Sul mercato è disponibile da poco un nuovo gps a marchio NAVAD, azienda con sede a Cipro. Lo slogan recita “Dai ciclisti per i ciclisti” per indicare la vocazione di questo nuova serie di ricevitori. Ecco il nostro test del modello Trail.
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Si ha la possibilità di scegliere tra tre differenti modelli indicati con [B]Trail[/B], [B]Race [/B]e [B]Tour B2B[/B], dove si intende, con Trail un utilizzo escursionistico (l’uscita tipica ), con Race un uso rivolto all’allenamento ed all’agonismo, mentre la versione B2B ( Business-to-Business ) è rivolta esclusivamente al settore commerciale.
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Tra le caratteristiche principali, possiamo trovare la facilità d’uso, la disponibilità e l’utilizzo di cartografia Openstreet e quindi copertura mondiale con mappe Free, supporto al sistema di navigazione Russo Glonass ( dal 2014).
Le tre versioni si differenziano per le funzionalità, mentre condividono lo stesso hardware.
– Schermo touch (abilitato all’uso con guanto) antiriflesso a colori da 3.0″ WQVGA TFT LCD (240×400 pixel) e retroilluminazione.
– Case robusto, resistente all’acqua, alla polvere e agli urti (IPX7).
– Bussola e barometro (altitudine barometrica) digitali con accelerometro.
– Navigazione intuitiva con percorsi e punti di interesse.
– Memoria illimitata per la registrazione di sentieri e itinerari.
– Aggiornamenti continui gratuiti.
– Menu multilingue (francese, inglese, tedesco, spagnolo, italiano).
– Funzione SOS (invio QR-code per la localizzazione e luce d’emergenza).
Scheda tecnica
– Antenna High-sensitivity GPS (USA) & GLONASS (Russia).
– Processore S3C2416 CPU 400 Mhz.
– Memoria integrata 4GB.
– Memoria espandibile con micro SD (fino a 32 GB) non inclusa.
– Collegamento tramite Micro-USB.
– Batteria ricaricabile ed intercambiabile litio-ione con ca.9-12 ore di autonomia (ricarica tramite USB).
– Dimensioni 58mm x 105mm x 23mm.
– Peso solo 142g.
– Certificazioni FCC, CE, IPX7.
La versione Race ha in più
– Tecnologia sensori ANT+ da 2,4 GB compatibili con fascie cardio ANT+ o l’originale fascia cardio NAVAD (optional).
– Tecnologia sensori ANT+® da 2,4 GB compatibili con sensori velocità/cadenza NAVAD (optional).
– Virtual Trainer, allenatore virtuale attraverso il calcolo della frequenza cardiaca, di pedalata, della velocità ecc.
– Smart Lap® calcolo automatico del tempo di percorrenza e relative statistiche.
– Timer nutrizionale per un controllo personale di alimentazione sportiva.
All’interno della confezione, troviamo il cavo USB che si utilizza sia come collegamento con PC sia come ricarica tramite la spina/adattatore fornita, una serie di supporti per il manubrio ( sistema di blocco, gomma, fascette ) la garanzia, manuale. Da notare che il modello Trail non è compatibile con i sensori!
Dalla pagina di supporto del sito è possibile scaricare gratutitamente la relativa applicazione che ci permette di gestire il ricevitore, scaricando mappe della zona che ci interessa (quindi serve una connessione ad Internet) e di gestire le varie tracce e waypoint che registriamo durante le nostre pedalate.
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La confezione presenta una finestrella dove si può intravedere il gps.
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si intuisce subito che è piuttosto compatto e che somiglia molto ad un telefonino.
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Il Navad a sinistra, confrontato con una penna ed il cellulare Samsung GT5660, è un poco più grande il cellulare, ma il gps è più spesso. Nella parte bassa, si vede un rettangolo giallo, è il coperchio che nasconde la connettore usb ed il lettore per la scheda di espansione. La “ruota” al centro tra le etichette, è il sistema di aggangio tramite adattatore sul manubrio.
Il ricevitore è votato alla semplicità d’uso. Infatti, i tasti di controllo sono pochi.
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Sulla destra, il tasto di accensione/spegnimento, sulla sinistra il tasto menù che riporta alla schermata principale di avvio. Il resto dei controlli avviene usando i menù selezionabili tramite il Touchscreen.
Dopo anche un breve utilizzo, appare evidente la semplicità d’uso, infatti le varie impostazioni si trovano sotto un unico menù e, comunque, le varie finestre informative non sono così numerose come per altri ricevitori.
I ricevitori Navad vengono forniti con un software di gestione liberamente scaricabile dal sito del produttore che permette di collegare il gps al pc e scambiare con semplicità i vari dati. Il software non è completo come Compegps od Oziexplorer, ma fornisce le funzionalità di base necessarie. Infatti, ai più smanettoni sembrerà un po’ troppo semplice, ma vediamo le funzioni.
Dopo aver scelto la lingua al primo avvio, ci troviamo di fronte alla finestra principale
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Al centro della finestra abbiamo tre grossi tasti ad indicare le varie funzionalità:
[B]Il mio Navad[/B]: permette di connettere il gps e comunicare con il pc in modo da scambiare i dati.
[B]Scaricamento mappe/mappe paesi[/B]: permette il download di mappe aggiuntive
[B]Crea mappa[/B]: permette di creare e caricare una mappa personalizzata sul ricevitore
In alto a sinistra abbiamo due icone. L’icona a forma di mondo rappresenta internet, l’icona a forma di ricevitore rappresenta il gps. Se sono di colore verde significa che siamo connessi ad internet ed il ricevitore è connesso al pc, se sono rosse significa che non possiamo sfruttare queste funzionalità. Quindi, non si possono scaricare mappe ne dati da e verso il ricevitore.
Selezionando [B]Il mio Navad[/B], tramite una struttura ad album possiamo controllare i dati ( mappe, tracce ) presenti su pc ( cartella Navad in Documenti ) e sul ricevitore.
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La finestra è ancora intuitiva. Abbiamo due riquadri, a sinistra vediamo i dati su pc, a destra i dati sul ricevitore: selezionando la casella di fianco alla mappa o alla traccia desiderata, è possibile inviare dati sul gps o scaricarli dal ricevitore tramite i due grandi tasti a forma di freccia in mezzo ai riquadri.
In alto troviamo alcune funzioni in comune:
[B]Cancella selezionato[/B]: elimina l’informazione selezionata.
[B]Condividi[/B] [B]percorso selezionato[/B]: permette di inviare il percorso tramite email usando il sw predefinito ( Outlook, Thunderbird, ecc. ).
Il riquadro PC ha anche l’opzione [B]Aggiungi percorso[/B] che permette di caricare una traccia gpx già presente su pc.
Cliccando con il tasto destro su una traccia ( chiamata registrazione ) appare un menù con altre opzione come la condivisione su Facebook. Cliccando su [B]Dettaglio[/B], appare una finestra riassuntivo della traccia con tanto di mappa relativa.
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Il secondo tasto [B]Scaricamento mappe [/B]permette di scaricare mappe aggiuntive. Semplicemente, aspettiamo che il sw si connetta al server per ricevere l’elenco. Una volta selezionate le mappa, si scaricano a pc ( per l’Italia si parla di 850 e rotti mb al momento ).
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L’ultimo tasto [B]Crea mappa [/B]permette di creare una mappa personalizzata relativa al nostro percorso. La creazione avviene in tre passaggi principali.
Primo passo: nuova mappa
Qui scegliamo la porzione di mappa che andremo a caricare sul gps. Seguiamo quanto ci viene chiesto dai campi vuoti.
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Scegliamo un nome da assegnare alla mappa, la sorgente mappa (OpenStreetMap ) ed inseriamo la località sotto [B]scegli percorso secondo luogo[/B]. Dalla lista che appare, scegliamo il risultato più idoneo per visualizzare la porzione di mappa corretta, mappa che possiamo trascinare con il mouse. Se invece spuntiamo [B]scegli percorso secondo mappa, [/B]operiamo al contrario, ovvero, anziché cercare un luogo, possiamo caricare una traccia che già possediamo e richiamare la porzione corretta di mappa.
Fatto questa selezione, clicchiamo la freccia in basso a destra per proseguire.
Secondo passo: seleziona itinerari
Affiniamo ulteriormente la ricerca.
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Troviamo un riquadro [B]Attività[/B] espandibile dal tasto [B]più[/B] che permette di filtrare le tracce in base al tipo di attività? Ma quali sono queste tracce? Sono tracce già esistenti in rete che possiamo utilizzare (ovviamente relative alla zona scelta di volta in volta ). Si tratta di condivisione.
Nell’immagine si vede che la scelta di [B]Mountainbiking [/B]permette di scelgiere tra 79 traccie (almeno al momento della scelta ); la lista la vediamo nell’apposito riquadro. Se clicchiamo sopra un percorso con il tasto destro, possiamo andare sul sito internet Gpsies da dove viene prelevato e vedere informazioni aggiuntive.
Terzo passo: aggiungi punti
Questo passo permette di aggiungere punti informativi come in Google Earth.
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Una volta selezionato o meno i punti, proseguiamo terminando la creazione.
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Scegliamo, quindi, se scarica solo su pc la mappa creata od inviarla sul ricevitore.
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Attendiamo il completo scaricamento.
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Download completo.
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Clicchiamo OK e torniamo alla schermata iniziale del programma. Selezionando IL MIO NAVAD, possiamo vedere che le informazioni appena create sono state salvate correttamente. Lo stesso vale cercando nel ricevitore.
Il montaggio del ricevitore è estremamente facile e riprende sistemi di altri ricevitori. Il Navad dispone di un supporto in plastica, opportunamente sagomato in modo da adattarsi ai tubi del manubrio (pipa o piega che sia), e di un rettangolo di gomma da interporre tra manubrio e supporto per evitare eventuali slittamenti causati dalle irregolarità del terreno.
Semplicemente, si avvolge il rettangolo di gomma ad una parte del manubrio (meglio la pipa in modo che il ricevitore non ruoti), e si fissa il supporto con le fascette a corredo. Le fascette appaiono subito di qualità superiore alla media, non sono quelle che si pagano 1€ per cento pezzi multicolor, ma ben più robuste. Il supporto dispone anche di due scanalature dove inserire le fascette in modo che non possano uscire dal supporto.
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Sebbene abbia stretto le fascette a mano, il ricevitore è apparso ben stabile anche se il terreno non presentava particolari irregolarità. Il supporto ha un incastro circolare con varie tacche di bloccaggio, il ricevitore ha un incastro esattamente opposto, si comportano come un sistema maschio-femmina: si appoggia il ricevitore sul supporto e si gira in senso orario fino al blocco. Lo smontaggio avviene ruotando in senso antiorario.
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Nella foto prima-e-dopo, si vede il supporto ed il ricevitore su una pipa di 110 mm.
Tolta la pellicola protettiva, si accende il ricevitore tramite il tasto in alto a destra; una decina di secondi per caricare tutte le componenti, e siamo pronti all’utilizzo.
Il ricevitore viene fornito di un cavo USB-MicroUsb (lato pc e ricevitore) di collegamento a pc, lo si utilizza per lo scambio dei dati, per l’aggiornamento firmware e per la carica delle batteria.
Ho inserito una scheda mini SD da 32 Gb, la massima espansione consentita, in modo da caricare varie mappe, non ho avuto alcun problema. Anzi, l’operazione è del tutto trasparente. Piuttosto, quando si collega il ricevitore la pc, memoria interna e scheda vengono viste come due unità distinte (windows 7).
Prima di testarlo in mtb, ho usato il gps a secco vagando tra i vari menù. Dopo poche tempo, forse perché ho usato altri ricevitori (Garmin foretrex ed Etrex, Mynav 600 e Mynav 700, gps via bluetooth con cellulari ), e quindi ho qualche riferimento, in qualche parte mi stava lasciando perplesso. Primo, per le funzioni, il Navad non è così ricco di informazioni come altri ricevitori. Secondo, non è poi così configurabile. Forse punti di vista di uno smanettore.
Poi, però, l’ho usato e con il passare del tempo, mi è sempre più piaciuto. Il fatto di non essere così configurabile, per esempio le coordinate, non è poi così male, se comunque riesci a ricavare le informazioni che ti servono. Con il Navad si rilevano (e si leggono) le coordinate secondo il sistema latitudine-longitudine, ovvero in gradi, e non nel sistema UTM in metri, molto più comprensibile ed immediato) e non c’è modo di cambiare. Però il sistema funziona e tutto quanto registriamo funziona correttamente.
All’inizio, ho faticato a selezionare le funzioni rappresentate dalle icone più piccole sullo schermo, non riuscivo a capire se dovevo toccare o trascinare con il dito. Alla fine, si deve esercitare una pressione un poco più forte del normale utilizzo rispetto a qualsiasi cellulare. Cosa che mi ha fatto uscire con i guanti lunghi (funziona) nonostante il caldo; ho preferito verificarne l’utilizzo. Risultato positivo.
Il Navad é un ricevitore gps sicuramente valido che fa quello che deve fare senza creare troppa confusione all’utilizzatore (le “famose” poche funzioni ), soprattutto se alle prime armi nel mondo gps. Con molta probabilità, all’utente più smaliziato andrà stretto, almeno sul campo perché non trova tutto ciò che cerca (un po’ come un coltellino svizzero con un solo attrezzo), ma non tramite l’utilizzo con un software dedicato su pc.
Il test prosegue, ringraziamo BSC per avercelo lasciato per una prova di lunga durata.
Distributore per l’Italia: BSC
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