Milkit è un sistema di controllo e immissione del lattice nei pneumatici tubeless. È composto da una valvola studiata per far passare nella gomma la prolunga della siringa con la quale aspirare o inserire il liquido sigillante. Nato da una campagna di crowfonding del 2015, è disponibile sul mercato da un po’ di tempo. I ragazzi dell’azienda svizzera sono venuti a trovarci in sede e ce ne hanno lasciato un kit da provare.
La confezione rotonda che vedete in foto contiene una siringa il cui stantuffo è forgiato in modo tale da farci stare, ad incastro, la prolunga in due pezzi e due vavole. La scala in millilitri stampata serve a sapere quanto lattice si trova nel copertone o quanto ne stiamo mettendo dentro.
Il cuore del sistema Milkit è la valvola con anima interna separabile. Questa evita che il lattice vada in contatto con la valvola vera e propria, intasandola se si secca. Inoltre, una volta estratta, permette alla prolunga della siringa di entrare nel copertone. La cura nei dettagli si vede anche dal minitool in plastica avvitato sulla valvola stessa che serve a svitare l’anima senza bisogno di portarsi dietro l’apposito attrezzo.
L’operazione di controllo e di eventuale rabbocco del lattice è molto semplice: basta montare tramite avvitamento la prolunga sulla siringa (i raccordi sono molto stabili), svitare l’anima della valvola, inserire la prolunga nella valvola fin quando non tocchi il fondo del pneumatico, aspirare il lattice e controllare quanto ce ne è grazie alla scala presente sulle pareti della siringa.
Due sono le accortezze da non dimenticare:
Una volta controllata la quantità di lattice, se lo si vuole rabboccare, occorre richiudere il rubinetto, estrarre lo stantuffo, inserire il lattice mancante, rimettere lo stantuffo, riaprire il rubinetto e spingere lo stantuffo fin quando tutto il lattice è dentro la gomma. A quel punto si chiude il rubinetto, si estrae la prolunga, si rimette l’anima della valvola ed il gioco è fatto senza essersi sporcati le mani o aver fatto cadere una sola goccia di lattice per terra.
Se si necessita di una pressione maggiore di 1.5 bar, occorrerà rigonfiare un po’ il pneumatico.
Insomma, MilKit toglie il problema di sporcare se stessi e quello che sta intorno alla bici quando si lavora con il liquido sigillante. Una bella comodità, soprattutto per chi non è avvezzo all’operazione di stallonare una parte di copertone per controllare come sia la situazione lattice all’interno. Personalmente monto e smonto gomme molto spesso per esigenze di test, e raramente mi trovo di fronte ad una gomma con liquido completamente essiccato perché mi ero dimenticato di controllarlo.
Mi rendo conto però che la maggior parte dei biker usa un solo set di gomme e ruote, quindi questo prodotto può venire molto comodo. Inoltre una valvola che non si intasa di lattice secco assicura un flusso d’aria immutato nel tempo, ed è proprio la valvola ad essermi piaciuta molto, anche perché ha quella simpatica proprietà di non perdere aria quando si toglie l’anima. Beato chi su sentiero non ha mai avuto l’inconventiente di smontare innavertitamente l’anima a causa di una pompa con prolunga da avvitare alla valvola: al momento di staccarla, l’anima segue la pompa e l’aria fuoriesce in un millisecondo, costringendo il malcapitato a rifarsi i bicipiti spingendo sulla pompa portatile. Ecco, con le valvole Milkit il problema non si pone.
Il sistema della siringa è facilmente riproducibile a casa, anche se ci si troverà costretti a svuotare la gomma dall’aria perché difficilmente la prolunga avrà un rubinetto che evita la fuoriuscita incontrollata del lattice sotto pressione. Lo scrivo perché mi immagino già le reazioni al prezzo di listino di siringa + 2 valvole da 35mm: 55.95 Euro (su Amazon si trova a poco meno), mentre due valvole costano sui 25 Euro. Vista la qualità e la cura nei dettagli delle valvole, il loro prezzo è più facile da digerire rispetto a quello della siringa.
Le valvole sono disponibili anche da 55 e 75mm.
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