
La nuova gamma è disponibile sul mercato italiano nei modelli Trance Advanced Pro 29 0 “Pulp Gray” (€11.299,00), Trance Advanced Pro 29 1 “Carbon / Black Diamond” (€6.449,00) e Trance Advanced Pro 29 2 “Metal” (€4.749,00).
Sarà anche disponibile separatamente il telaio Trance Advanced Pro 29-FR “Bronze Slate” (€3.999,00).
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