OneUp Components ha presentato ad aprile un manubrio ovale, in carbonio, con attacco dedicato pensato per precaricare la serie sterzo, in modo da poter inserire il loro multitool EDC (qui il nostro test) senza dover filettare il cannotto della forcella. Ci ha mandato subito un cockpit da provare, che ho montato sulla Canyon Strive 29 che uso per i test di durata.
• Larghezza 800mm
• Diametro 35mm
• Rise 20mm o 35mm
• Upsweep 5°
• Backsweep 8°
• Colore nero
• Decals disponibili in rosso, verde, blu, arancione, viola e bianco
• Peso 220g (rise 20, in test) e 225g (rise 35)
• Prezzo $138
• Diametro 35mm
• Lunghezza 35mm o 50mm
• Rise 0°
• Colore nero
• Tappo anodizzato disponibile in colore nero, rosso, verde, blu, arancione, viola e oro
• Peso 157g (35mm, in test) o 173g (50mm)
• Prezzo $115 ($85 lo stem e $30 il preload kit del tool EDC)
Tutto acquistabile online direttamente dal sito di OneUp. Hanno un magazzino in Gran Bretagna per i clienti europei, la merce arriva nel giro di pochi giorni nei vari Paesi europei.
Premesso che lo stem EDC ha un senso solo quando si possiende il multitool omonimo da inserire nel cannotto (da cui bisognerà togliere il ragnetto se installato), il montaggio è piuttosto semplice anche grazie alle istruzioni dettagliate. L’idea alla base del funzionamento è un sistema di precarico conico su cui l’attacco manubrio andrà a poggiare mettendo in tensione la serie sterzo.
Per tirare o allentare la serie sterzo basta avvitare o svitare la vite posta sotto le due classiche viti che fissano lo stem al cannotto. Cosa che permette di farlo senza dover allentare niente, quindi molto facile da fare anche su sentiero.
I distanziali sono ad incastro, vale a dire sono tenuti al loro posto dalla pressione dello stem quando viene fissato sul cannotto. Il tappo blu funziona con lo stesso principio.
Il manubrio ha una larghezza di 35mm nella sua parte centrale, ma è schiacciato orizzontalmente, cosa che gli conferisce una forma ovale pensata per smorzare meglio le vibrazioni e i colpi provenienti dal terreno. Questo è quello che diceva il comunicato di OneUp, e sicuramente uno degli aspetti che più mi interessavano per il test.
Comincio subito col dire che il manubrio esteticamente è una bomba. Mi piace molto sia la sua forma schiacciata sia il carbonio a vista con grafiche nere. Sulle estremità sono presenti dei minirilievi quadrettati che hanno un leggero sbalzo e che servono a dare più grip alle manopole per evitare che girino. Al centro le grafiche aiutano a posizionarlo nel modo migliore con precisione.
Sulla praticità del multitool EDC non mi dilungo perché ne ho già parlato del test dedicato, posso aggiungere che ho messo dei vermicelli e relativo cacciavitino nella prolunga da avvitarci sotto, in modo da non dimenticarmeli mai. Mi sono venuti comodi già più volte, e ci ho impiegato veramente poco tempo ad estrarli, vista la loro posizione nell’attacco manubrio. Sicuramente l’operazione è più veloce che andare a cercarli nello zaino, il che vuol dire che fuoriesce meno aria dai copertoni. Il materiale del multitool è di buona qualità, non arrugginisce e le brugole sono precise. Segnalo che lo uso da un anno e mezzo.
Nel mese di test mi sono trovato a dover tirare la serie sterzo solo una volta, cosa molto veloce da fare vista la praticità del sistema che permette di compiere l’operazione senza dover prima smollare le due viti dell’attacco manubrio. Sulla comodità del manubrio posso dire che non sono uno di quelli particolarmente delicati alle mani, cioé non ho mai sentito veramente il bisogno di tornare dall’attacco da 35mm a quello di 30mm (uso spesso un Race Face Next in carbonio), però quello che dichiara OneUp è vero: il loro manubrio assorbe meglio le vibrazioni ed è alla lunga meno stancante.
Ho usato delle manopole ODI Grips AG2, non particolarmente morbide e piuttosto dirette nel loro feeling, quindi non imputo la sensazione di maggio comodità a loro.
Poter montare l’EDC Tool senza dover filettare il cannotto della forcella è un gran vantaggio per non rischiare di perdere la garanzia, e OneUp risolve il problema con una delle sue trovate geniali. Lo stem con precarico della serie sterzo funziona e addirittura semplifica il tutto. Abbinato al manubrio in carbonio dà vita ad un cockpit esteticamente fra i più belli in circolazione e che, grazie alla sua forma ovalizzata, smorza bene le vibrazioni risultando essere meno stancante alle mani. Grande cura dei dettagli.
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