[Test] Giant Trance Advanced 1 2017

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Autore: Francesco Mazza

Dopo il test della Reign Advanced 1 dello scorso novembre, torniamo a parlare di Giant con il test della versione 2017 della Trance, il modello da All Mountain del brand taiwanese. Abbiamo presentato la nuova Trance ad agosto, nel report di uno spettacolare tour nel backcountry canadese organizzato da Giant. Di recente Giant Italia ci ha messo a disposizione una Trance per un test più approfondito che come consuetudine si è svolto per buona parte sui trail di Finale Outdoor Resort, grazie all’ospitalità del B&B La Rocca di Perti Mare. Abbiamo scelto di mettere alla prova l’allestimento Advanced 1 della Trance che è quello intermedio tra i 3 con telaio in carbonio proposti da Giant: la componentistica di questo allestimento e il suo prezzo di listino ne fanno un prodotto sicuramente interessante.



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Analisi statica

La nuova Giant Trance Advanced ha il triangolo anteriore del telaio costruito in carbonio Advanced Composit, che è la tecnica costruttiva che caratterizza i migliori telai MTB del marchio taiwanese. Così come per la Reign infatti, anche la Trance è realizzata con fibre Toray T-700 organizzate come disposizione e quantità in modo da garantire un’adeguata combinazione di robustezza, rigidezza e peso in relazione alla destinazione d’uso.

Le geometrie, come anche il design, sono rimaste fondamentalmente uguali a quelle del modello predente, confermando l’evoluzione di un modello storico della gamma Giant che viene migliorato aggiornando i piccoli dettagli ma tenendo immutato il carattere. L’adozione di una forcella con 10mm in più di escursione non influenza l’angolo di sterzo che Giant ha conservato a 67°, ma influisce ovviamente sulla quota di stack che aumenta di conseguenza. L’angolo sella, che molto ha influito nel giudizio finale del test della Reign, è anche qui parecchio accentuato ma è mezzo grado più verticale rispetto a quello della sorella da Enduro e questa differenza, seppure minima, è già sufficiente a riportarlo a una quota più accettabile. Il top tube è stato allungato di 10mm per ognuna delle 4 taglie disponibili e il reach aumenta conseguentemente nella stessa misura. Il carro invece viene contenuto a 435mm, quindi 5mm più corto del modello precedente. La lunghezza complessiva della bici subisce quindi un aumento di lunghezza nell’ordine dei 5mm, con la posizione di guida del rider che si allunga leggermente ma al contempo si mantiene centrale sulla bici.

Anche il cinematismo Maestro è rimasto fedele alla tradizione Giant, ma è stato profondamente rinnovato. Il carro è in lega di alluminio AluxX SL ed è stato aggiornato in piccoli dettagli volti a migliorare rigidezza e robustezza, ma anche la funzionalità, come per esempio il passaggio interno della guaina del cambio. Lo spazio a disposizione dei copertoni è aumentato grazie all’adozione dello standard Boost 148. La biella superiore è completamente rinnovata sia nella forma che nel materiale, dato che ora è realizzata in carbonio. I punti di influcro e i dimensionamenti delle bielle sono stati rivisti con il doppio scopo di ospitare ammortizzatori metrici con attacco trunnion e al contempo di migliorare il comportamento del cinematismo e la sua curva di compressione, che nel modello precedente evidenziava problemi di fluidità nella parte centrale dell’escursione. Il miglioramento è concreto e la curva di compressione della nuova Trance è ben gestita, con una sensibilità iniziale eccellente e una progressività fluida e corposa lungo tutta l’escursione. La maggiore sensibilità della parte iniziale della corsa ha in parte influito anche sulla stabilità in pedalata, motivo per cui è meglio chiudere l’ammortizzatore per ottenere le migliori prestazioni in salita.

La gestione dei 140mm di escursione di cui dispone la Trance è affidata a un ammortizzatore FOX Float Factory Kashima DPS Evol con standard metrico e in versione con attacco trunnion. Si tratta di un modello dotato delle classiche posizioni Open, Medium e Firm e della possibilità di regolare il registro di compressione su 3 posizioni mentre si trova in modalità Open. La posizione Firm offre un blocco praticamente totale e rappresenta l’opzione migliore per le salite scorrevoli, mentre la posizione Medium è ben calibrata per offrire stabilità nelle salite tecniche mantenendo adeguate capacità di assorbimento, copiando le asperità e migliorando quindi la trazione.

Anche la forcella è un prodotto FOX Factory Kashima, nello specifico una 34 FiT4 da 150mm di escursione. La battuta del mozzo è Boost 15×110 e monta il perno KaBolt, ovvero il perno ultraleggero di FOX, privo della leva a sgancio rapido. Una scelta, quella di non utilizzare la leva QR, adottata anche per il perno della ruota posteriore.

La trasmissione è di casa Shimano. Si tratta di un gruppo XT 1×11, con cassetta 11-46 abbinata a una corona da 32 denti che sviluppano un range di rapporti adeguato alla destinazione d’uso. Il telaio supporta l’utilizzo di trasmissioni a doppia corona, grazie ai 2 fori di fissaggio per il deragliatore Direct Mount. La Trance Advanced inoltre è dotata di supporto ISCG per montare un eventuale guidacatena o un paracolpi.

Anche l’impianto frenante è Shimano XT, con rotori Ice Tech da 180mm di diametro su entrambe le ruote. La zona del carro sulla quale è fissato il supporto per la pinza è un pezzo forgiato a parte, come fosse un vero e proprio dropout, successivamente saldato al fodero alto e a quello basso del carro, per aumentare solidità e rigidezza.

Nonostante si tratti di un allestimento di media gamma, Giant offre sulla Trance Advanced 1 un set di ruote in carbonio, che la rende interessante e competitiva rispetto alle concorrenti di pari fascia di prezzo. Sono ruote prodotte da Giant stessa e il modello si chiama TRX 1 275 Composite, lo stesso che ho precedentemente testato sulla Reign Advanced 1: cerchio in carbonio da 27mm di larghezza interna, 28 raggi Sapim ed entrambi i mozzi Boost. I copertoni sono forniti da Schwalbe e sono entrambi Nobby Nic in versione Snakeskin e TL Easy (Tubeless Ready): l’anteriore da 2.35″ di larghezza e in mescola Trailstar, il posteriore da 2.25″ di larghezza e in mescola Pacestar. Giant fornisce il set di ruote montato con camere, ma sia copertoni che cerchi sono predisposti per essere montati Tubeless.

La combo manubrio e attacco è marchiata Giant ed entrambi i componenti appartengono alla serie Contact SL. Il manubrio è in alluminio e misura 750mm di larghezza e 19mm di rise, mentre l’attacco manubrio ha una lunghezza di ben 65mm. Una combinazione di misure che penalizzano le doti di guida della Trance. Per quanto riguarda il manubrio, un paio di centimetri in più di larghezza non avrebbero guastato, ma 750mm è una misura tutto sommato adeguata: sono gli angoli soprattutto che inducono a una guida poco aggressiva, con 9° di backsweep e 5° di upsweep. Per quanto riguarda invece l’attacco manubrio, ho scelto di sostituirlo dopo una sola uscita, montandone uno da 55mm, per riportare la misura a una quota più consona alla destinazione d’uso, senza tuttavia influire eccessivamente sulla quota di reach e di conseguenza sulla posizione di guida.

Prodotto da Giant anche il reggisella telescopico che ha confermato l’ottima impressione già descritta nel test della Reign. Si tratta infatti dello stesso modello, il Contact SL Switch Trail da 125mm di escursione, fluido e reattivo nel suo funzionamento. Sorregge una sella, anche questa marchiata Giant, nello specifico il modello Contact SL Neutral.

Il passaggi dei cavi è interno al telaio con porte di ingresso laterali rispetto alla zona di sterzo, protette da guarnizioni in gomma. La guaina del cambio e la tubazione del freno escono nella parte terminale superiore del tubo obliquo, prima della zona di ancoraggio della biella, sopra la quale scorrono ognuna sul rispettivo lato per raggiungere la loro destinazione sul carro. Il chainstay è protetto da una solida ed efficace protezione in gomma, mentre sempre a protezione dalla catena, la parte terminale del fodero alto ha una sottile copertura in gomma morbida, fissata al carro con una colla poco resistente che lascia intuire che non sia destinata a rimanere in posizione a lungo, così come avevo potuto constatare anche sulla Reign. La parte terminale inferiore del tubo obliquo dispone di un’abbondante e robusta protezione in gomma che copre anche una generosa porzione della scatola del movimento centrale. Da segnalare anche la posizione ampia, comoda e facilmente accessibile dei supporti per il portaborraccia.

Salita

Il primo giorno che ho utilizzato la nuova Trance ho migliorato un record personale in salita nonostante i postumi dell’influenza e qualche linea residua di febbre. Un primo approccio che subito ha rivelato le grandi doti di scalatrice della All Mountain di casa Giant. Le salite scorrevoli, che siano su asfalto o su strade bianche, le divora grazie a una scorrevolezza davvero eccellente imputabile alla combinazione di mozzi e copertoni, ma anche grazie a una posizione in sella congeniale alla salita in tutti i dettagli che la determinano, sia per quanto riguarda le geometrie del telaio che per quanto riguarda le quote di manubrio e stem. Anche il peso gioca a suo favore in questi frangenti, con i suoi 12,3kg verificati in taglia M. Tutti fattori che rendono la Trance una compagna fedele per trascorrere parecchie ore in sella.

Anche su terreno tecnico le salite si affrontano con agilità. Il sistema Maestro abbinato al FOX Float DPS offre una buona combinazione di stabilità e di assorbimento, che genera una trazione efficace anche nei punti più sconnessi. La maneggevolezza della Trance si apprezza particolarmente nei punti più tortuosi e tecnici e l’avantreno poco aggressivo è un grosso punto a favore nelle salite più ripide e impegnative, dove si comporta molto bene.

Discesa

Le prestazioni in discesa della Trance sono ottime, quasi paragonabili a quelle di una bici da Enduro per quanto riguarda sia il sistema di sospensione che le geometrie, dove l’unico limite potrebbe essere l’angolo di sterzo, adeguato a un uso all around con i suoi 67° e infatti ottimo per le prestazioni in salita, ma non molto incisivo in discesa rispetto al resto delle caratteristiche generali del mezzo. La guidabilità è molto buona, grazie anche alla maneggevolezza elevata e alle sospensioni efficaci che forniscono sempre grip e controllo, ma nei tratti più tecnici e ripidi spesso la guida non riesce a essere particolarmente incisiva proprio per via dell’avantreno poco aggressivo, risultato della combinazione delle quote di manubrio e stem e dell’angolo di sterzo, con il risultato di un anteriore che accenna a chiudersi quando caricato eccessivamente, andando in sottosterzo.

Nel resto delle situazioni invece la maneggevolezza premia la Trance che risulta agile, sicura e divertente, estramemente scorrevole e veloce nei cambi di direzione. L’inserimento in curva è semplice e intuitivo e la stabilità in percorrenza di curva è piuttosto buona. Probabilmente è proprio nel misto che questa bici offre il meglio di sé, tra continui cambi di direzione, curve strette alternate a tratti veloci e saliscendi con qualche rilancio, quei percorsi dove occorre guidare in modo attivo e nei quali la Trance garantisce una risposta pronta e precisa ai comandi del rider.

Il cinematismo Maestro, interamente rinnovato sulla Trance, ha nettamente migliorato le prestazioni rispetto al precedente modello. La sensibilità iniziale fornisce grip e tiene la ruota sempre incollata al terreno, mentre quando lo sconnesso diventa più impegnativo, la parte centrale dell’escursione assorbe gli urti egregiamente, mantenendo la bici stabile e garantendo comunque un’ottima reattività per superare gli ostacoli conservando velocità.

Conclusioni

La nuova Giant Trance Advanced coniuga un ottimo comportamento in salita con delle prestazioni in discesa altrettanto valide. Divertente e agile nel misto, precisa e maneggevole, pronta a macinare chilometri… insomma, una vera All Mountain. La componentistica è adeguata, a parte il cockpit rivedibile, e il prezzo è interessante rispetto a buona parte della concorrenza.

Allestimenti e prezzi

Trance Advanced 0:  €6.499
Trance Advanced 1:  €4.299 – Peso verificato 12,3kg in taglia M senza pedali
Trance Advanced 2 GE:  €2.899
Trance Advanced telaio:  €2.499
Trance 1:  €3.699
Trance 1.5 LTD:  €2.799
Trance 2 LTD:  €2.299
Trance 3:  €1.799
Trance 4:  €1.599

Giant Bicycles

Commenti

  1. frenk:
    Ovviamente un manubrio più stretto, con un backsweep così pronunciato, abbinato a un attacco di ben 65mm di lunghezza, favoriscono le performance in salita a discapito però di quelle in discesa. Una All Mountain deve essere bilanciata tra salita e discesa, con una leggerissima propensione verso la seconda, almeno poco più di quanto non sia una Trail che è la bici che configura perfettamente l'equilibrio tra prestazioni in salita e in discesa e sicuramente meno di una bici da Enduro, che punta nettamente alle prestazioni in discesa. Nel momento in cui su una AM il cockpit favorisce le prestazioni in salita ma castra quelle in discesa, tale cockpit può definirsi "rivedibile", come espresso nelle conclusioni. Se ci avessi fatto caso infatti per il test ho sostituito l'attacco da 65mm con uno da 55mm... non ho montato un 40mm per sbilanciare le prestazioni verso la discesa ma ho semplicemente cercato un equilibrio tra le varie situazioni di guida. Equilibrio che non era garantito dallo stem da 65mm e che probabilmente avrebbe trovato ulteriore giovamento con altri 5mm in meno, andando a 50mm. Misura che comunque è decisamente più in linea con gli standard delle moderne bici da AM... mentre il 65mm di serie e il manubrio da 750mm rappresentano una scelta che si vede sempre più spesso nelle XC moderne, ma decisamente non più nelle AM e nemmeno nelle Trail.
    @frenk , c'è qualcosa che però non mi torna e trovo alquanto strano guardando il sito Giant , lì mi dice che su questo modello lo stem è da 60 mm e non 65 mm , inoltre la cosa che se vera trovo veramente assurda , è che la taglia L monta invece un 70 mm , e la XL un 80 mm ! praticamente una front xc race con stem da 80 e manubrio da 750 su una XL ! anche il tubo sterzo frà una M e una XL aumenta di ben 4 cm, un enormità . ti risulta ???
    Ho misurato lo stem 3 volte (quando mi è arrivata la bici, dopo averlo smontato e prima di scrivere l'articolo) e sono sicuramente 65mm. Avendo in mano solo la M non so dirti se all'aumentare della taglia corrisponda effettivamente un aumento della misura dello stem, ma concordo che uno stem da 70mm e ancora peggio da 80mm sarebbe assurdo e fuori luogo.
    Il discorso del tubo di sterzo invece ha un senso. Giant con quello che chiama il sistema OverDrive, ovvero la scatola di sterzo rinforzata e con cuscinetti oversize, riesce a mantenere un'altezza della scatola di sterzo molto bassa, ma ovviamente sulle taglie particolarmente grandi deve aumentarne l'altezza per irrobustirla e adeguarla alle maggiori forze che la coinvolgono.
    @francescomazza non voglio uscire dal topic ma secondo te alto 1,75 su una Reign con Stem 50, il manubrio da 74mm è troppo stretto? Io mi ci trovo benino ma mi hai fatto venire un dubbio ora (cambiai l'originale da 80 perchè ho sempre usato il renthal da 74!!).
    Complimenti per l'articolo
    Grazie per i complimenti. Sono alto come te, poi chiaramente dipende anche dalle proporzioni di braccia e spalle, ma ti consiglierei se hai la possibilità di concederti almeno qualche giro di prova con un manubrio più largo, che sarebbe decisamente più indicato per utilizzo Enduro e per sfruttare a pieno le doti della Reign.
  2. Ho comprato la Trance 1.5 Ltd proprio dopo aver letto questa recensione. Il manubrio l'ho venduto insieme alla vecchia bici e mi sono tenuto il mio Fun tagliato a 76,5 con pipa da 5 cm. Confermo l'ottimo comportamento sia in salita che in discesa. Rispetto alla mia Meta 5.5 Carbon di uguale escursione ma di ben sei anni prima (e con una manciata di standard cambiati nel frattempo) la stabilità è molto migliore, ma reattività e maneggevolezza restano ottime. Soddisfatto!
  3. Ottimo che abbiamo risolto i problemi al posteriore del carro , avuto per un po' la vecchia trance 26" che era semplicemente fantastica , e poi provata lo scorso modello di un amico e ne rimasi deluso .
    Meno male perché è una bike che offre un elevata qualità - prezzo ed è sempre stata un punto di riferimento nelle trail/am .

    ...un po' in controtendenza però il mantenere doti di agilità anziché di aggressività in discesa della concorrenza , ma credo sia una scelta precisa della casa per questo modello
    In realtà le quote geometriche sono in linea con la concorrenza nel settore AM, compresi i 67° di HA. L'unica cosa di poco aggressivo è il set up del cockpit, come angoli e larghezza del manubrio e come lunghezza dello stem. Nel test sottolineo che l'avantreno non è aggressivo quanto il retrotreno che potrebbe essere paragonato a quello di una bici da Enduro in discesa. Non si trattava di un paragone tra la Trance e le concorrenti sotto questo aspetto, dove invece ritengo sia in linea.
    Scusami per la salita va bene sia stem che manubrio invece in discesa sarebbe meglio passare a un manubrio da 78 con stem da 50. ? Se ho capito bene. Io sono possessore dalla giant in questione taglia L. Ho tolto anche parecchi spessori sotto lo stem. Ma mi chiedevo accorciando così lo stem non va perdere troppo in salita l'anteriore non tende ad alzarsi. In altra domanda mia un mtb am deve essere agressiva in discesa?? O sono le enduro che lo devono essere??
    Ovviamente un manubrio più stretto, con un backsweep così pronunciato, abbinato a un attacco di ben 65mm di lunghezza, favoriscono le performance in salita a discapito però di quelle in discesa. Una All Mountain deve essere bilanciata tra salita e discesa, con una leggerissima propensione verso la seconda, almeno poco più di quanto non sia una Trail che è la bici che configura perfettamente l'equilibrio tra prestazioni in salita e in discesa e sicuramente meno di una bici da Enduro, che punta nettamente alle prestazioni in discesa. Nel momento in cui su una AM il cockpit favorisce le prestazioni in salita ma castra quelle in discesa, tale cockpit può definirsi "rivedibile", come espresso nelle conclusioni. Se ci avessi fatto caso infatti per il test ho sostituito l'attacco da 65mm con uno da 55mm... non ho montato un 40mm per sbilanciare le prestazioni verso la discesa ma ho semplicemente cercato un equilibrio tra le varie situazioni di guida. Equilibrio che non era garantito dallo stem da 65mm e che probabilmente avrebbe trovato ulteriore giovamento con altri 5mm in meno, andando a 50mm. Misura che comunque è decisamente più in linea con gli standard delle moderne bici da AM... mentre il 65mm di serie e il manubrio da 750mm rappresentano una scelta che si vede sempre più spesso nelle XC moderne, ma decisamente non più nelle AM e nemmeno nelle Trail.
    Ho una Trance 2ltd 17 in taglia M in cui ho sostituito il manubrio originale con uno da 785mm,ho tra le mani una pipa da 40mm da provare,secondo voi è troppo dato che la vorrei un pò più da discesa?
    Quanti spessori sotto al manubrio con questa configurazione???
    Grazie in anticipo
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