È da qualche settimana che sono in sella alla nuova Specialized Stumpjumper, la bici da trail del marchio californiano che si distingue nettamente dalla versione EVO presentata sette giorni fa. Ruote da 29 pollici in tutte le taglie, escursione di 140/130mm (ant e post), comparto SWAT per i modelli in carbonio che, per la prima volta, rinunciano al giunto Horst affidandosi alla flessione del fodero alto. Nel video entro nei dettagli, anche della geometria variabile, e provo sui sentieri di casa il modello Expert da 5.299€.
La bici in prova è una taglia S4, cioé una large. Sono alto 179cm e ho un cavallo (distanza sella – movimento centrale) di 75cm. La geometria è variabile grazie ad un eccentrico posizionato presso la biella che fissa l’ammortizzatore al linkage. Girandolo si varia l’angolo sterzo e l’angolo sella di 0.5°, mentre il movimento centrale sale o scende di 7mm.
I valori sono molto moderni, con un angolo sella piuttosto verticale ed uno sterzo aperto, oltre ad un baricentro piuttosto basso.
Nel video mi vedete mentre provo la geometria Low, che poi è quella che ho tenuto dopo averla confrontata con la High. Il mio dubbio maggiore era di poter picchiare i pedali a terra sul tecnico nella posizione Low, cosa che però non è successa. La bici non perde di agilità, anche perché la variazione di angolo sterzo è solo di mezzo grado. Allo stesso modo in salita la Stumpjumper arrampica bene anche se l’angolo sella è meno ripido di mezzo grado, attestandosi comunque sui 76°.
Specialized dichiara che il peso della Stumpjumper in carbonio, in taglia S4, con ammortizzatore, viteria, batticatena, protezione tubo obliquo, perno passante e collarino è di 2.460 grammi, 100 grammi in meno rispetto al modello precedente. Questo è stato reso possibile soprattutto grazie alla forma del telaio con tubi più dritti e quindi con meno materiale di rinforzo.
Il comparto SWAT, d’altro canto, richiede dei rinforzi in quella parte del telaio, “aggiungendo” circa 80 grammi. Un aggravio di peso ben sopportabile, visto quanta roba ci sta dentro. Nella foto qui sotto ci ho messo anche la giacca, oltre a pompa, camera d’aria, pezze per ripararla e cacciagomme. Quello che di solito uno mette nello zaino o nel marsupio, il quale, da vuoto, pesa ben più di 80 grammi.
Per la prima volta nella sua storia, la Stumpjumper biammortizzata rinuncia al giunto Horst, affidando il movimento del carro in compressione alla flessione del fodero alto. Ovviamente ciò non è possibile nei modelli in alluminio, dove troviamo ancora il giunto.
Sul campo la sospensione è sensibile ai piccoli urti e piuttosto lineare, tranne verso fine corsa dove diventa molto progressiva. Il carro tende leggermente a bobbare in salita, quindi su asfalto e sterrato ho chiuso la levetta della compressione, mentre su sentiero ho sempre lasciato tutto aperto. La trazione è ottima e la posizione centrale di pedalata non richiede di spostare molto il busto quando ci si arrampica su rampe tecniche. La forcella Fox 34 Performance Elite con cartuccia Grip2 è quanto di meglio Fox possa offrire, mancano solo gli steli con rivestimento Kashima, per il resto ha tutte le regolazioni della top di gamma (compressione e ritorno entrambi alle basse e alte velocità).
Una cosa che salta subito “all’orecchio” è quanto la bici sia silenziosa in discesa, grazie sia al batticatena sagomato e dalla mescola morbida…
… che al passaggio cavi interno e guidato. Quest’ultimo rende anche semplice il montaggio di freno e trasmissione.
Un ulteriore dettaglio del passaggio cavi:
La Stumpjumper Expert in prova ha fermato l’ago della nostra bilancia sui 13,40 kg, compreso il portaborraccia e il multitool che si trova sul suo fondo. Purtroppo non ha lo smagliacatena.
Specialized non ha rinunciato al design asimmetrico, infatti il braccio di congiunzione fra tubo sella e tubo orizzontale si trova solo sul lato destro della bici.
A proposito di tubo sella, il suo diametro è di 34.9mm, cosa che permette di montare un reggisella telescopico massiccio e rigido, prodotto da X-Fusion.
La trasmissione è la nuova SRAM GX 10-52, con pedivelle in alluminio e corona del 30. Per i miei gusti, troppo agile. Non sono mai riuscito ad usare il 52.
Cerchi in alluminio Roval Traverse con canale interno di 30mm, gommati con Specialized Purgatory e Butcher rispettivamente all’anteriore e al posteriore, entrambi di larghezza 2.3″. Su una trail bike una misura che mi piace molto perché combina risparmio di peso a precisione. I cerchi hanno tenuto bene durante tutto il test, senza essersi bozzati o aver perso la centratura.
Per tutte le sensazioni di guida vi rimando al video.
Stumpjumper S-Works: 9.999€
Stumpjumper Expert (in test): 5.299€
Stumpjumper Comp: 3.999€
Stumpjumper Comp Alloy: 2.999€
Stumpjumper Alloy: 2.199€
Per i montaggi vi rimando al sito Specialized
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