ION K-Lite

[Test] Ginocchiere ION K-Lite

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Che ION sia in assoluto tra i migliori produttori di ginocchiere del mercato MTB è cosa nota, ma con le nuove K-Lite il brand tedesco ha veramente superato se stesso. Sono entrate in commercio la scorsa primavera come evoluzione delle precedenti K-Lite, conservando il concept di ginocchiere che spaziano dal trail all’enduro, protettive e al contempo pedalabili, ma ION non si è limitata a qualche aggiornamento, ha interamente rivoluzionato il precedente modello introducendo delle nuove feature che presto vedremo caratterizzare anche il resto della gamma.

ION K-Lite



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Sto utilizzando le nuove K-Lite come uniche ginocchiere ormai da diversi mesi e hanno perciò macinato parecchi chilometri, numerosi lavaggi in lavatrice e anche un paio di cadute. È arrivato il momento di tirare le somme su questo prodotto.

Dettagli ION K-Lite

Vista la destinazione d’uso abbastanza ampia, ION ha optato per una vestibilità che bilancia la massima protezione con il minimo ingombro, a favore del comfort e della traspirabilità. La sezione inferiore è più lunga anteriormente a protezione di parte della tibia e più corta posteriormente per lasciare libero il polpaccio, così da permettere alla gamba di restare più fresca e alla ginocchiera di rimanere più stabile dato che non viene tirata verso il basso dal movimento della muscolatura, sfruttandola invece come appoggio. Il taglio della ginocchiera è studiato per interfacciarsi perfettamente alla gamba in posizione di riding, sia in termini di comfort che di stabilità.

ION K-Lite

ION ha impiegato numerosi materiali nella costruzione delle nuove K-Lite, partendo dalla struttura della ginocchiera costituita da neoprene forato, per la massima traspirabilità, rivestito da poliestere. L’area che ricopre il guscio protettivo è realizzata in tessuto anti strappo che è a sua volta ricoperto da uno strato di ultra aramid, materiale che offre al tessuto sottostante ulteriore protezione da strappi, tagli e abrasioni.

ION K-Lite

La parte posteriore della ginocchiera è invece realizzata in tessuto a rete, molto elasticizzato, leggero e traspirante. Con questo tessuto ION ha coperto la parte superiore del cavo popliteo fino alla coscia e la parte superiore del polpaccio. Lo scopo di tale materiale in queste aree specifiche della ginocchiera è di aumentare la traspirabilità nei punti meno ventilati durante il riding e di eliminare la possibilità che il tessuto possa dare fastidio quando si piega il ginocchio.

La protezione è fornita da un guscio in SAS-Tec, il noto materiale viscoelastico, con certificazione N 1621-1:2012/L1. Si tratta di un guscio di spessore medio/leggero realizzato appositamente per ION su loro specifiche. Ripara adeguatamente tutta la zona frontale del ginocchio e la parte superiore della tibia ed è dotato di numerosi fori che facilitano la traspirazione. Si inserisce all’interno dell’apposita tasca nella ginocchiera tramite un’asola e, a differenza di altri modelli, questa operazione risulta davvero semplice e veloce.

In aggiunta al guscio principale in SAS-Tec, le ginocchiere K-Lite offrono protezione ai lati dell’articolazione grazie a tre cuscinetti imbottiti in schiuma EVA su entrambi i lati di ogni ginocchiera, due rotondi nella parte superiore e uno di dimensioni maggiori e di forma rettangolare nella parte inferiore. Quest’ultimo, sul lato esterno della ginocchiera, serve a proteggere la testa del perone ed essendo più esposto in caso di caduta, è coperto dal tessuto anti strappo ultra aramid, come il guscio frontale.

Sulla coscia la vestibilità della ginocchiera si può regolare tramite un’ampia e robusta fascia elastica con velcro che si chiude sulla parte anteriore della coscia mentre dietro alla coscia si inserisce all’interno della ginocchiera evitando così qualsiasi possibilità di sfregamento o di fastidiosi contatti con la cute. L’elasticità della fascia è corposa ma al contempo morbida per cui si riesce a regolare bene il fit, ottenendo il massimo comfort senza alcuna sensazione di costrizione.

D’altra parte non occorre stringere particolarmente la fascia dato che all’interno dell’orlo superiore troviamo una tripla striscia di silicone, non aggressivo ma decisamente efficace. Questo è un dettaglio che ritengo sempre molto importante nei miei test di ginocchiere dato che il più delle volte i problemi di comfort legati a un utilizzo prolungato, come un’intera giornata di riding, sono causati da strip in silicone troppo aggressive. In questo caso, si possono utilizzare le K-Lite per parecchie ore consecutive senza restare vittime di quelle fastidiose irritazioni sulle cosce che a volte durano anche diversi giorni.

Tra la parte inferiore del cavo popliteo e l’inizio del polpaccio si estende la struttura in neoprene che separa i due pannelli in tessuto a rete. Questo dettaglio permette alla ginocchiera di cingere in modo stabile il ginocchio e di restare quindi nella corretta posizione, coadiuvato da una piccola ma efficace strap elastica con velcro. Questa fascia è collocata abbastanza in alto, nel punto ideale per tenere in posizione la ginocchiera senza stringere il polpaccio. Inoltre la sezione elastica della strap è ripiegata attorno a un rullino che le consente di muoversi liberamente e di adattarsi perfettamente ai movimenti durante il riding.

Tutte le cuciture a contatto con la pelle sono piatte ed elastiche, studiate per non creare fastidio, a completare un insieme di dettagli davvero molto curati.

ION K-Lite in azione

Nei precedenti paragrafi ho anticipato qualche commento sul comportamento delle K-Lite sui trail, ma entriamo più nel dettaglio. Innanzitutto, nonostante l’aspetto molto strutturato faccia pensare il contrario, le K-Lite sono estremamente morbide e molto leggere per la tipologia di ginocchiere e per la loro destinazione d’uso. Si infilano molto facilmente, mentre per sfilarle ci vuole un pochino più di impegno. Durante il riding, sia in salita che in discesa, seguono perfettamente i movimenti e questo non solo le rende confortevoli, anche dopo ore che le si indossa, ma fa sì che restino in posizione senza accennare il minimo abbassamento o spostamento in generale. Ciò che ho potuto apprezzare e che rende le K-Lite le mie ginocchiere preferite di sempre, è la perfetta interazione con l’articolazione del ginocchio e con i muscoli della coscia e del polpaccio. ION ha individuato esattamente dove la ginocchiera deve aderire al corpo e dove no, dove e come deve piegarsi.

Purtroppo ho potuto mettere alla prova le K-Lite anche in termini di protezione, dato che ho pestato per benino tra le rocce (ricordate quando dicevo che la Bold Linkin tende a chiudere lo sterzo?)… e hanno fatto il loro dovere. Chiariamo, come dice il nome stesso si tratta di ginocchiere medio/leggere, quindi non ci si può aspettare protezione assoluta. La botta l’ho sentita ma a parte un po’ di ematoma, che in relazione alla botta che ho preso mi sarei procurato anche con ginocchiere più “blindate”, il ginocchio ne è uscito indenne e dopo un paio di giorni ero di nuovo in sella. Anche la ginocchiera in sé ha retto bene e la protezione anti strappo in ultra aramid ha minimizzato il danno che, come vedete nella foto seguente, si riduce a qualche piccolo graffio.

In definitiva le ION K-Lite brillano per comfort e vestibilità e soddisfano le esigenze di diverse tipologie di rider, da chi cerca protezione maggiore rispetto alle classiche ginocchiere “sleeve” per il trail biking senza dover rinunciare alla traspirabilità, a chi invece cerca una ginocchiera da enduro leggera e mette al primo posto proprio il comfort in pedalata e la traspirabilità.

Prezzo e taglie

  • Taglie: dalla S alla XL
  • Peso: 339g la coppia in taglia L
  • Prezzo K-Lite: €109,99
  • Prezzo K-Lite Zip: €129,99

ION

 

Commenti

  1. monorotula:

    Ma le zip version non le ha nessuno? Mi hanno sempre attratto, ma sono molto diffidente sul fatto di aprire e chiudere cerniere.
    Si mettono in lavatrice con tutto il guscio?
    Io ho le k-pact e le k-traze, entrambe con zip: nessun problema di resistenza all'uso. Sulle prime il "guscio" si può estrarre come su quelle recensite, sulle trsze no. Preferisco lavarle a mano e non in lavatrice.
  2. frantic:

    io il sastech lo uso solo d'estate, in inverno è plastica.
    Allora non è solo una mia impressione, il D30 sembra soffrire meno o quasi nulla di questo effetto, poi ripeto tolto quello la ginocchiera come qualità generale è forse la migliore mai avuta.
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