Ad Eurobike 2017 Ergon aveva presentato l’evoluzione delle manopole GE1: le GE1 Evo. Qualche me se fa ce ne ha mandate un paio da provare, che abbiamo montato sulla Yeti SB 5.5 in uso per il test di durata.
Diametro: 32mm (regular, quello in prova) e 30mm (slim)
Un solo collarino interno con vite esagonale per fissare la manopola al manubrio
Posizione della mano ruotata di 8° verso l’esterno
Peso rilevato: 55 grammi per manopola (contro i 61 gr. delle vecchie GE1)
Prezzo di listino: 34.95 Euro. Online anche a meno.
Il montaggio delle GE1 è molto semplice, grazie all’unico collarino interno e alla zigrinatura presente su di esso, con segnalino specifico che indica la corretta posizione in cui devono essere ruotate le manopole. Dalla foto qui sotto potete vedere la scritta “Up”, inequivocabile.
La scelta di un solo collarino è stata resa possibile dall’anima interna: rigida e tutt’uno con il collarino, evita che la manopola possa girare su se stessa, in particolare agli estremi.
La mescola usata per le GE1 Evo è più morbida rispetto a quella delle vecchie GE1, e diverso è il design della superficie in gomma. Qui sotto potete fare un paragone con il modello precedente, per farvi un’idea. In pratica questo si traduce in un grip e in una capacità di assorbimento delle vibrazioni maggiori. Le ho trovate più comode e meno stancanti.
Come spiegato nelle specifiche, la posizione della mano “apre” leggermente i gomiti, aiutando dunque a trovare la posizione ideale soprattutto quando si usano manubri larghi come in ambito enduro. Questo, unito al fatto che la parte esterna della mano rimane sul morbido visto che non c’è un collarino esterno, evita indolenzimenti e dolori vari. C’è chi non ha problemi ad appoggiare il palmo sul metallo di un collarino, c’è chi invece lo trova molto fastidioso.
Anche senza guanti le GE1 Evo si sono rivelate comode e con tanto grip, grazie alla mescola piuttosto morbida.
Sulla durata, le foto di questo articolo si riferiscono al loro stato dopo quattro mesi di utilizzo. Non ci sono segni evidenti di consumo precoce e i “tappi” laterali, tutt’uno con le manopole, sono resistenti ad impatti e sfregamenti con il terreno, anche solo quelli causati dall’appoggiare la bici per terra.
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