A novembre 2019 Wolftooth ha presentato il suo multitool da inserire nel manubrio, l’Encase. Ce ne siamo fatti spedire un set da provare su varie bici e soprattutto su vari manubri, composto dal multitool vero e proprio, e da una seconda parte che comprende smagliacatena e spazio per forchettina inserisci-vermicelli, oltre ad una scorta di vermicelli veri e propri.
Nella foto qui sopra vedete ai lati i contenitori dell’Encase (da acquistare separatamente), con i loro “tappi” da inserire nel manubrio a pressione. L’Encase viene estratto attraverso le alette in gomma che possono venire accorciate nel caso si faccia fatica ad inserire/estrarre l’attrezzo dal manubrio.
Ho aspettato a lungo prima di pubblicare questo test perché volevo essere certo di aver provato l’Encase sul maggio numero di manubri disponibili. Questo perché fin dal primo montaggio ho avuto difficoltà ad estrarlo dal manubrio. Ho scritto a Wolftooth, che mi ha suggerito di tagliare un po’ di alette dai contenitori, ma il problema è rimasto. Ho usato della vaselina, che sembrava aver risolto il problema, non fosse che col tempo si seccava.
Il problema è dato dal sistema a pressione e dalla limitata superficie disponibile per poter inserire una parte del polpastrello per estrarlo, visto che la forza richiesta è tanta. Qui lo vedete già in parte fuoriuscito, per farvi notare il lato smussato che servirebbe a tirare fuori l’Encase.
Avendolo provato anche d’inverno, l’impresa di estrarre il multitool diventa disperata con le mani fredde. Ho usato manubri in carbonio e in alluminio, ma la difficoltà rimane. L’unico manubrio con cui potevo estrarlo senza problemi era il Gemini Kästor, però lì succedeva il contrario, cioé non rimaneva al suo posto.
Un vero peccato perché gli attrezzi sono fatti benissimo e molto curati nei dettagli. Ho incominciato ad apprezzarli quando me li portavo appresso nello zaino o in tasca senza contenitori da manubrio.
Mi piace particolarmente la forchettina per i vermicelli, da avvitare/svitare. Robusta e facile da usare, mi ha salvato in più di un’occasione, anche perché i vermicelli sono i classici che si trovano su Amazon per pochi Euro, quindi se finiscono si trovano senza problemi.
Anche il multitool è di ottima fattura, con chiavi durature e, soprattutto, il perno robusto che permette anche di smontare i pedali facendo leva con il resto dell’attrezzo. Le diverse chiavi rimangono al loro posto grazie agli elastici ed ai magneti, evitando così di perderle sul sentiero.
Dimenticati i problemi dell’inserimento a manubrio, che comunque richiede manipole con i classici tappi, cosa sempre più rara oggigiorno, l’Encase è diventato uno dei miei multitool preferiti, cioé quello che uso quando non ho una bici con su l’EDC di One Up. Rispetto al classico multiattrezzi, la forma oblunga e il perno dell’Encase permettono di arrivare a quelle viti altrimenti irraggiungibili per via del corpo dell’attrezzo stesso. Mi vengono in mente le viti di certe pinze freno, per esempio.
Se dovessi comprarlo, lascerei perdere l’idea dell’inserimento a manubrio e andrei piuttosto del nuovo “portafoglio” di Wolftooth pensato proprio per l’Encase, dove trovano spazio anche cacciagomme, pinza per le false maglie e magnete per conservare due false maglie di scorta. Certo, in questo caso si dice addio all’integrazione a manubrio che ha come indubbio vantaggio quello di non dover utilizzare uno zaino o di non dover mettere oggetti metallici nelle tasche della maglia, cosa sempre pericolosa in caso di caduta.
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