Qualche settimana fa Push ha presentato la cartuccia HC97 e ce ne ha mandato un esemplare in test. Si tratta di un componente che, spiegato in parole povere, sostituisce il circuito della compressione di un ammortizzatore Rock Shox Charger 2 o 2.1. Solo la compressione, il che significa che bisogna smontare la cartuccia della frenatura e cambiare alcuni componenti tenendone altri. L’HC97 sostituisce la valvola a lamelle della frenatura in compressione ad alte velocità con una valvola “Shim-Less” (senza lamelle) che funziona esattamente come quella dell’ammortizzatore ElevenSix.
Solitamente cerco di testare ogni prodotto per qualche mese prima si scrivere il test, ma il weekend della TDS enduro e le prove nei giorni precedenti sono stati molto intensi, quindi ecco le mie impressioni sul sistema.
Prima di entrare nei dettagli, vale la pena introdurre brevemente la storia di questo sistema.
La cartuccia Charger, quando è stata presentata, esibiva dei limiti nelle sezioni tecniche, in cui rendeva un po’ brusca la forcella. C’erano dei margini di miglioramento e Push ha colto l’occasione per proporre un rimedio, e così ha fatto con l’HC97.
Più di recente, RockShox ha presentato la Charger 2.1. Questa nuova cartuccia raccoglie una serie di migliorie apparentemente marginali, ma in effetti determinanti. Dal momento che non ho ancora provato la Charger 2.1, il mio termine di paragone in questo test sarà la cartuccia Charger 2.
Dettagli
- Tecnologia dell’ammortizzatore Elevensix applicata alla forcella
- Valvola frenatura in compressione alle alte velocità “Shim-Less”, per migliori prestazioni sugli urti successivi
- Regolazione esterna della frenatura alle basse velocità su 28 click. Ago a profilo parabolico per una regolazione precisa su tutto l’intervallo disponibile
- Regolazione esterna della frenatura in compressione alle alte velocità su 28 click
- Comprende un set di lamelle per il ritorno
- Compatibile con tutte le cartucce Lyrik, Pike, BoXXerRC, RCT3, RC2 Charger 2 / 2.1
- Prezzo 245.00 $
- Costruita e assemblata in Colorado.
La HC97 viene fornita con un set completo di lamelle per il ritorno. A seconda di dove ci si trova in questa tabella, si può scegliere la configurazione da usare.
Le istruzioni per il montaggio si trovano qui. Ad ogni modo, se non vi sentite a vostro agio nel fare un mestiere delicato come questo e se non avete una buona esperienza, vale la pena lasciare che sia un meccanico ad occuparsene.
Stando a Push, l’HC97 ha 28 click di regolazione sia per la frenatura in compressione alle alte velocità che alle basse velocità. Stranamente io ho contato 33 click per ciascuna delle regolazioni. I click sono ben riconoscibili e l’ergonomia buona, a dispetto delle dimensioni del pomello della frenatura alle basse velocità, un po’ ridotte. A titolo di confronto, la Charger 2 ha 18 click per la regolazione delle basse velocità e solo 4 per le alte.
Prova sul campo
In passato ho già provato un eccellente kit di conversione a molla ACS3. Ma dato che mi interessava testare la sola cartuccia HC97, ho preferito montarla su una Lyrik con la sua cartuccia ad aria standard. La forcella montata sulla mia Devinci Spartan 27.5″ ha 180 mm di escursione. Quanto alle regolazioni, dopo un periodo di esperimenti, sono finito molto vicino alle regolazioni consigliate da Push qui per il mio peso. Per la cronaca, peso 84 kg e nella parte aria ho un riduttore Neopos e 83 psi di pressione, con un sag del 21-22% circa.
È bastata la prima sezione tecnica affrontata per notare una differenza nel comportamento della forcella. In linea generale, rispetto alla forcella con la sua idraulica standard, quella modificata sta più alta (vale a dire si mantiene nella parte iniziale della corsa), a parità di pressione della camera positiva e a parità di sag. Come si può immaginare, la cartuccia HC97 brilla quindi nelle rapide serie di impatti medi o in quelli molto violenti. Le vibrazioni trasmesse ai polsi sono molto ridotte e anche la tenuta ne guadagna decisamente.
Dopo qualche discesa, rendendomi conto di usare meno escursione del solito, ho cominciato a pensare di ridurre la pressione. Poco dopo però, per errore, ho preso in pieno una roccia grossa come un pallone da pallavolo a 30 km/h. In quel caso sì che ho usato tutta l’escursione e senza alcun’altra conseguenza. Sono rimasto impressionato dalla compostezza con cui la forcella ha superato un ostacolo del genere. Ho deciso di lasciare tutte le regolazioni com’erano.
Anche se ho usato la cartuccia HC97 solo per un paio di settimane, l’ho usata a lungo e su fondi molto diversi. Vedremo come si comporterà sul lungo termine, ma conoscendo Push sono molto fiducioso che anche questo sia un prodotto solido e duraturo.
In breve, possiamo dire che l’HC97 faccia esattamente ciò che dichiara: risolve i problemi della Charger 2. Se sui fondi relativamente lisci la differenza non si fa sentire molto (a parte il fatto di stare maggiormente nella parte alta dell’escursione), le differenze sono marcate sullo scassato, dove la forcella rimane sempre molto composta. Soprattutto, la forcella con HC97 reagisce in maniera eccellente alle rapide successioni di ostacoli medi o grandi.
Come dicevo sopra, non ho ancora provato la Charger 2.1, ma sospetto che la HC97 possa superarla. Quasi sicuramente ha un intervallo di regolazioni maggiore. Parlando di prezzo, la HC97 è un oggetto costoso, ma bisogna considerare che costa 15$ in meno rispetto a una cartuccia Charger 2. La cartuccia HC97 funziona su tutte le forcelle comprese tra la Pike e la BoXXer, tra i 120 e i 200 mm, ma credo che i maggiori benefici saranno goduti da chi usa escursioni lunghe.