Dopo manubrio e attacco, è la volta della guarnitura Next R, sempre di casa Race Face. Anche questa è stata pensata per l’enduro ed è in carbonio.
Materiale: carbonio
Lunghezza pedivelle: 170mm
Movimento centrale: press fit 92mm
Corona: 32 denti
Attacco corona: direct mount
Peso rilevato: 511 grammi con paracolpi in plastica montati e corona da 32 denti
Prezzo: 499 Euro corona inclusa ma senza movimento centrale.
Una guarnitura deve fare bene il suo lavoro senza farsi notare: solo in questo caso vuol dire che è rigida, resistente e fatta come si deve. Così è la Race Face Next: non è solo prodotto in carbonio esteticamente piacevole, ma è anche pensata bene nei dettagli, a partire dall’estrattore azionabile tramite una chiave esagonale dell’8, che rende facile sia il montaggio e la tensionatura, sia lo smontaggio. È del tutto simile a quello di SRAM, ma è comunque più pratico del sistema Shimano e di quello Hope.
Il fine tuning avviene tramite una ghiera presente sul lato non drive, di modo che la guarnitura sia ben salda ma al tempo stesso non sia troppo stretta, cosa che andrebbe a pregiudicare la durata dei cuscinetti del movimento centrale e la scorrevolezza. Il montaggio della corona è direct mount: è sufficiente stringere l’apposito anello con un attrezzo per svitare i vecchi movimenti centrali, ed il gioco è fatto.
Parlavo dei dettagli: uno di questi sono i paracolpi da inserire sulle estremità delle pedivelle, la parte della guarnitura che si segna di prima per gli impatti sulle rocce. Compresi nella confezione, insieme agli adesivi trasparenti posti sulla parte centrale delle pedivelle stesse fanno sì che la guarnitura non venga graffiata dallo sfregamento delle scarpe (soprattutto se queste sono infangate) o da involontari impatti con il terreno.
Dopo circa due mesi di utilizzo sulla Yeti SB 5.5 che vi abbiamo presentato qui, queste sono le condizioni della Race Face Next R.
Qui sotto potete invece trovare la corona, con dettaglio sui denti, che appaiono ancora in buono stato. Fra l’altro, l’accoppiata Race Face / SRAM Eagle si è rivelata silenziosa ed efficace: la catena non è mai caduta, malgrado sulla Yeti non sia presente un tendicatena. La catena era nuova, ma non il deragliatore posteriore, che era il primo Eagle arrivatoci per il primo test del 1×12.
Dal punto di vista del peso e del prezzo ci troviamo sulla lunghezza d’onda della corrispettiva guarnitura da enduro SRAM Eagle X01. Stiamo quindi parlando di una spesa importante che per molti potrà sembrare non giustificata, se però volete customizzare la vostra bici con un componente ben studiato, leggero, resistente e da un design accattivante l’unico ostacolo alla spesa sarà proprio il vostro portafoglio.
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