[Test] Norco Optic Carbon 29 vs 27.5

Autore: Francesco Mazza

In occasione del Bike Festival di Riva del Garda, Norco ha presentato la Optic Carbon, un nuovo modello di Trail bike disponibile sia in versione 29 che in versione 27.5. La destinazione d’uso che Norco descrive per la Optic è di una bici da Trail molto pedalabile che strizza l’occhio al Cross Country, ma divertente come una All Mountain in discesa. La Optic viene proposta in 3 diversi allestimenti oppure solo telaio. Questi 3 allestimenti sono gli stessi per la versione C9 (29″) come per la versione C7 (27.5″) sia in termini di componenti che di prezzo.

Norco ci ha fornito due esemplari di Optic per un test comparativo tra le due versioni con differente diametro ruota, proprio per valutare entrambe le bici e per cogliere le differenze e i diversi aspetti che ne configurano il carattere in ciascun formato. La versione da 29″ è nell’allestimento top di gamma C9.1, mentre la versione 27.5″ è nell’allestimento intermedio tra i 3 proposti, ovvero il C7.2. La differenza di allestimento non consente quindi un parallelismo assoluto nel confronto tra le due versioni, ma ci ha permesso d’altra parte di valutare ben 2 allestimenti dei 3 proposti da Norco. Il test si è svolto nell’area di Finale Ligure grazie all’ospitalità di Viaggiare con Carlo, più precisamente nelle aree maggiormente “Trail oriented” del finalese come Verezzi, le Manie e Toirano-Balestrino.

Analisi statica

Affronteremo l’analisi statica di entrambi i modelli confrontandoli punto per punto, per cogliere le differenze anche nei dettagli dei componenti utilizzati, oltre al comportamento sul campo che vedremo in seguito.

Entrambe le versioni della Optic Carbon utilizzano un triangolo anteriore in carbonio e un carro in lega di alluminio. Gli strati di fibra di carbonio che formano il triangolo anteriore sono assemblati con una particolare resina chiamata Armor Lite, che aumenta la robustezza e la resistenza agli urti del composito senza gravare eccessivamente sul peso. Il telaio della Optic Carbon pesa infatti circa 350g in meno della versione in alluminio.

Norco cura in modo particolare le geometrie e le differenze che queste implicano su ciascuna taglia di telaio. Per offrire delle caratteristiche di guida il più possibile simili tra loro anche tra telai di taglia differente, con una posizione del rider sempre bilanciata e ottimale, l’azienda canadese ha messo a punto due sistemi con i quali proporzionare le diverse taglie. Il primo è il Gravity Tune, che prevede che per salire di taglia non si aumentino solo le quote geometriche del triangolo anteriore del telaio ma in diretta proporzione anche quelle del carro. Il secondo sistema è il Size Scaled Tubing, ovvero un dimensionamento proporzionale della sezione dei tubi del telaio in base alle taglie. Questo significa che un rider molto alto sulla sua bici taglia XL godrà della stessa rigidezza di un rider di altezza media su una taglia M. Al contempo per Norco con questo sistema è possibile gestire il peso e la rigidezza ottimali per ciascuna taglia.

Il cinematismo della sospensione è denominato ART, acronimo di Advanced Ride Technology, e si basa su un quadrilatero a giunto Horst che Norco utilizza su tutta la sua gamma di full suspended. Nel caso della Optic il funzionamento del carro è studiato per un maggior rendimento in fase di pedalata, con un buon valore di anti-squat che contrasta efficacemente l’oscillazione della sospensione sotto l’influenza della trasmissione, mantenendo inoltre un valore di pedal kickback piuttosto basso.

Il valore di anti-rise è ben bilanciato, quindi la sospensione continua a funzionare discretamente anche mentre si frena e si gode di una buona trazione, con geometrie che rimangono piuttosto neutre, senza eccessivi trasferimenti di carico. La curva di compressione è spiccatamente progressiva e nella prima parte di corsa facilita l’assorbimento dei piccoli urti per mantenere costante la trazione delle ruote a terra, mentre nella parte finale offre un’elevata resistenza ai fondocorsa.

Per gestire i 110mm di escursione alla ruota, la Optic C9.1 utilizza un ammortizzatore Fox Float DPS Factory con serbatoio Evol, che offre maggiore sensibilità sui piccoli urti.

Nel caso della C7.2 l’escursione è invece di 120mm e l’ammortizzatore è sempre un Fox Float DPS con serbatoio Evol, ma in versione Performance.

Sulla C9.1 Fox completa il reparto sospensioni con la forcella 34 Float Factory 29 da 120mm di escursione, dotata di comando remoto al manubrio per settare le 3 posizioni e con battuta del mozzo Boost 110x15mm.

Sulla C7.2 la forcella è sempre una Fox 34 Float con comando remoto, ma in versione Performance e con 130mm di escursione, ovviamente per ruote da 27.5 e con battuta standard 100x15mm.

La trasmissione 1×11 in dotazione sulla C9.1 utilizza componenti misti SRAM e RaceFace. La guarnitura è una Next SL in carbonio con corona da 32 denti. Il cambio è XX1 mentre il comando è X1 e la cassetta GX. Per gli amanti delle trasmissioni 2x la Optic è comunque dotata di supporto per il deragliatore e di relativo passaggio del cavo.

La Optic C7.2 monta invece una trasmissione 2×11 mista Shimano e RaceFace, con guarnitura Turbine dotata di corone da 36 e 26 denti, cassetta XT 11-40, cambio XT Shadow+ e deragliatore XT con comandi XT i-Spec.

Ruote in carbonio per la Optic C9.1 con il modello XMC1200 di DT Swiss, in versione Boost sia all’anteriore che al posteriore, per una rigidezza laterale davvero elevata unita a una scorrevolezza esemplare. Le coperture sono fornite da Schwalbe con un Nobby Nic da 2.25 all’anteriore e un Racing Ralph sempre da 2.25 al posteriore, entrambe in versione Liteskin. Norco le propone montate con camere d’aria e la carcassa leggera dei copertoni obbliga a tenere pressioni piuttosto elevate per evitare tagli o pizzicature, nelle quali siamo purtroppo incappati un paio di volte nonostante un utilizzo a più di 2.5bar di pressione.

Per l’allestimento C7.2 la scelta di Norco è un set di ruote composto da cerchi Easton AR24 su mozzi SRAM, assemblati con raggi Sapim a doppio spessore. Il mozzo posteriore è Boost 148 mentre l’anteriore è un classico 100x15mm. La coppia di coperture è la stessa della versione C9.1, in questo caso ovviamente da 27.5 invece che da 29. Anche per la C7.2, nonostante coperture e cerchi siano Tubeless Ready, Norco le propone montate con camera d’aria. Sulla versione da 27.5 della Optic però abbiamo avuto la fortuna di non subire forature durante il periodo di test.

L’allestimento top di gamma della C9 ha una cura dei dettagli che coinvolge ogni componente. Il manubrio è un RaceFace Next Carbon da 760mm di larghezza e 35mm di diametro con relativo stem RaceFace Turbine da 50mm di lunghezza. I freni sono SRAM Guide Ultimate, quindi già dotati della performante pinza S4. Utilizzano rotori Avid HSX in 2 pezzi con spider in ergal e chiusura CenterLock, 180mm all’anteriore e 160mm al posteriore. Le porte di ingresso per il passaggio dei cavi interni al telaio sono ben realizzate e fermano adeguatamente le tubazioni senza che si muovano o che lascino penetrare acqua e sporcizia. Rimuovendo il tappo in plastica, la porta nel telaio è di dimensioni generose e facilita un eventuale sostituzione di tubi e guaine.

La combo manubrio/attacco è di RaceFace anche sulla C7.2, con un manubrio Turbine da 760mm di larghezza e 35mm di diametro, sorretto da uno stem Turbine Basic da 60mm di lunghezza. I freni sono Shimano XT con rotori standard da 180mm all’anteriore e 160mm al posteriore. I comandi cambio sono integrati con il sistema i-Spec ma a causa del comando del deragliatore il comando remoto del Reverb è posizionato sulla parte superiore del manubrio invece che su quella inferiore come nel caso della C9.1. Considerando anche il comando remoto della forcella su entrambi i modelli, la consolle comandi è piuttosto affollata, ma comunque ogni pulsante e leva trova la sua collocazione di facile attuazione, senza dover improvvisare posizioni anomale e difficilmente raggiungibili. L’uscita dei cavi dal triangolo anteriore del telaio è collocata appena sotto le viti per il portaborraccia. Nel caso della C7.2, oltre alla tubazione del freno posteriore, vediamo la guaina del deragliatore. La guaina del cambio posteriore invece esce nella parte inferiore del tubo obliquo e passa sotto al movimento centrale.

Geometrie

Optic C9:

Optic C7:

In azione

Il test si è svolto su diversi trail, ripetendo la maggior parte di essi con entrambe le bici, anche più volte, per cercare di ottenere un responso il più attendibile possibile da questa comparativa. Abbiamo invece utilizzato la versione C9.1 per qualche giro extra dato che, come scoprirete proseguendo a leggere, l’abbiamo preferita con netto margine sulla versione C7.2.

Salita

Norco definisce la Optic, indipendentemente dalla versione, come un modello che coniuga le prestazioni di una XC con il divertimento di una AM. Spesso i brand nella loro comunicazione utilizzano frasi a effetto, ma in questo caso Norco ha descritto assolutamente bene il carattere della Optic, soprattutto della C9. In salita infatti si lascia pedalare a ritmi sostenuti anche su lunghe distanze e risulta particolarmente scattante e agile in salita, grazie al peso molto contenuto ma anche alle geometrie ben bilanciate e alla posizione di guida dominante. La sospensione è piacevolmente stabile quindi per comodità si ricorre al blocco per le lunghe salite scorrevoli, ma nei saliscendi si può spingere sui pedali in salita senza accusare fastidiose oscillazioni anche ad ammo aperto. Il comando remoto della forcella invece è un accessorio utile ma non indispensabile, dato che in corsa si perde certamente più concentrazione per raggiungere il comando dell’ammortizzatore piuttosto che quello della forcella.

Lasciate le salite scorrevoli per quelle tecniche, la C9 diventa una vera scalatrice con un avantreno che assicura una guida sempre precisa e un posteriore di una sensibilità eccezionale per una bici con soli 110mm di escursione, che si traduce in grande trazione e controllo. Il retrotreno, nonostante il carro sia in alluminio, risulta molto leggero ed è estremamente facile superare gradoni e ostacoli di dimensioni generose, aiutati anche dal diametro ruota. Trattandosi di una 29, la corona da 32 denti di serie richiede un po’ di gamba in salita ma torna utile negli allunghi nelle discese scorrevoli.

La C7.2 paga 1kg esatto di differenza rispetto alla sorella con le ruotone. Il peso maggiore, unito al diametro ruota più piccolo, la penalizza leggermente sulle salite scorrevoli, dove risulta meno brillante della C9. Nel tecnico invece il confronto è più controverso. Partiamo dal presupposto che Norco ha cercato di mantenere delle geometrie il più simili possibile tra le due versioni al netto della differenza dettata dal diametro ruota. Questa similitudine però gioca a favore della C9 dove appunto la differenza del diametro ruota risulta più determinante rispetto alle stesse geometrie. Infatti la C7 ha una maggiore agilità nel guidato ma infonde minore sicurezza sull’anteriore che risulta meno stabile e ha meno grip a terra. Anche la trazione è meno incisiva e di conseguenza le capacità di scalatrice sono leggermente inferiori, complice anche la minore capacità di scavalcare gli ostacoli di quel pollice e mezzo in meno sul diametro ruota. Restano ovviamente invariate le ottime qualità descritte sopra per il comportamento della sospensione, ipersensibile e al contempo molto stabile.

Discesa

Se la Optic C9 è un piacere da pedalare in salita, lo è altrettanto da lasciar correre in discesa, nei single track scorrevoli o nelle discese tecniche e impegnative. L’equilibrio delle geometrie di questa bici è a dir poco piacevole e mette incredibilmente a proprio agio il rider, facendolo sentire in piena armonia con il mezzo. L’agilità e la prontezza nei cambi di direzione è maggiore di quanto normalmente ci si aspetti da una 29 pollici, merito anche delle ruote rigide e leggere. L’anteriore offre un grip a terra eccezionale pur mantenendo una posizione centrale, quindi senza dover caricare il peso sul manubrio. Si avverte proprio la sensazione di tenuta e di stabilità della ruota anteriore che invoglia ad aumentare il passo, infondendo sicurezza.

Il comportamento della sospensione, sensibile e progressiva, permette di sfruttare adeguatamente ogni millimetro di corsa, assorbendo sia le piccole asperità, per un’ottima scorrevolezza, che gli urti più importanti, per un’efficace stabilità. L’ammortizzatore è corposo e sostenuto e consente di lavorare prevalentemente nella parte centrale della corsa, restituendo reattività e quindi divertimento nella guida. Nel tecnico la C9 è incredibilmente fluida e facile da condurre. Anche quando i percorsi sono ripidi, sconnessi e tortuosi, si può contare sulla stabilità dell’avantreno, con un retrotreno particolamente leggero che si gestisce facilmente per far seguire la traiettoria impostata con l’anteriore.

Lo stesso discorso fatto per la salita, circa le geometrie pressoché identiche tra le due versioni, C9 e C7, torna valido anche per la discesa. La C7 è nettamente più agile ma anche meno stabile e il grip sulla ruota anteriore che ci ha entusiasmato sulla versione da 29, qui non si percepisce con la stessa decisione. La guida diventa meno aggressiva ma più giocosa, più leggera. Non istiga ad aumentare la velocità come la C9 ma piuttosto invoglia a lasciar scorrere le ruote e a godersi il trail.

La sospensione offre le stesse caratteristiche della C9 con 10mm in più a disposizione che la rendono ulteriormente plush, ma in termini di assorbimento non compensano interamente il pollice e mezzo in meno sul diametro ruota. Fattore che si avverte anche nel superamento degli ostacoli e in generale nel comfort. Il tecnico tortuoso si affronta con meno enfasi ma l’agilità e la prontezza superiore permettono di guidare comunque con un ottimo controllo del mezzo. Il feeling di guida cambia anche a causa dell’alluminio adottato nell’allestimento di media gamma della C7 per alcuni componenti essenziali per la connessione rider/bici/terreno come ruote, manubrio e pedivelle, al posto del carbonio che troviamo sulla versione top di gamma della C9.

Conclusioni

La Optic C7.2 si è rivelata una Trail bike molto buona: agile e divertente, con una bella posizione di guida intuitiva e una sospensione più che efficiente. Tuttavia il confronto diretto con la sorella C9.2 ne ha oscurato il valore, dato che le doti della Optic in versione 29 pollici sono di altissimo livello. Una bici eccellente che unisce realmente le prestazioni di una full da XC con il divertimento di una AM e che si pone tra le migliori Trail bike che ci è capitato di testare.

Allestimenti e prezzi

Optic C9.1: €7.483 – Peso verificato: 11,5kg in taglia M
Optic C9.2: €4.817
Optic C9.3: €3.690
Optic C9 telaio: €2.152

Optic C7.1: €7.483
Optic C7.2: €4.817 – Peso verificato: 12,5kg in taglia M
Optic C7.3: €3.690
Optic C7 telaio: €2.152

Norco

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