Quando SRAM ha presentato il sistema wireless Eagle AXS lo ha fatto come gruppo completo a un prezzo piuttosto alto. La tecnologia dei nuovi componenti comporta alcuni aumenti di costo ma essendo venduto come gruppo completo, alcune parti top di gamma come la guarnitura e la cassetta rendevano il gruppo impegnativo come prezzo. Quindi ecco il kit upgrade Eagle AXS, in questo caso in versione X01, più orientata all’enduro rispetto alla versione XX1 da XC.
Per i rider che possiedono una trasmissione SRAM Eagle e vogliono trasformarla in AXS, questa è la soluzione migliore. Per circa 800 Euro (vedere offerte online) il kit offre quanto necessario per eliminare cavi e guaine dal telaio. Facile da montare con ogni trasmissione Eagle, anche con quelle formate da un mix di componenti come per esempio un comando NX, una cassetta GX e una guarnitura Descendant. Con questo kit non occorre necessariamente avere una guarnitura XX1 o una cassetta iridata per abbandonare il sistema a cordina.
Include
- Cambio posteriore
- Comando e collarino (compatibile matchmaker)
- Batteria e coperchietto
- Caricabatterie
- Eagle AXS B-Gap tool
Dettagli
- Compatibile con tutte le trasmissioni SRAM Eagle
- Comando con comune batteria CR-2032
- Viteria inossidabile
- Gabbia del cambio in alluminio
- 1000€
L’installazione del kit AXS necessita di 10 minuti per un meccanico esperto. Basta rimuovere il vecchio cambio e comando, sfilare guaina e cavo e dirgli addio. L’app AXS per smartphone è molto intuitiva con un’interfaccia semplice e logica. Impostare l’app e regolare il cambio richiede 10 minuti. Come qualsiasi altra trasmissione Eagle, la regolazione tramite il B-Gap tool è cruciale per le prestazioni.
SRAM dichiara che il peso dell’AXS è comparabile con un sistema tradizionale e possiamo confermarlo. Per quanto ci possano essere differenze di peso per guaina e cavo tra una bici XS rispetto a una XXL, una volta aggiunto il peso di guaina e cavo i due sistemi si equivalgono. Per i più curiosi, la guaina e il cavo che ho eliminato pesavano 74 grammi, che rendono quindi l’AXS 4 grammi più leggero.
Per rendere il nostro test il più simile possibile alle condizioni di un normale cliente, abbiamo montato il kit di upgrade AXS su una trasmissione già vissuta, come indicano le foto.
Sul campo
Le nostre prime impressioni e tutti i dettagli tecnici sull’AXS le trovate qui. A questo articolo ne seguirà uno dopo almeno 9 mesi di utilizzo per analizzare il comportamento in termini di durata. Come indicato prima ho iniziato il test del kit upgrade AXS su una trasmissione già ben usurata, a circa un terzo abbondante del suo ciclo di vita. Una cosa inaspettata che è emersa dal test è che pur avendo montato parti nuove con parti usurate, che di solito rende la cambiata poco precisa, con i componenti elettronici la qualità di cambiata è migliorata. Con l’AXS non ci sono problemi legati al cavo quindi il punto di cambiata è sempre preciso. Ciò significa che non ci si trova mai a metà cambiata. Se si vuole regolare di fino il cambio, in luogo della classica ghiera per il cavo, si tiene premuto un pulsante nero nella parte inferiore del comando AXS e si aziona la paletta up o quella down di un click per volta in base al verso in cui si vuole regolare il cambio. Un click sulla paletta corrisponde circa a un giro di ghiera.
Anche considerando il discorso della regolazione fine, ho trovato che l’AXS sia un sistema che una volta regolato te ne puoi dimenticare. Dopo il primo set up e un po’ di rodaggio, non bisogna più intervenire per recuperare cose come l’allungamento del cavo. Una feature interessante è il sistema di protezione della frizione. Il cambio avverte gli impatti e si sposta sul pignone più grande per evitare di danneggiarsi.
Dato che l’area di Santa Cruz non è molto rocciosa, non ho ancora impattato contro una roccia ma ho avuto qualche scontro con rami e arbusti aggrovigliati nel cambio senza alcuna conseguenza. L’AXS ha il vantaggio di offrire 10mm in più di spazio da terra rispetto ai cambi Eagle tradizionali. Sulle bici da 27.5″ questo è ancora più importante dato che il cambio è più vicino a terra rispetto alle bici da 29″.
Per quanto riguarda il comando, dopo 20 anni di utilizzo del sistema a cavo, occorre un po’ di tempo per abituarsi al nuovo feeling. Una cosa che merita attenzione è che in 3o secondi tramite app si può invertire il ruolo di ciascuna paletta del comando. Come standard, la paletta inferiore muove la catena sul pignone più grande mentre la paletta superiore la muove verso il più piccolo. Personalmente questa configurazione non mi garbava quindi l’ho invertita. Chiedendo in giro ho capito che circa la metà della gente preferisce la configurazione standard e l’altra metà preferisce la configurazione invertita, quindi a ognuno la sua. Oltre a questa funzione, l’app permette di personalizzare il comando sotto diversi altri aspetti.
Per quanto riguarda la durata della batteria, non l’ho mai portata al limite ma l’ho trovata eccellente, quindi bisogna proprio mettercela tutta per restare bloccati con una batteria scarica. Va detto che ci si può comunque portare una batteria di scorta dato che è piccola e pesa solo 25 grammi. Inoltre, se si è nei guai con la carica e si ha un Reverb AXS, si può invertire la batteria dato che quella del Reverb si consuma meno.
Se portate la bici in auto per un lungo viaggio, staccate la batteria perché il sensore di movimento tiene acceso il sistema consumando energia. In ogni caso, uscendo alcune volte a settimana, ho girato per 2 o 3 settimane circa prima di ricaricare. Per praticità lascio il caricabatterie sul tavolo di lavoro in bella vista, accanto agli attrezzi. SRAM dichiara 20 ore di riding come durata di un ciclo di carica e il sistema fornisce ampio preavviso con una spia rossa che significa che hai ancora un paio di giri a disposizione, poi quando inizia a lampeggiare è tempo di ricaricare.
Infine parliamo della batteria del comando, una CR2032 che è facilmente reperibile. Secondo SRAM è in grado di durare per più di due anni. Come il cambio, il comando usa spie colorate per avvisare quando va sostituita la batteria. In definitiva, la durata della batteria è molto buona e SRAM ha fatto un lavoro eccellente con le spie e gli avvisi sono a prova di idiota.
Conclusioni
Ho effettuato gran parte del test sui polverosi trail di Santa Cruz ma sono anche stato un paio di volta a Downieville in cerca di condizioni avverse, dove ho trovato un po’ di neve e parecchio fango. Ho anche girato sotto la pioggia un giorno. In ognuna di queste condizioni il cambio non ha mai sbagliato un colpo. Anzi ha migliorato le prestazioni della mia trasmissione nonostante non sia partito con componenti nuovi. Non riesco a trovare difetti a questo gruppo se non il fattore poco rilevante che bisogna prendere la mano con l’ergonomia. A parte il prezzo più alto della media, è anni luce avanti in termini di qualità di cambiata, che ne fa soldi ben spesi. Il fatto che il kit upgrade AXS si interfacci bene con tutti i componenti Eagle di qualsiasi gruppo, dal NX al XX1, lo rende più accessibile e interessante.
una grossa differenza si potrebbe avere se tirano fuori un GX elettronico, ma cmq rimarrebbe molto caro in rapporto alla qualità
Metà prezzo vorrebbe dire 400 euro, che non sono pochi ma se uno ha una bici pseudo nuova può anche pensare di fare "la figata".
Poi se il prezzo andrà a ridursi ulteriormente, cosa che sicuramente farà, allora ancora meglio!
Anche perchè considera che quando si parla di elettronica quello che costa caro è la ricerca & sviluppo e il progetto, quando cominciano a rientrare di questi costi il prodotto in se vale un cazzo. Costa più un cavetto con la sua guaina di una schedina elettronica dentro uno shifter.